venerdì 22 giugno 2012

Biografia inutile: non mi azzardo a chiamarla "maturità"...



2002. In bici mi incarto da solo e mi rompo un braccio: è il giugno più caldo nella storia dell'umanità e soffro col gesso un paio di settimane, in più non posso guidare per tutta l'estate. Ne approfitto per laurearmi nuovamente, che detta così sembra una baggianata e forse lo è davvero. Ricevo l'incarico di produrre un libro e gestisco talmente male l'operazione che il volume esce a mia insaputa, ma almeno ho un posto nella storia della cultura. Sono diventato 25enne e quindi smetto di compiere gli anni.

2003. Blind Guardian Open Air a Coburg (Germania) è il primo festival all'estero: poter mangiare tutto il kebab che voglio giorno e notte è un segno di civiltà superiore. Acquisto la moto, più per fare il personaggio che per la sua utilità, ma alla fine risulta essere più utile che altro: da allora la uso sempre, ma come se fosse una bici. Mi iscrivo in una nuova palestra da pezzenti e mi dimentico regolarmente di rinnovare l'abbonamento, finchè accumulo 46 mesi di ritardi... ci vado ancora, ma entro ed esco dalla finestra del bagno. Scopro pure che l'alimentazione è fondamentale, più dei pesi stessi, cosa che comunque mi dimentico ogni volta che vado all'estero. E quindi sono un adulto, visto che in vacanza penso prima di tutto a mangiare e la festa passa in secondo piano.

2004. Viaggio in moto a gennaio da Treviso a Pordenone vestito come Lorenzo Lamas: mi congelo in modo umiliante, perdo le orecchie e da allora uso delle protesi di marzapane. In estate vado a Wacken senza biglietto, senza sapere bene la strada (unica certezza: “E' vicino ad Amburgo”), senza nemmeno una mappa della Germania (figurati il navigatore): arrivo dopo 13 ore di viaggio in piena notte, compro biglietto, pianto la tenda, dormo 0.5 ore, vivo la più grande Esperienza Metallara della storia. Ma, in preda al superomismo metallico, quell'estate mi ero fatto anche il Gods of Metal (Bologna, nubifragio biblico che trasforma l'arena in una palude, Judas Priest immani che fanno il fermo immagine e Twisted Sister che piazzano uno degli show più strappamutande della storia) e il Bang Your Head in Germania (mangio cose inenarrabili, piango a dirotto con Magnum e Gotthard e Queensyche che suonano tutto “Mindcrime”, mi ammazzo con Iced Earth e Doomsword, Sebastian Bach con la peggior backing band della sua carriera). In mezzo, primo volo in moto cercando di schivare un dromedario nella campagna di Sinistra Piave: nessun danno per me, qualcuno alla moto, orgoglio ferito e roccherolle. Dopo, festa glam su un barcone abusivissimo nella laguna veneta, costretto a navigare a fari spenti per sfuggire alla finanza.
Oh, faccio pure un Master in Marketing e Comunicazione.

2005. Soliti 150 concerti, tra famosi e pezzenti. Soliti 300 CD e passa, pentendomi come un coccodrillo. Mi ricordo il Gods a Bologna con Motley Crue headliner, ci vado con una marea di tossici inaffidabili che svaniscono appena arrivati, ricompaiono durante i Crue e spariscono di nuovo per rubare accendini: alcuni li scovo e li getto nel bagagliaio, altri sono rimasti a Bologna. Poi di nuovo Wacken, stavolta pioggia per un mese di seguito e temperature infami, fango fino alle ginocchia e tedeschi ubriachi: vittoria su tutta la linea. Per fortuna stavolta ci sono compagni di viaggio organizzati come neanche le gite dell'INPS. Ora ricordo... lavoro... stage gratuito da sfruttamento negriero in azienda che organizza eventi, zero possibilità di assunzione, parecchia bassa manovalanza, apprendo insulti in mestrino e guadagno una grigliata un mese dopo la scadenza del contratto (penso fosse la loro versione di “rimborso spese”).