giovedì 24 luglio 2008

WHITESNAKE + EUROPE + TIGERTAILZ


23 luglio 2008 – Piazzola sul Brenta


I CD non si vendono, le band sono costrette a suonare ovunque per guadagnare qualcosa ed ecco che anche Piazzola sul Brenta può permettersi uno show che vent'anni fa si sarebbe tenuto in uno stadio di Milano o della capitale. Location spettacolare, la piazza del paese di fronte alla celeberrima Villa Contarini: non credo che Whitesnake o Europe abbiano suonato mai in luogo più ameno. Buona affluenza di pubblico, i soliti noti ma anche facce nuove con cui parlerò solo tra dieci anni, quando accerterò che la loro è vera passione. Prezzo del biglietto francamente esagerato, 45 euro, che certo non vengono ricompensati dalla pur suggestiva cornice. Ma tant'è, chi non voleva spenderli se ne è rimasto a casa.

Appena entrati una emittente televisiva locale pensa bene di farmi qualche domanda. E quindi avanti con giovane intervistatrice che mi fa capire di avermi scelto per il mio cappello da cowboy. Ma le veline devono intervistare le veline, non i Metallari: essendomi destreggiato alla grande davanti alla videocamera mi taglieranno di sicuro, privilegiando qualche altro intervistato meno esuberante e più ubriaco.

Passiamo ai gruppi, prima che qualcuno si faccia male.

Tigertailz. Sono i meno forniti di denaro, infatti hanno dovuto risparmiare sulle parrucche, che sfigurano a confronto di quelle degli altri due gruppi più blasonati. Hanno: divertito, eseguito la loro hit “Love Bomb Baby”, ricordato il defunto bassista Pepsi Tate (sostituito da un culturista tatuato), sfoggiato una corista dalle movenze estremamente impacciate, suonato “Ace of Spades” (lezione per il futuro... se vuoi fare il ruffiano a ingraziarti il pubblico di Whitesnake/Europe, sconsiglio di puntare su cover dei Motorhead), reso felici quei 2-3 fanatici che li adorano e quindi tutti a casa. Suono scadente, peccato.

Europe. Consci che le parrucche dei Whitesnake sono imbattibili in quanto a lunghezza, optano per dei parrucchini dal taglio alle spalle, molto cool e spendibili in società. Gli Europe sono sempre stati dei bravi ragazzi, non si sono devastati di droghe negli anni '80 e oggi sono dei quarantenni che dimostrano 30 anni. Certo, Norum è imbolsito e intristito (uguale a Tolkki degli Stratovarius, credeteci), Tempest sembra sempre un bimbo e il suo dentista ha fatto uno splendido lavoro di manutenzione, Ian Haugland è il più grosso e personaggio del gruppo e Michaeli ha le stesse occhiaie di 20 anni fa: il figo della band diventa quindi John Leven, che se si presentasse a Uomini&Donne li metterebbe tutti in riga. La musica? I classici sono indiscutibili, le canzoni nuove dal vivo piacciono ma sinceramente non le conosce nessuno. La band è compatta, Tempest si da gestire bene e “The Final Countdown” mi riporta a un'era in cui ero piccolo e ingenuo, mi interessavano solo i Masters e la Girella... che si vuole di più?

Whitesnake. Non esistono al mondo parrucche più calibrate e fluenti di quelle dei Whitesnake. Tutti i musicisti sono fenomenali, i suoni sono puliti e nitidi, la band non sbaglia niente, i cori sono da stratosfera. L'unico punto dolente è quello che da sempre è stato il cavallo di battaglia del Serpente Bianco: la voce di Coverdale. I pezzi più tirati (quelli del periodo “americano”) vengono strillati da una cornacchia con parrucca bionda che si spaccia per l'ex singer dei Deep Purple. Per fortuna il titolare rientra in possesso delle sue facoltà con qualche lento e qualche blues che fanno intuire quale dovrebbe essere la sua vera dimensione a quasi 60 anni. Lunghi assoli per celebrare l'arroganza del pettoruto Doug Aldritch e di un Reb Beach defilato ma indispensabile (e necessari per far rifiatare il singer). I bis sono “Still of the Night” e “Burn”, due capolavori da evitare come la peste se la voce non c'è, ma Coverdale non rinuncia alle sue hit (i soliti calvi che conoscono unicamente Led Zeppelin e Deep Purple avevano speso i soldi del biglietto solo per “Burn”): così si chiude lo show con altri dieci minuti di latrati. In “Still of the Night” salta fuori anche Tempest a fare i cori, suggestivo vedere i due cantare insieme ma l'economia del pezzo non è cambiata molto. Detto questo, il carisma di Coverdale e il suo “sguardo che ingravida” sono rimasti intatti, rimane un esempio da venerare per tutti coloro che sul palco vogliono spettacolo.

Cala il sipario. Per la recensione delle puttanate sparate durante tutto il pomeriggio e la serata dovrete attendere. Oppure decidervi a muovere il culo e venire a vedere i concerti che vi segnalo.


martedì 22 luglio 2008

Pout-Pourri



  1. Domani Whitesnake + Europe + Tigertailz. Il gruppo del Serpente Bianco l'ho visto a Wacken nel 2006 e ha fatto un signor show, in pieno stile anni '80, con tanto di donne urlanti in prima fila; pare che anche il nuovo album della band non sia niente male, vedremo. Ho testato l'invidiabile forma degli Europe a Pordenone 2-3 anni fa e sono rimasto impressionato dal vigore e dalla freschezza degli svedesi, che hanno smesso di invecchiare nel 1992 (a parte Mic Michaeli, che obeso era e obeso resta): spero trascurino l'ultimo album, davvero irrilevante e indegno del loro spessore artistico. I Tigertailz non li ho mai visti, ma Walter garantisce sulla loro esplosività (affermazione da prendere con le molle, lo Scandinavo di Chioggia/Vigonovo esalterebbe anche un disco di Natale dei Tigertailz... venvia!). Ho già scritto la recensione PRIMA del concerto, tanto so cosa aspettarmi. Per l'elenco dei fenomeni da baraccone che incontrerò, invece, dovrete attendere qualche giorno.
  2. I negozi di CD/LP/ecc. stanno chiudendo anche qui. A Treviso ne sono rimasti 3: uno che lavora, un secondo è superspecializzato e quindi campa coi fanatici mentre un terzo è chiaramente una copertura per qualche associazione a delinquere, visto che è sempre vuoto e l'album più recente è del 2004. L'unico che regge lo fa grazie ai CD in offerta: gli album appena usciti fluttuano tra i 16 e i 20 euro (anche di più per le edizioni speciali), ma dopo circa 7-8 mesi si trovano a metà prezzo. Ormai ho l'abitudine di andare in negozio ogni settimana e portarmi via un paio di CD per poco più di 10 euro: es., Vixen omonimo 6 euro, Turisas "The Varangian Way" (special edition del 2008!!!) a 8 euro, Impellitteri "Stand in Line" 6 euro. Il mercato è in crisi nera, non si vende niente, ma in parte credo di averne beneficiato: a me piace sempre avere gli originali e adesso posso averli a prezzi stracciati e nuovi di zecca, senza dovermi affidare al mercato dell'usato (che non mi ha mai fregato, a dire la verità). Finchè dura, me la godo!
  3. Sto sistemando la mia collezione di CD. Una delle attività più appaganti della storia. Ho riscoperto roba che nemmeno mi ricordavo di avere e ho rivalutato album finiti nel mio dimenticatoio. Es., Adriangale "Re-Program" è veramente godibile. D'altra parte, certi altri non riescono a convincermi, come i Tyketto di "Strenght in Numbers" e i Missa Mercuria (anonimo progetto dei soliti PinkCream69/VandenPlas/DCCooper ecc.). E quanto devastanti sono i Running Wild?!
  4. Qui piove quasi ogni giorno. Sembra di essere in Scozia. Per fortuna quando c'è il sole fa caldo, altrimenti pianificherei di abbandonare questa pianura paludosa piena di zanzare carnivore. 
  5. Ultimamente mi è capitato di rivedere nello stesso giorno due mie nemesi. Per il significato della parola, vi rimando a "The Snatch" o a un vocabolario. Comunque, questi due soggetti (che non si conoscono) sono le mie nemesi musicali: mentre io possiedo solo CD capolavori, essi hanno più o meno la medesima quantità di album ma fanno tutti cagare. Peccato che siano veramente dei bravi ragazzi, dovrei prenderli a scarpate. Non per loro, ma per la quantità di giovani menti che potrebbero influenzare negativamente. 
  6. In collegamento con il numero 5, riprendo il quesito posto da Ganesh qualche anno fa: "Quali sono i gruppi (o solisti) che non hanno mai fatto una canzone bella?". Cerchiamo di restare in ambito rock (nel senso più ampio del termine, altrimenti mi tirate fuori qualche DJ di musica house e buonanotte). Io ho ben 5 gruppi italiani e uno americano: ITA - Bluvertigo, Subsonica, Verdena, Linea77 e Prozac+; USA - Deftones. All'attacco, signori miei...