mercoledì 25 luglio 2007

Perchè "Disossato"???


Perché Ivar Ragnarsson era chiamato “Il Disossato”? Più che dalle fonti storiche, il soprannome emerge dalle saghe. Esse ovviamente mescolano mito e realtà, quindi è sempre il caso di esaminarle con le dovute cautele. La Saga di Ragnar Lodbrok (padre di Ivar) dice che Ivar era scaltro, di grossa corporatura, particolarmente forte. Ma a causa di una maledizione nacque “privo di ossa” e quindi incapace di camminare. I suoi uomini erano costretti a trasportarlo in giro su di uno scudo portato a spalle. Da qui il soprannome.

Alcuni storici hanno suggerito che Ivar fosse un disabile. Sappiamo che i Vichinghi solitamente eliminavano i neonati deformi o handicappati, ma l’essere il primogenito di un re potrebbe avergli salvato la vita. Le saghe insistono molto sul fatto che, nonostante non fosse in grado di camminare, Ivar possedesse una forza straordinaria nella parte superiore del corpo e che partecipasse alle battaglie da distante, scoccando dardi col suo arco lungo. Era inoltre estremamente abile nelle tattiche e nelle strategie di battaglia. Le due cose potrebbero essere accettabili. Soprattutto la seconda, un Ivar che studiava con cura la disposizione degli uomini e il modo di guidarli in battaglia: dall’alto del suo scudo poteva avere una visuale migliore e decidere con rapidità eventuali modifiche alle tattiche.

A tal proposito ricordiamo un elemento interessante: saghe più tarde attribuiscono al fratello Ubbi il potere di vincere ogni battaglia qualora fosse stato sollevato in alto (su uno scudo) in modo da vedere il campo di battaglia. Forse le leggende confusero i due e attribuirono tale potere a Ubbi invece che a Ivar? Se così fosse, avremmo la conferma che la figura di Ivar era associata a uno scudo. E comunque, se uno conduce truppe in battaglia di solito è consigliabile dare un’occhiata al campo di battaglia. Ivar probabilmente dallo scudo osservava il terreno su cui si sarebbe combattuto. Quindi quella di Ivar sarebbe stata solo una precauzione che, unita poi alla sua sagacia in combattimento, diede vita alla leggenda dei suoi poteri magici.
Ricordiamo anche che l'abilità tattica dei Vichinghi dell’epoca era talmente limitata che bastava avere appena qualche idea chiara su come ci si comportasse in battaglia per avere la fama di “grande stratega”.

Curiosità. Nel 2003 Nabil Shaban, un avvocato disabile affetto da "osteogenesi imperfetta", girò un documentario intitolato "The Strangest Viking" per una rete via cavo. In esso esplorava la possibilità che Ivar il Disossato potesse essersi trovato nelle sua stesse condizioni. Tra le altre cose dimostrò che poteva utilizzare un arco lungo e quindi di poter partecipare alle battaglie, come era richiesto a un capo vichingo.






Qualche spiegazione meno fantasiosa…

Le saghe affermano che “né amore né lussuria giocarono alcun ruolo nella vita di Ivar” e che morì senza figli. Facile quindi concludere che Ivar fosse impotente. Da qui il soprannome di “Disossato”, o “Privo di Ossa”. Ad oggi questa è la più accettabile tra le varie versioni del soprannome di Ivar.

Altra spiegazione sta nel particolare senso dell’umorismo dei Vichinghi. Laddove un uomo di distingueva per le dimensioni, veniva soprannominato “Il Piccolo”, mentre un guerriero dal notevole girovita spesso sfoggiava il nomignolo di “Smilzo”, e così via. Nelle saghe Ivar viene descritto come un gigante dalla straordinaria forza fisica, quindi un soprannome come “Senza Ossa” potrebbe essere assolutamente plausibile.

martedì 24 luglio 2007

BLS & clones



Volevo finire la storia di Ivar, ma ho deciso di togliere un sassolino dall'anfibio.

Girando un pò per la Rete, parlando con i nuovi (o vecchi) gruppi della "scena" di questo disastrato NordEst dove la gente beve troppo e si preoccupa poco di comporre roba decente... insomma, cercando di capire cosa bolle in pentola, musicalmente parlando, emerge sempre lo stesso nome...

Black Label Society... o Black Label, siamo già ai diminutivi

C'è un pollaio pieno di gruppi che vorrebbero suonare "a metà tra i Black Label e ... (inserisci altro gruppo a caso)".

E sapete cosa mi è venuto in mente? Che la Musica non c'entra niente. C'è di tutto, ma non Musica. I BLS sono potenti e cattivi, Zakk suona come un berserk (e dell'orso comincia ad avere anche l'aspetto), vestono da bikers, se ne fregano di tutto, distruggono i posers a rutti, ecc.

Solita storia. I BLS compongono lo stesso album da anni. E lo fanno bene. Perchè è il loro mestiere. Mentre il vostro, cari rockers (minuscolo non casuale), è plagio. E del peggiore. E' una scusa per suonare tre riff con armonici e raccontare in giro che "suoniamo alla BLS". Anche perchè adesso fa figo citare Zakk Wylde. Fa figo vestirsi West Coast Choppers. Fa figo fare i bikers. Fa figo. Ma le canzoni dove sono?

Mi sono rotto le scatole di gruppi che "dal vivo spaccano". I salti da gorilla sono sempre ben accetti, certo meglio che colonne del Partenone con gli strumenti in mano. Ma possibile che nessuno si ponga il problema se serve altro? Ascolti le canzoni e non le distingui una dall'altra. Una suite di mezz'ora con armonici e vociaccia stonata. Roba composta in dieci minuti, tanto per avere qualcosa da strimpellare sul palco di qualche sagra. Ormai quando sento "alla BLS" so già cosa aspettarmi...

La Musica sta altrove. Io vedo solo una massa di bambini gasati coi gilet in pelle e una patetica serie di rockers stagionati che cercano scuse per evitare di impegnasi a comporre... tanto basta il "riff che spacca"...

La Musica sta altrove.

E come sempre, questa è un'opinione

giovedì 19 luglio 2007

Ivar il Disossato


Eccovi la storia di Ivar il Disossato. Perché questo soprannome? Prima leggete la storia e poi ve lo dirò.
Capo Vichingo proveniente dalla Danimarca, nell’anno 853 arrivò a Dublino per regnare sui Vichinghi che avevano conquistato la città un decennio prima.
Nell’865 i Vichinghi Danesi strariparono in Inghilterra. Dopo anni di scorrerie e saccheggi, i Nordici erano pronti ad una vera e propria invasione. Circa un migliaio di uomini (numero che oggi ci fa sorridere ma che all’epoca era degno di nota) ai comandi di tre fratelli. Ivar, Ubbi e Halfdan. Le saghe dicono che erano giunti per vendicare la morte del padre Ragnar, ucciso dal re Ella di Northumbria. Pare che Ella avesse fatto gettare Ragnar in una fossa piena di serpenti. Vero o no, i tre figli di Ragnar usarono il pretesto per organizzare una spedizione. Ivar era il maggiore e aveva il comando.
L’orda sbarcò in East Anglia e si procurò i cavalli. L’anno seguente iniziò l’avanzata via terra verso York, principale centro del Northumbria. La città oppose poca resistenza: le scorrerie degli anni precedenti avevano chiarito che i Vichinghi erano interessato all’oro e all’argento, e quello si decise di concedere loro. Ma Ivar e i fratelli occuparono la città con la ferma intenzione di restare.
Ella, che era salito al trono per acclamazione popolare ma si era meritato la fama di tiranno, richiamò il deposto re Osberto, che aveva lasciato un bel ricordo: ripulita così la propria reputazione, unì le forze con Osberto e marciò verso York. Era l’anno 867.
Lo scontro tra i due eserciti avvenne sulla pianura davanti a York. I Vichinghi ottennero una schiacciante vittoria e i due re nemici vennero catturati.
Ivar, Ubbi e Halfdan decisero di infliggere a Ella uno spietato e cruento rituale, l’aquila di sangue. La schiena della vittima venne incisa lungo la spina dorsale fino a separarne le costole e i polmoni furono estratti e allargati come se fossero le ali di un’aquila. Ella morì soffocato in un lago di sangue e l’ultimo suono che udì furono le risate sguaiate e gli scherni di Ivar e dei suoi fratelli.
Conquistate le terre di Ella, i tre si divisero e partirono per nuove razzie. Nell’869 Ivar e Ubbi scesero nell’East Anglia e catturarono il re Edmondo. Lo legarono a un albero e lo fecero trafiggere dalle frecce. Per questo suo sacrificio gli Inglesi lo venerarono come un santo, appunto Sant’Edmondo. Halfdan intanto guerreggiava nel Wessex, vincendo molte battaglie ma senza mai riuscire a conquistare il territorio. Dopo anni di guerre cominciò la vera e propria occupazione del suolo inglese. I Danesi si spartirono le terre e cominciarono a insediarsi e a dominare.
Dopo di ciò Ivar sparisce dalle cronache, ma forse lo ritroviamo con il nome di Imar negli Annali dell’Ulster. Secondo la fonte, nell’871 fece ritorno a Dublino per regnare come “re di tutti i Normanni di Irlanda e Britannia” e morì nell’873. Di morte naturale. Fine priva di gloria vichinga, ma se ne andò ammantato da un alone di invincibilità.

Manca solo di spiegare perché Ivar fosse chiamato “Disossato”. Ebbene, abbiate pazienza qualche giorno e tutto sarà rivelato.

martedì 17 luglio 2007

Recensioni tra passato e presente



LOS ANGELES, "Los Angeles" (2007)

La Voce che fa la differenza. Prendi una decina di canzoni A.O.R. (non SuperAOR nè StratosferAOR, solo AOR) piacevoli e ben prodotte, le fai arrangiare da Tommy Denander (uno che ammazzerebbe la mamma per suonare coi Toto), chiami Gregg Giuffria (ex-House of Lords e proprietario di un casinò a Las Vegas) per un'intro di tastiera talmente pomp da trasformare il sangue in melassa. Ma sai bene che il livello è poco più che medio. Insomma, il 7+ che premia l'impegno ma non l'eccellenza. E allora fai la scelta giusta. Le fai cantare a Michele Luppi. Re Mida della corde vocali, trasforma in oro ciò che canta. E un lotto di songs belle ma di maniera diventano IMPERDIBILI! "I will carry you" va ascoltata. Ma tutto l'album vive sulla Voce. Molto leggero, certo, e a volte il ritornello stenta a decollare. Però la magia delle linee vocali basta a garantire settimane di gioia agli amanti del genere. E a tutti coloro che amano la grandi voci.
PS Ora lo dico anche se mi attiro l'odio degli estremisti. Luppi è ormai a livello di Mark Free. Per classe, estensione, interpretazioni, tenuta dal vivo... per quasi tutto. Gli manca solo di cantare su un album che contenga CANZONI IMMORTALI. Ma la voce c'è tutta. Songwriters cercasi...


LION, "Trouble in Angel City" (1989)

Un classico. Introvabile se non a prezzi da Repubblica di Weimar. Mi verrebbe da dire che li vale tutti, ma intento stiamo tutti qui ad attendere le ristampe (ufficiali, non i dischetti masterizzati che qualche bucaniere greco immette periodicamente sul mercato). HARD ROCK spettacolare che solo Dio sa pechè non ha venduto 16 milioni di copie. La voce di Kal Swan è piena e potente, trasudante blues e notti insonni. La chitarra di Doug Aldritch (ora coi Whitesnake) è un vero ruggito. Le canzoni sono perfette. Non un solo cedimento in tutto l'album. I puristi preferiscono il primo album, certo più spontaneo, ma questo secondo (con un maggiore apporto delle tastiere) si lascia amare da tutti i fan dell'Hard Rock più virile e ruffiano. "Lock Up Your Daughters", "Can't Stop the Rain", "Stranger in the City" sono solo alcuni dei gioielli dello scrigno. Ad un passo dal Trono dell'Hard Rock si sono sciolti e hanno continuato in gruppi diversi. Ad un passo dalla vetta. Come da tradizione del Rock...

lunedì 9 luglio 2007

L'ignoranza non è una scusa


All'Evolution Festival del weekend scorso hanno staccato la corrente mentre Sebastian Bach (headliner del festival) eseguiva l'ultima canzone. Il motivo era che erano stati sforati i tempi previsti. L'organizzazione afferma che sono state le forze dell'ordine a imporre la drastica misura.
Chiaro l'antefatto?
I Metallari italiani hanno inondato di mail e di post il forum dell'organizzazione del Festival. Proteste legittime, ovvio. Senonchè si sono lasciati andare in gran parte a una serie di insulti e bestemmie: il tutto certo molto fantasioso, ma sicuramente poco utile all'obiettivo e di certo fuori contesto.

Già l'idea che ha l'italiota medio di noi è pessima. Se poi facciamo di tutto per dare conferme...
E poi un'altra cosa. Anche se sei dalla parte della ragione, in qualche maniera devi far valere le tue posizioni. Suggerisco a tutti di utilizzare l'italiano come lingua di comunicazione. Senza errori da prima elementare. Perchè quando fai presente cose giuste e sacrosante ma lo fai con una marea di errori di sintassi e ortografia, nessuno ti prende sul serio.

Ma non vi hanno mandato a scuola? O dovrei dire squola? L'ignoranza non è una scusa, è una colpa. E te la fanno scontare per tutta la vita, solo che non te ne accorgi, perchè sei ignorante...

Compiti per casa: usare il cervello

lunedì 2 luglio 2007

Sconvolgente David



Sentite come fa i soldi questo soggetto.
David Icke, inglese, dopo una breve carriera come giocatore di calcio diventa giornalista sportivo. Le cose gli vanno bene e si ritrova a condurre un programma sportivo alla tv, una di quelle cose inglesi molto professionali e posate, non i duelli di scimmie urlatrici che si vedono nelle nostre emittenti locali.
Insomma, David se la stava passando bene all’inizio degli anni ’90. Personaggio pubblico, stimato professionista, famiglia felice… insomma, Mulino Bianco.
Ma ad un certo punto…

Icke si convince di aver scoperto qualcosa. Un complotto. Comincia ad affermare che il destino del mondo è governato da una specie di setta segreta (gli “Illuminati”) a cui appartengono i principali uomini politici del globo.

Bene, si dirà. Un altro complottista. Tanto ce ne sono a volontà. In migliaia affermano che il mondo è guidato da oscuri gruppi di potere. Mafia, terroristi, chiesa cattolica, satana, sesso-droga-rock’n’roll, alieni, mutanti, sadiche divinità mesopotamiche reincarnate… e chi più ne ha più ne metta.

Ma Icke se ne inventa una troppo buona. Rettiloidi. Il mondo è governato da una setta segreta composta da lucertole mutaforma che possono assumere le sembianze di esseri umani. La Casa Regnante d’Inghilterra, George W. Bush, la famiglia di banchieri ebrei Rotschild (e via con le accuse di antisemitismo) sono solo alcuni di questi rettiloidi che manovrano le vite umane secondo i loro interessi.
Essi causano le grandi crisi mondiali per poter essere messi in condizione di agire liberamente. Hanno architettato ’11 settembre per poter scatenare la guerra contro l’Oriente. E così via.
Ultimamente Icke ha anche dichiarato che John Lennon aveva scoperto la verità ed è stato messo a tacere.

Dove abbia trovato queste informazioni il buon Icke non è dato saperlo. Ovviamente lo prendono per il culo quotidianamente un po’ ovunque. Un paio di volte lo hanno anche pestato. Ma si è anche creato un buon seguito. Pubblica libri e promette ogni volta di svelare segreti sconvolgenti: in effetti sono balle sconvolgenti, ma lo è soprattutto il fatto che lo prendano sul serio.
Insomma, per quanto grosse uno le spari, trova sempre un poveraccio disposto a credergli. Sennò gli agenti di commercio morirebbero di fame. Con tutto il rispetto per gli agenti di commercio…

Per farsi una cultura:
il suo sito ufficiale è http://www.davidicke.com/index.php

un’intervista condotta da quei complottisti di Disinformazione.it su http://www.disinformazione.it/davidicke2.htm