Alcuni storici hanno suggerito che Ivar fosse un disabile. Sappiamo che i Vichinghi solitamente eliminavano i neonati deformi o handicappati, ma l’essere il primogenito di un re potrebbe avergli salvato la vita. Le saghe insistono molto sul fatto che, nonostante non fosse in grado di camminare, Ivar possedesse una forza straordinaria nella parte superiore del corpo e che partecipasse alle battaglie da distante, scoccando dardi col suo arco lungo. Era inoltre estremamente abile nelle tattiche e nelle strategie di battaglia. Le due cose potrebbero essere accettabili. Soprattutto la seconda, un Ivar che studiava con cura la disposizione degli uomini e il modo di guidarli in battaglia: dall’alto del suo scudo poteva avere una visuale migliore e decidere con rapidità eventuali modifiche alle tattiche.
Ricordiamo anche che l'abilità tattica dei Vichinghi dell’epoca era talmente limitata che bastava avere appena qualche idea chiara su come ci si comportasse in battaglia per avere la fama di “grande stratega”.
Curiosità. Nel 2003 Nabil Shaban, un avvocato disabile affetto da "osteogenesi imperfetta", girò un documentario intitolato "The Strangest Viking" per una rete via cavo. In esso esplorava la possibilità che Ivar il Disossato potesse essersi trovato nelle sua stesse condizioni. Tra le altre cose dimostrò che poteva utilizzare un arco lungo e quindi di poter partecipare alle battaglie, come era richiesto a un capo vichingo.
Le saghe affermano che “né amore né lussuria giocarono alcun ruolo nella vita di Ivar” e che morì senza figli. Facile quindi concludere che Ivar fosse impotente. Da qui il soprannome di “Disossato”, o “Privo di Ossa”. Ad oggi questa è la più accettabile tra le varie versioni del soprannome di Ivar.
Altra spiegazione sta nel particolare senso dell’umorismo dei Vichinghi. Laddove un uomo di distingueva per le dimensioni, veniva soprannominato “Il Piccolo”, mentre un guerriero dal notevole girovita spesso sfoggiava il nomignolo di “Smilzo”, e così via. Nelle saghe Ivar viene descritto come un gigante dalla straordinaria forza fisica, quindi un soprannome come “Senza Ossa” potrebbe essere assolutamente plausibile.