mercoledì 25 novembre 2009

HP Overload + Big Guns

SABATO 28 NOVEMBRE 2009
Big Boy (Biancade - TV)
Via Bordone Paris 17


H.P.OVERLOAD



Si inizia alle 22, si finisce in ospedale.
Nel mezzo, obbligatoria una rissa.
Vestitevi eleganti, così non vi confondete con la gentaglia sul palco.

Negli H.P. Blahblahblah suona e canta Carlo, e tutti voi l'avete visto in giro a picchiare la gente, a bere, a meditare, a fare i calci volanti, ad ammirare i ciliegi, a ballare il ballo del macaco, MA non l'avete mai visto suonare e cantare... Inoltre ha assoldato i fenomeni del Circo Medrano per suonare con lui: donne cannone, gemelli siamesi, orsi ballerini, uomini proiettile, perfino 3 musicisti...

Nei Big Guns canta quella canaglia di Sexy Jaxy, meglio noto in Questura come "Queo che salta". Gli altri della band riusciranno a farsi notare o verranno scambiati per le cameriere del Big Boy? Solo chi ci sarà saprà. Gli altri potranno leggere il resoconto QUI oppure nei verbali della Questura il giorno seguente.

SPECIAL GUEST... NEANDERTHAL RUGBY,
"a pèso scuadra de regbi in campo, ma a mejo col gòto in man"

mercoledì 18 novembre 2009

Killing Touch, 14 novembre 2009, Gands (Vittorio Veneto)


Innanzitutto un plauso alla nuova band di Michele Luppi, che sta facendo un tour italiano di 50 date spacciandosi per cover band. Tanto i gestori dei locali calcolano in base al numero di spettatori e tutto il resto è noia.

Chissà cosa ha spinto Luppi, fan dichiarato dell'AOR, a mettere in piedi questo progetto di Melodic Prog Metal. Ripicca nei confronti della sua ex-band di Metallari? O consapevolezza che è un genere con più pubblico rispetto all'AOR? Sta di fatto che l'album dei KT è potentissimo, ben suonato e ricco di svolazzi tecnici, non ha però delle melodie immediate: gli Evergrey fanno le stesse cose molto meglio, pur essendo meno tecnici.

Dal vivo la situazione cambia. La band suona che è un piacere e si diverte, Luppi è simpatico come al solito e si vede che se la gode a fare lo smargiasso minacciando licenziamenti a destra e a manca (soprattutto ai danni di batterista e chitarrista, minorenni ipertecnici e sorridenti). Perfino le canzoni godono di una carica in più, nonostante l'acustica del locale sia poca roba.

La band ci rimette clamorosamente a livello di pubblico. Dimentichiamoci le orde di femmine assatanate che affollano gli show dei Mr Pig: non fraintendiamo, il parterre include sempre una certa quantità di fanciulle che evidentemente si sono lasciate ingannare dai manifesti della band in stile “Ce le facciamo tutte noi”. La maggioranza però sono Metallari Col Codino. Bruttissima razza. Sono prodotti delle scuola di musica, appassionati di tecnicismo e di onanismo sonoro. Ai concerti si piazzano sotto il loro strumentista di riferimento e non perdono mai di vista le evoluzioni, sperando di scovare errori o sbavature. Ovvia l'accusa di calvizie, giacché hanno i capelli lunghi ma li tengono sempre legati e sono anche scacciafighe, nel senso che si rendono repellenti al genere femminile con i loro discorsi su quartine e metronomi. Di solito sono fans dei Dream Theater, poveretti, ma si ricordano le canzoni in base ai tempi dispari e agli assoli: in sostanza sono il contrario di me, che ricordo solo i ritornelli. Accorsi in massa allo show, hanno osservato diligenti se Luppi prendeva la nota supersonica, se i chitarristi facevano lo sweep col tapping, se il batterista suonava il suo 6/11esimi con perizia e via di deliri incontrollati.

Luppi, è facile profetizzare migliaia di dopo-show circondato da Metallari Col Codino, a discutere di tecnica e di tristezze infinite, mentre le donne sono sparite da ore perché la tua musica non la capivano e non avevi i ritornelli vincenti. Quando al concerto hai annunciato la cover dei Dream Theater, due voci di protesta si sono levate stentoree e hanno proclamato: “Calvissimo!”. Avresti dovuto ascoltare.

Tra 2-3 anni, mentre spieghi a tutti che avete usato nel disco un vero pianoforte, circondato da Codini che ti chiedono un giudizio sui DT, ti ricorderai di Giuffria e dei Def Leppard, e triste e sconsolato ti volgerai indietro.


Post Scriptum: ovviamente il resto della giornata all'insegna della ganzaggine. Pomeriggio a Inferno Rock, dove tra un acquisto inutile e l'altro si è riusciti a fare la chiusura con solo mezz'ora di ritardo. Spritz in locale alto-borghese, ingentilito da ubriacone sfregiato in crisi esistenziale (lo sfregio era sleazy, ma il piglio era epic). Pizza esagerata per la quantità di chiome presenti nel locale e per il tenore della discussione, tra situazionismo naoniano e memorie di guerra. Concerto finale che poteva starci come anche no, ma alla fine abbiamo rimediato CDs for free e abbiamo assistito a feroci atti di bullismo sul palco, quindi avanti così che almeno una navata della Cattedrale del Rock è a buon punto.

Eroe della serata: fuori classifica l'ubriacone, in quanto esperienza troppo breve per essere determinante, direi che vince a mani basse un cantante friulano di bell'aspetto e di folta chioma. Presentatosi allo show insieme a due donne, ha trascorso il concerto a intortare le ragazze e a spostarsi i capelli. Interesse per la musica pari a zero. Totale dedizione a un unico obiettivo, tutto il resto non conta. Permangono seri dubbi sulla sua affidabilità, soprattutto se intorno si aggirano esseri femminili.

lunedì 9 novembre 2009

HARDCORE SUPERSTAR, 7 novembre 2009, New Age (TV)


Citazione da Capo-Clown del Nord-Est: totale disfatta per i calvi. Non che non ce ne fossero, ma il loro esiguo numero scompare di fronte alle fluenti chiome dei GlamRockers che credono di essere in un video dei Roxx Gang e delle donnine che, pur ignorando la musica, apprezzano i quattro svedesi tinti di nero. Anzi, la presenza dei calvi è legata alla voce che sarebbe stato pieno di donne, ed è anche scritto nella Bibbia: “... il calvo va dove si trova Eva, ma Eva non si reca ove vanno i calvi”. Quindi il calvo può trovarsi in un luogo pieno di donne solo se il locale è già preventivamente pieno.

Presente tutto il Nord-Est che conta, ma la parte del leone spetta al Nord-Est che non conta. Ragioniamo: il Rock è la musica dei perdenti, quindi meno conti e più sei Rock, e quindi ciò che conta nel Rock è non contare nulla. Questo non vale per il Metal e io, modestamente, son Metal.

Inoltre il Metal ti fa invecchiare meglio. Certo, i Cinderella cantavano “As Long As I've Got Rock'n'Roll I'm Forever Young”, ma è anche vero che qui in Europa non li vediamo dalla Guerra del Golfo e dubito che abbiano conservato il loro già inesistente fascino giovanile. Almeno gli Slayer trucidi erano e trucidi restano... insomma, la questione età è più facile da affrontare per il Metallaro, il Glamster dovrebbe togliersi la vita quando si sveglia e sul cuscino vede più di dieci capelli.

Anche gli HCSS vorrebbero farsi passare per Metallari, almeno a sentire come producono gli ultimi album. Sarà che il tempo passa anche per loro e quindi si staranno preparano in futuro look da bikers tatuati. E quindi non discutiamo di Musica (giacché la Musica parla da sola, non è il caso di raccontarla), tanto vale parlare di fisico. Del resto, per erigere la Cattedrale del Rock serve anche la bassa manovalanza, visto che i ruoli di concetto sono già stati assegnati:

Jocke, cantante della band, è quello preso meglio. Fisico asciutto ma con notevole massa muscolare sottolineata da tatuaggi sempre più tamarri. Sarà che da quando incidono per l'etichetta metallara (Nuclear Blast) devono anche calarsi nella parte dei trucidi. Capello tinto corvino, chioma lunga, enorme presenza sul palco e maglietta anni '80 con maniche e colletto strappati a morsi. E' felicemente sposato e quindi pare che il suo livello di molestia sia piuttosto basso.

Adde è il batterista e, pur cercando da anni di sembrare brutto, alla fine è quello che se le fa tutte, soprattutto perché è alto 1,90 e ha la chioma fluente, inoltre ha la magrezza nervosa dei tossici che piace tanto alle adolescenti. La nota diceria che, ubriaco, si ingroppi anche i maschietti non viene verificata in questa serata, giacché Adde passa il concerto a svuotare una damigiana di Jagermeister e tutti i maschietti decidono di evitarlo come la peste nel dopo-show. Comunque alla fine è unto come un'anguilla (mai come quello dei Backyard Babies, sia chiaro).

Il bassista senza nome 10 anni fa assomigliava al giovane Elvis, adesso è un incrocio tra Galeazzi e Bjorn Borg. Se ha fatto dei soldi con la musica, li ha spesi tutti tra Burger King e alcolici di scarsa qualità: in caso contrario, ci ha dilapidato il patrimonio di famiglia. Ha almeno la decenza di suonare vestito, lasciando il look da Capannina Beach agli altri componenti. Alcuni avventori sostenevano che potesse essere sotto effetto di strane polverine bianche, ma per quanto ne so la stazza da orso e la letargia sono più da alcolizzato che da tossico.

Vic Zino, giovane nanetto di origine slava, ha i capelli da Metallaro, le facce cattive da Metallaro, il look da Metallaro e suona come un Metallaro. Per quanto mi riguarda, la band ha tratto giovamento dal suo inserimento: il chitarrista precedente era drogatissimo e punk, sdentato e scalcinato, mentre questo ha tutti i denti bianchi e alla fine del concerto si è pure fatto la doccia invece di infilarsi aghi nelle braccia. Mal che vada, possiamo dire che è giovane e si farà.


A qualcuno interessa la scaletta? Boh, le canzoni nuove sono tutte uguali e quelle vecchie sono punk. Non volendo parlare di musica, adesso ne parlo: molti sostengono (a ragione, peraltro) che la band spesso copi altri gruppi, alla faccia dell'originalità. Critica inutile, visto che l'originalità si può pretendere dai Rush o dai Pain of Salvation, non certo da una onesta band di Rock'n'Roll che flirtava col punk 10 anni fa e che adesso ha scoperto il Metal. Vediamo di goderci lo spettacolo che ogni volta mettono in piedi, almeno finché il loro fisico regge e i capelli sono naturali e non appartenenti a qualche signora indiana con problemi economici.

mercoledì 4 novembre 2009

EVENTI RECENTI


GOTTHARD Live
Capolavoro, locale pieno e la band suona da paura. Per fortuna Steve Lee si ricorda che è un orafo del Canton Ticino e presenta tutto in italiano: pareva di essere al Festivalbar. Set acustico di gran gusto, fatto esclusivamente per permettere al cantante di fare il fenomeno per le (numerose) ragazze presenti. Alla chitarra Leo Leoni vive il sogno da rockstar con convinzione, anche se il nanismo non lo aiuta. Il resto della band si difende bene (Marc Lynn al basso è ingrassato come un industriale del Nord Est, probabilmente esporterà i suoi capitali svizzeri qui da noi). Plauso speciale al tastierista Nicolò Fragile, che qui da noi faceva il vocal coach nella prima edizione di X-Factor e invece nel mondo civile suona una delle migliori band della scena.
Rassegnamoci: in Svizzera hanno i Gotthard che riempiono gli stadi, noi invece abbiamo quello che non riesce a pronunciare correttamente "Rewind".
Gotthard gruppo trasversale: parecchie donne presenti, ma anche alto tasso di calvi. La colpa è di Steve Lee, che era calvo fino a qualche anno fa ma poi si è fatto il trapianto e adesso è uno da "Centovetrine".

HALLOWEEN a Pordenone con ELVENKING-RAINTIME
Ci sarebbe stato anche il gruppo di apertura, ma non ho apprezzato il genere né la prestazione, quindi meglio glissare. Anzi, no: è il classico gruppo di cui si può dire che "spacca". Se volete sapere cosa ne penso delle band che spaccano, leggete cosa scrissi un paio d'anni fa. Il giudizio non cambia.
Bella festa a Pordenone, locale pieno e clamorosa assenza di calvi: inoltre, presenza femminile numerosa e festosa. Cose inaudite per un concerto Metal.
Raintime in gamba, suvvia, bravi a mischiare Children of Bodom e power metal. Niente che faccia saltare già dalla finestra, dal vivo però divertono e ogni tanto fanno anche i cornetti con le mani, come i Bravi Metallari. Suggerisco di non indossare camicie aderenti se il benessere ha allargato il girovita in stile "benessere Nord-Est".
Elvenking padroni di casa, pur se non tutto il pubblico sembra apprezzare le provocazioni del cantante, che in effetti avrebbe bisogno di 30 cm in più per fare il bulletto. Ma è poca cosa, perché ormai stiamo parlando di una band professionale al 100%, che non sbaglia un colpo e che sa intrattenere alla grande.
Grandi momenti anni '80:
  1. i cori campionati, come nel glorioso tour dei Wildside di supporto a "Under the Influence"
  2. la cover di "Heaven is a Place on Earth": puntare sul Rock/Pop da classifica dell'epoca è un centro sicuro
  3. Il batterista degli Elvenking (che chiameremo con le pseudonimo di Elvis) si disinteressa totalmente del genere suonato dal resto della band e si esibisce in una prestazione anni '80, con le rullate cafone e le bacchette roteanti. Vikki Foxx Style. Promosso in eterno!
Segnalazioni:
Bonny era tutto eccitato perché era a un concerto Metal pieno di gente e soprattutto pieno di donne, ma invece di molestare le donne esigeva una panca piana in fondo alla sala per allenarsi tra una band e l'altra.
Walter era presente, ma precisava che il suo obiettivo vero sarebbe stato andare ad una festa electro/dark/sadomaso. Se trovate qualche foto dell'evento, noterete il chiaro disappunto di Walter nel vedere sul palco dei capelloni puzzolenti invece di donnine in black leather & latex.