domenica 25 ottobre 2009

Che sia la volta buona?

Stasera partenza per Bergamo per il concerto dei Gotthard. Visti già un paio di volte, sempre all'estero (Germania e Austria), sono una delle migliori live band degli ultimi 15 anni. Poche storie, non credo che abbiano mai sbagliato un concerto, almeno da quando il cantante Steve Lee (apprezzato orafo di Lugano) si è fatto il trapianto di capelli.


La band svizzera ha il poco invidiabile record di avermi tirato pacco per ben 2 volte. Ripercorriamo le due esperienze:

1. Venice Rock Festival 2005: inseriti come headliner nella giornata HardRock del festival, insieme a Dare-Brunorock-Sin'sHere, gli svizzeri rinunciano a suonare qualche giorno prima della data perchè l'organizzazione non garantisce il pagamento concordato. Quel glorioso festival, sito nella zona industriale di Marghera, aveva a disposizione spazi che nemmeno Vasco sarebbe riuscito a riempire. Inoltre il tutto era stato organizzato con un complicato sistema di soldi inesistenti, per cui alla fine sono riusciti a far suonare qualche band (es., Motorhead) e a chiudere con un passivo record (qualche centinaio di migliaia di euro). Insomma, i Gotthard quella volta sono stati scaltri. Peccato per quella famiglia di tedeschi che, in gita sul lago di Garda, aveva attraversato il Veneto per vedere lo show e scoprire solo all'arrivo che questo era stato cancellato. Cancellato il giorno stesso, ovviamente, anche se le band (Dare, Brunorock, Sin's Here) erano già arrivate e pronte a suonare. Finale della giornata tutti in pizzeria, a sparare vaccate su gruppi inesistenti.

2. Concerto al New Age (TV), credo 2007 o 2008. I Gotthard, convinti di avere migliaia di italiani in loro attesa, fissano 5-6 date tra Centro e Nord Italia. Al momento di valutare i ticket venduti in prevendita, si accorgono che interessano a qualche decina di disperati. Nessuno spiega loro che in Italia (caso unico al mondo) i biglietti in prevendita costano di più e quindi non ha senso fare previsioni sulle presenze del pubblico in base a quei dati. Spaventati dal flop, gli svizzeri si inventano una malattia del cantante e cancellano tutto il tour italiano. Recuperano una sola data, a Milano, qualche mese dopo. Da allora diventano giudiziosi e infatti questo tour fanno solo 3 date, in zone tra l'altro piuttosto distanti tra loro: gli show di Roma e Cesena li hanno fatti, spero che tengano duro anche stasera. Dopo il pacco-Magnum, rischierei di diventare violento.

domenica 18 ottobre 2009

La Gaya Scena...


... che non c'entra nulla con quel baciacavalli di Nietzsche...

Invece tutto parte da una discussione tra gente del solito giro.
Scena Rock Italiana, sezione Glam/Sleazy/Lipstick, terzo vicolo a destra (a fianco alla macelleria del Death/Grind). La discussione verte principalmente sulle giovani band italiane che inseguono il sogno della California in modo un pò autistico, riuscendo a convincersi che tra la zona industriale di Vicenza e il Sunset Strip non ci sia poi tanta differenza.
Invece di parlare di musica (perché il Rock è stile di vita, si sa, ma è anche musica... senza la musica si può essere Rock? Questa segnatevela e usatela per avere successo la prossima volta che andate al Rotary Club) la discussione si sposta sui fuseaux, elemento determinante (a quanto pare) per determinare la validità di una band. Ben oltre quello che suona.
Ecco quindi che possiamo assistere allo scandalo: un membro della band non indossa dei fuseaux, ma delle braghe della tuta attillate di cotone.
La ragione (ciò che ci distingue dalle bestie... vaglielo a dire ai drogati) ci porterebbe a ridere su queste affermazioni, e per un pò il delirio sull'abbigliamento diverte. Poi ci si rende conto che la critica alle band si ferma lì. Insomma, potrebbero anche non suonare: basta azzeccare il look giusto e, per certa gente, sei a posto.
Fossero in pochi che la pensano così, ce la caveremmo aggiornando la frase con la ragione ci distingue quasi tutti dalle bestie, tuttavia pare che questa sia una tendenza piuttosto diffusa nella Scena Rock.
La ragione mi dice che ai concerti si va per la musica. Il Rock è anche un genere visual e l'occhio vuole la sua parte, ma posso transigere su una band malvestita e brava a suonare, non certo su una band dal look strepitoso e incapace di togliere le corde della chitarra dalla confezione.
Che poi una band sia scarsa e si vesta male, vabbè, allora se le cerca e di sicuro non mancheranno di fischiare le pallottole, visti i cecchini che girano per i concerti.

Tutto questo perché ho imparato a usare l'ipertesto. In realtà non ce l'ho con nessuno, tanto le risate alla spalle della gente ci sono sempre state... per esempio, ecco cosa diceva il compianto Kevin DuBrow (RIP) del produttore Spencer Proffer (non sapete l'inglese? Affarazzi vostri... taken form Metalsludge.com):

Spencer Proffer = I have tried my best in life to seek love and light wherever I can. I have tried to rebuild all the bridges I may have demolished early in my career. But as with all things in life there is a dark and evil side. That side is Spencer Proffer. He's a lousy producer, totally non-musical, a horrible human being, and the biggest thief I have ever had the misfortune to encounter. To this day his involvement still plagues the band. If he ever has the bad luck to come face to face with me........all I can say is....... you'll read about it in the press. I can only wish that no other people are duped into dealing with this miserable sack of shit. He makes Dana Strum seem like Mother Teresa!

domenica 11 ottobre 2009

Ci voleva del tempo...

... per riprendere a scrivere. Troppe feste tra fine settembre e i primi giorni di ottobre.
Ci ritroviamo ogni lunedì più poveri, ma anche più grassi e finché si mangia la crisi la teniamo lontana.

Alla Sagra del Rosario ci siamo divertiti, ne ho le prove...


E poi il tempo è un concetto relativo. C'è chi attende di leggere vaccate nei blog e percepisce chiaramente l'inesorabile incedere del tempo, c'è chi invece le vaccate le viva in prima persona e quindi il tempo si ferma in un presente a-temporale dove il suo scorrere (illusorio) è dettato unicamente dal susseguirsi di situazioni grottesche e dall'alternarsi di personaggi da denuncia penale/confessionale del GF.

Gand's: locale della medio-alta borghesia di Vittorio Veneto, che fa suonare band rock in maniera chiaramente inconsapevole. Luogo per bere birra e ascoltare cover bands? Es., Riff Raff - cover AC/DC?
No...
ieri invece ecco ciò che ho visto io:
  1. Strip Tease sul palco di una ragazzina che è rimasta in mutande e reggiseno e che si sarebbe tolta anche quelli se non interveniva il cantante della band a fermarla. EDIT: la ragazza in questione è stata avvistata alla fine della serata mentre cercava di vomitare dentro la cassa.
  2. Gara di velocità di ingestione banana al cioccolato, partecipanti sul palco una ventina di ragazze della borghesia vittoriese/sacilese, di quelle che normalmente prendono lo spritz in piazza con il tacco 12 e l'espressione di chi si annoia dalla nascita.
  3. Gang di bikers che entra, si piazza davanti al palco, fa headbanging per 1 canzone e poi si sposta in massa al bancone: mai più pervenuti.
  4. Bicipiti Contest tra il cantante Edo (stimato fisicaccio, ormai in fase calante ma sempre bella figura) e Bonny (nella foto è quello alla mia sinistra): vittoria schiacciante di Bonny, che è meno tatuato ma più gonfio e comunque è partito da casa vestito da Terminator proprio perché sentiva la competizione come non mai.
  5. Esibizione di danza del matto del paese. Attenzione, prima volta che lo vedo nel locale. Da ora in poi questo dinoccolato e scheletrico rifiuto della società va invitato a ballare a ogni evento. Nella foga dell'entusiasmo ha anche tirato un paio di schiaffoni a una ragazza in prima fila.
  6. Ciccio Salamella over the top. Si è discusso di band che non hanno combinato nulla o che mai lo faranno, di disegnatori che si credono divinità e delle proprietà taumaturgiche della cipolla. Inoltre c'era Gaspare Salamella, l'uomo più buono del mondo: abbiamo scoperto che parla anche (dice solo "Salsa rosa", "Maionese", "Senape" e "Checiap").
  7. La V ha cantato sul palco coi Riff Raff e per 2 lunghissimi minuti (ah, la relatività del tempo...) tutti hanno avuto la certezza che il singer non avrebbe più avuto indietro il microfono.
  8. Le ragazze che frequentano il Gands si vestono da veline. Non ho ancora capito se è un problema mio oppure loro. I guardoni comunque ringraziano.
PS... Walter si è presentato con la maglia di una band che non esiste. Anzi, che non è mai esistita, perché non ha fatto nemmeno una demo, solo qualche misero mp3 sparso ora in qualche recondito sito svedese. Però questa band ha fatto stampare le magliette.
In sostanza, Walter aveva una maglietta che celebrava il nulla. Nichilismo allo stato puro. Ormai si viaggia su livelli che voi, bottegai di quart'ordine, non potrete mai capire (Nietzsche mode turn off... e comunque i bottegai qui non leggono, sono troppo impegnati a stare in piazza).

Il Rock ha vinto, il Nord Est ha vinto, il tempo è stato sconfitto ancora una volta.