domenica 29 aprile 2007

Ecco quello che ci vuole per sfasciare le cervicali


REBELLION
Miklagard - The History Of The Vikings - Volume II
(Massacre Records/Soulfood 2007)


Banale e derivativo quanto si vuole, ma Miklagard mi è piaciuto un sacco. I motivi?


1. Buona musica. Heavy Metal lineare, alla Grave Digger ma con più potenza e melodie più avvincenti. Bassista e chitarrista arrivano proprio dai Grave Digger e avevano partecipato al possente “Tunes of War”, di gran lunga il miglior album dei Digger.
2. Concept affascinante. La vicenda ruota attorno al viaggio che compivano i mercenari Vichinghi dalla Svezia attraverso la Russia fino alla lontana Miklagard, vale a dire Costantinopoli (oggi Istantbul). Da studioso di Storia Bizantina mi è capitato di affrontare l’argomento più di una volta. Il bassista è insegnante di Storia e quindi conosce il suo lavoro quando scrive… certo, non è che ci sia chissà quale svolazzo intellettuale, ma se la cava.
3. La copertina è una figata! L’ho messa ad inizio articolo, anche se è in bassa risoluzione. Peccato averci aggiunto il drago, che non c’entra niente. Però Costantinopoli appariva proprio così ai Vichinghi. La Città d’Oro. Pare che la descrizione di Asgard nelle saghe debba molto all’aspetto di Costantinopoli.
4. La band è simpatica e priva di grandi pretese. Il primo album faceva abbastanza schifo, col secondo si sono risollevati. Poi hanno deciso di fare una trilogia sui Vichinghi. Banale da sfasciarli di botte, ma gli album sono quadrati e fanno sbatacchiare la testa.
5. Suonano un sacco in Germania. Ok, non che ci voglia molto, visto che in Germania ci sono Rock Club anche nei paesi di pastori. Però il Metal è musica dal vivo e portarlo in giro, spesso rimettendoci soldi, è sempre atto di coraggio.
6. Sono brutti forte. Non significa niente, certo. Ma con tutte quelle band dal look trendy & cool, un po’ di cuoio e borchie non guasta mai.

Come sempre, è una questione di gusti. Al sottoscritto questa musica piace. Tanto. Perché è fatta col cuore. Preferisco mille volte urlare sotto il palco i cori epici e pacchiani dei Rebellion e fare headbanging piuttosto che restare fermo a osservare band geniali che propongono musica intelligente e indigeribile. Vedete voi.

Su MySpace li trovate su http://www.myspace.com/rebellionfromhell, così vi potete ascoltare tre pezzi da Miklagard. Ma non hanno messi i migliori, che sono “Kiew” e “Miklagard”.


Il sito è http://www.rebellion.st/index2.php, ci trovate tutte le info, le foto (così vedete quanto sono brutti) e robaccia da scaricare, tra cui anche il plot del concept.

sabato 28 aprile 2007

Lo Spazio è mio e me lo gestisco io


Pensieri a caso.
Dopo qualche mese di frequentazione su MySpace posso finalmente trarre delle conclusioni. Parlerò solo delle cose negative, visto che gli aspetti positivi sono commentati un pò ovunque nel web.

  1. Crea dipendenza... per fortuna me ne sono liberato dopo 3 giorni installando Football Manager 2007 (e quindi passando a una nuova dipendenza). Ciò non è bene. Dipendenza da contatti, commenti, messaggi in bacheca, ecc. Un pò come succedeva con Magic (chi conosce Magic lo sa...)
  2. Il 90% degli utenti MySpace sono disponibili a far conoscere il loro mondo agli altri. Ma sono anche tristemente convinti che sia il miglior mondo possibile.
  3. Le foto sono false, le frasi ad effetto sono scopiazzate qua e là. Ho già scritto rigurado allo scollamento tra schermo del PC e mondo reale. Nessuno si pone il problema che, a giudicare dalle foto, gli utenti di MySpace siano tutti fighissimi?
  4. Ci sono band che riempiono i commenti di inviti a concerti e promozioni di album/demo/sagre/pigiamaparty ecc. Come se non bastasse già lo spam con le e-mail.
  5. Altra cosa... Musicisti, siete coscenti che il 98,2% degli utenti del vostro profilo ascoltano i primi 5 secondi delle vostre canzoni? E' una nuova epoca per la musica, meglio se piazzate il ritornello quei dannati 5 secondi...
  6. Per stare dietro a MySpace ci vuole un sacco di tempo libero a disposizione. Ergo, i più attivi sono quelli che non hanno niente da fare (quindi under 20) o gente che non ha vita sociale e cerca di crearsene una virtuale.
Come sempre, il mondo vero è lì fuori... ma ogni tanto si sta bene anche qui davanti (allo schermo del PC).
Qualunquismo a volontà!

sabato 21 aprile 2007

Voci alla moda pt 2

Ecco la seconda parte: l’Assalto delle Olandesi. Che titolo… sembra un film di Rocco...
Parliamo di musica, via!

SIMONE SIMONS (Epica). Poco più che ventenne, si fa notare per l’avvenenza e una voce operistica come ne sentiamo ormai parecchie. Diciamocelo pure, gli Epica valgono poco: un po’ power, un po’ gothic, un po’ death e la solita accozzaglia di strumenti da banda di paese. Vendono, quello sì. Ma è come dire che i Coal Chamber erano un buon gruppo perché vendevano. La ragazza sa promuovere la sua immagine: copertine, partecipazioni ad album con altri artisti, video, programmi televisivi, ecc. Insomma, un altro fenomeno di marketing, soprattutto nei paesi di lingua spagnola. Ma, sinceramente, dal punto di vista artistico è tra le voci meno soddisfacenti, piatta come una sogliola.





SHARON DEN ADEL (Within Temptation). I Within Temptation stanno cercando di lanciarsi come nuovi Lacuna Coil (i quali si stanno lanciando come nuovi Evanescence, i quali farebbero bene a lanciarsi dalla finestra). Il nuovo singolo in uscita è un pezzo dei Lacuna Coil, nulla più, e non c’entra niente col resto del disco. Vedete voi se è il caso. La voce di Sharon è migliorata negli anni. Partita come classica voce eterea che ti fa salire la glicemia, oggi riesce a svariare su più registri e ogni tanto prova anche ad essere aggressiva (senza esagerare). Si punta molto sulla sua immagine, ma pare che la ragazza si sappia gestire meglio di altre.







FLOOR JANSEN (After Forever). La migliore. La band è ottima, anche se spesso hanno la mania di incasinarsi per il piacere di farlo. Lei comunque ha una voce spettacolare, può cantare tutto. Basta ascoltare una canzone qualunque degli After Forever per capire la versatilità. Soprattutto, a differenza di tante altre, sa essere potente e aggressiva. Anche dal vivo sa il fatto suo. È meno piacevole delle altre “concorrenti”, e anzi se fanno a botte questa le sfascia tutte (con le spalle che si ritrova) Per quanto mi riguarda, nel campo delle voci femminili c’è un solo nome: Floor Jansen. E questo, signori, è Metal!

mercoledì 11 aprile 2007

Transilvania Metal Fest, 9-4-2007 (Modena)


Metal anche a Pasquetta. E sia.
La mia dolce V ed io. Partiamo nel pomeriggio verso Modena. C’è il Transilvania Metal Fest. Un festival di Metallo, come ne stanno spuntando a centinaia in questi ultimi anni in Italia. Meglio, dico io: una volta c’era solo il Gods, prima non c’era nemmeno quello… almeno adesso si può scegliere.
Viaggio liscio, in due ore arriviamo. Zona industriale di un paesino sperduto alla periferia di Modena. Pensavo fosse un locale tipo Transilvania (sennò perché hanno chiamato così questo festival ?!?). Invece sembra il Centro Anziani di Spresiano. Però fuori c’è una chitarra alta 3 metri. Questo è Rock!
Numerosi Metallari hanno rinunciato alla Grigliata Pasquale per presenziare all’avvenimento. Alcuni irriducibili si sono messi a grigliare davanti al locale. Nella locandina c’è scritto che si può campeggiare, ma non si vede una tenda. Però la gente c’è… Prezzi popolari all’ingresso, si entra e subito si incontrano gli “artisti”, che sono spaparanzati al sole in una zona-backstage grande come il bagno di casa mia.
Si distinguono, come sempre, i White Skull… anzi, i vicentini dei White Skull (Toni e Alex), che ci salutano calorosamente anche se ho l’impressione che non mi riconoscano mai.
Il locale si riempie molto lentamente, ma alle 17 è già ora del primo gruppo…
SINTHPHONIA SUPREMA. Giovani e con un CD d’esordio da promuovere. Non hanno il basso, ci pensa il tastierista modello octopus. Power melodico, a volte progheggiante e spesso pomposo grazie ai tastieroni da Guerre Stellari. Discreti, ma con diversi “ma”. Le canzoni sembrano tutte uguali. Il cantante è assolutamente anonimo e si muove come Pinocchio: sarà timidezza o emozione, ma in un’occasione del genere poteva e doveva fare di più. Rimandati a tempi migliori.
MARSHALL. Possenti, ma soprattutto con un frontman che, credetemi, vive le sue canzoni al 100%. Grande prestazione, sia vocale sia di scena. Ma anche gli altri non sono da meno. Insomma, questi si sono fatti la strada da Napoli per suonare davanti a quattro gatti (la gente se ne andava a spasso per il locale) e hanno dato il massimo. Rivelazione della giornata.
Tocca ai Rain, quindi scatta la pausa per respirare all’esterno. Incontriamo Metallaro quarantenne di 150 kg che decanta le lodi di Michele Luppi (voce dei Vision Divine). Sorpresa, il Luppi è fuori dal locale a qualche metro da noi. Viene subito molestato e ci ripaga con massime in dialetto reggiano. Denota anche un livello di stordimento notevole, probabilmente a causa del pranzo pasquale a base di ciccioli e piadina. Con fare sornione ci fa una rivelazione sul suo nuovo progetto (gli L.A.), ma è la stessa che ci aveva fatto 2 settimane fa a Pordenone: hai poco da chiedere il silenzio se poi lo dici a tutti!
RAIN. Rientro per le ultime canzoni. Loro copiano spudoratamente Judas e Saxon. Ma lo fanno dal 1980 e non gliene facciamo una colpa. Dal vivo spaccano, soprattutto il cantante, che è anche prodigo di bestemmie e volgarità. Chiudono col loro inno “Only for the Rain Crew”, con tanto di donnina sul palco, dotato di forme bovine e che a forza di dimenarsi rimane con le mammelle al vento. Più che sesso fa ridere, ma si spera che sia un risultato voluto.
WHITE SKULL. Tra torce, scudi, striscioni e teschi, sul palco c’è a malapena posto per i musicisti. Partono sparati e non mollano un secondo. Hanno sempre dato il meglio dal vivo e così è oggi, anche se i suoni non sono buoni. La nuova cantante, Elisa, ha il look e la grinta giusti e sembra crederci davvero, peccato che la voce si sia sentita poco. Toni Mad è il Re della Giungla, un vero spettacolo da vedere: potrebbe anche smettere di suonare la chitarra e fare solo le facce, varrebbe il prezzo del biglietto. La conferma della serata.
VISION DIVINE. Un gruppo che, da quando ha Michele Luppi alla voce, ha fatto il salto di qualità. Facile, si direbbe, visto che il vocalist renderebbe spettacolare anche un gruppo di canti tirolesi. Ma è anche vero che le canzoni belle sono venute fuori con gli ultimi due album, quelli con lui che canta. Dal vivo sono delle macchine, praticamente uguali al disco. Un po’ è un peccato, perché usano delle basi per i cori e quindi non possono improvvisare più di tanto. Ma va bene così. Tutti fenomeni, si sa. Il nuovo batterista Alex Bissa è uguale a Bud Spencer (troppo simpatico) e He-Man Puleri mi è sembrato leggermente in ritardo sulla definizione fisica (muoviti, che tra un mese bisogna andare in spiaggia a sfoggiare l’addominale). Altra band che vale la pena di vedere… sempre.
DOMINE. Allora, qui c’è gente che lavora! Siamo a due ore da casa e c’è l’incognita traffico. Quindi decidiamo di vedere qualche pezzo dei Domine e di partire. Due canzoni speed all’inizio (“Thunderstorm” a “The Messenger”) fanno sparare a Morby i suoi acuti ammazza-cani, ma il capolavoro arriva con “The Aquilonia Suite”: 10 minuti esaltanti, dopo i quali per me il Festival può dirsi concluso. Comunque i Domine raramente sbagliano uno show e sono sicuro che si sono fatti onore.
Ripartiamo e rischio l’infarto quando sto per sbagliare strada e andare a Zocca… paese Natale di Vasco, se ci entro rischio di dissolvermi come un vampiro alla luce del sole. Ma il Riflesso del Metallaro è più veloce del cervello e riesco a buttarmi in autostrada! Il rientro è tranquillo e senza code. Talmente rapido che non mi sono quasi reso conto di essermene andato. A parte ovviamente le orecchie che fischiano. Ma è ben poco tributo da pagare al Dio del Metal…

martedì 10 aprile 2007

Clikkate i link!!!




"i giapponesi sono avanti un casino"
!!!parole sante!!!


Impegnate i prossimi mesi a giocare a


sabato 7 aprile 2007

Voci alla moda pt. 1

INTRODUCO...
Band con voce femminile: è il loro momento. Negli USA sono stati gli Evanescence a fare il botto, e hanno aperto la strada ai nostri Lacuna Coil, che esistevano già da tempo ma che erano un gruppo tra i tanti (come vendite, non come qualità).
In Europa c'è la pattuglia degli olandesi: Epica, After Forever, Within Temptation. Ma i leader erano i Nightwish, che con "Once" hanno ingrassato il conto in banca.
Minimo comune denominatore: donna alla voce, bell'aspetto, in grado di cantare, non necessariamente amante del Rock/Metal...
Vi presento alcune voci che state scaricando con tanta solerzia. Premetto che si tratta di gusti musicali, quindi siete liberi di commentare-suggerire-insultare nei post.
Aggiungo anche che NON sono un fan sfegatato di tutto questo "pop coi chitarroni" spacciato per Metal. Però è utile, se tramite esso si possono converire giovani menti al Metallo (l'effetto "Final Countdown"). Ed è sempre meglio del metalcore, del nu-metal e di tutte le vagonate di spazzatura che ingolfano gli hard disk dei pc di mezzo mondo.

CRISTINA SCABBIA (Lacuna Coil). La Rocker italiana più apprezzata negli USA. I malvagi potrebbero insinuare che è merito della sua relazione con il chitarrista di Slipknot e Stone Sour, oppure che ha sfruttato il successo degli Evanescence. Suvvia, la ragazza è in gamba e soprattutto è simpatica e alla mano. Come sempre accade in Italia, invece di gioire per i risultati degli altri preferiamo criticare. Ricordatevi che è solo grazie ai LC che all'estero ci si è resi conto del valore del Rock italiano (dico Rock perchè Metal è troppo, nel caso dei Lacuna Coil). Ci sarebbero i Rhapsody, ma sono considerati solo in Europa (e nemmeno dappertutto).
Benchè la sua band non mi piaccia molto, e men che meno adesso che sono proiettati a "piacere agli Americani", a livello di voce e immagine Cristina è promossa a pieni voti. E le perdoniamo anche l'aver prestato la voce a beceri singoli disco-dance all'inizio degli anni '90.



AMY LEE (Evanescence). E' quella che ha avuto più successo, perchè vendere molto in USA ti sistema per la vita. Il gruppo non mi piace, le stesse cose le facevano i nostri Lacuna Coil qualche anno prima (e non ho amato nemmeno i LC). Fa ridere che adesso i Lacuna Coil debbano copiare gli Evanescence che copiavano i Lacuna Coil. Vabbè, ai posteri...
Sarà per il fatto che, da bravi americani, non hanno il gran gusto per la melodia che abbiamo noi europei, ma la pur brava Amy mi ha sempre lasciato indifferente. Visto poi il modo in cui hanno pasticciato con la sua immagine gli esperti di marketing, la sento anche piuttosto lontana come simpatia. Mica è colpa sua, ma nulla mi toglie dalla testa che chi va a vedere gli Evanescence possiede gli album dei Korn piuttosto che quelli di Lita Ford.
Chiudendo, bella voce ma non mi convince come personaggio a tutto tondo. E la band campa più sui bei video che sulle belle canzoni...
Restate sintonizzate per la prossima puntata.

venerdì 6 aprile 2007

Sempre meglio!!!

Il Black Metal non smette di donarci momenti di grande ilarità
ma anche di riflessione

in prossimità delle festività pasquali
ecco a voi
VRANGSINN
dei Carpathian Forest



giovedì 5 aprile 2007

TRIXTER, primo album, procurarselo

Negli anni '80 c'erano i "cattivi" come i Motley e c'erano i "buoni" come Bon Jovi. I primi molestavano le ragazze, i secondi le intortavano con le dolci parole e piacevano di più alle mamme. Il risultato comunque non cambiava.
I Trixter erano dalla parte dei buoni. Capelli lunghi ma effetto balsamo (e non cotonato), facce pulite, un hard rock pieno di melodie accattivanti e ritornelli ruffiani. Disprezzati dai Veri Rocker per il loro "pop metal", hanno goduto degli strascichi del Decennio Dorato del Rock.
All'epoca (1990) questo debutto ha veduto alla grande, poi è arrivato Cobain e sono spariti. Loro come tanti altri, a dire il vero. I Trixter venivano presi per il culo a causa dell'immagine da bravi ragazzi e della musica "innocua". Sarà anche vero (ma alla fine anche i Poison che cosa suonavano?), tuttavia consiglio di ascoltare questo album. "Heart of Steel" e "One in a Million" fanno sognare anche dopo 17 anni. Perchè sono belle canzoni. E non è in fondo tutto ciò che serve?

Il loro debutto ha una quotazione di 3 dollari su EBay, penso che alla fine non valga la pena di scaricarlo. Piuttosto cercate di procurarvelo, è una grande colonna sonora per la prossima estate.
Anche loro hanno un profilo su MySpace, così potete ascoltarvi qualche pezzo. Peccato che manchi "Heart of Steel" che è il migliore ;P

lunedì 2 aprile 2007

Prima del festone Heavy Metal...

... fate come JT (bassista dei Mr Pig) e il sottoscritto...
un paio di litri di succo di limone
e il volto assume forme nuove e di tendenza!

domenica 1 aprile 2007

PLAY IT LOUD 2007 reprise


Già lo sapete che ogni tanto collaboro con un sito di punkettoni, no? Hanno compiuto un errore strategico affidando una rubrica a Walter e adesso il METALLO ha invaso quel sito e lo sta distruggendo dall'interno...

L'ennesimo affronto al mondo del punk lo troverete

un recensione del PlayItLoud Festival del 17-2-2007 (data storica, no?)

In realtà ne avevo già scritta una per questo blog, ma ho contribuito anchi qui, anche se sono Walter ed Enrico a fare la parte del leone (anche perchè, quando si tratta di esaltare i gruppi degli anni '80, non li batte nessuno ;))...

andate a leggere, così i punk capiscono che sono i Metallari a far andare su il contatore delle visite


STAY METAL