mercoledì 30 agosto 2023

2022-'23 - Esami di Stato (PT 4, "Hasta la vista, baby")

Negli orali degli studenti nulla cambia mai e quindi sintetizzo:


afa, studenti eleganti, collegamenti arditi, nessuna crisi isterica, qualche buona prestazione, modalità d’esame che favorisce i retori, progetti per il futuro spesso sovrapponibili (ma questo Paese si svuoterà dei migliori, sappiatelo), l’inutilità del momento PCTO (a richiesta: chiarimenti su cosa sia), Educazione Civica un giorno capiremo il senso, destino della Nazione in mano a gente che potrebbe anche fare bene se solo riuscisse a lavorarci.


Resta la condizione del Commissario: spesso di mezz’età, tenuto a un abbigliamento dignitoso e quindi costretto alla canicola e al sudore, abituato per professione più a parlare che ad ascoltare. Inesorabile cala sul Commissario il desiderio di dormire. Più avanzano le esposizioni e più si sognano freschi guanciali, fino all’inevitabile abbiocco con sommessa russata (in particolare quando il trentaduesimo studente spiega nei dettagli la stessa esperienza PCTO dei precedenti trentuno).

Non potendo l’addormentato svegliarsi da solo (a meno di una poderosa russata in combo naso/laringe, ma ci riuscì solo Francis anni fa), che fare?


PROBLEM SOLVING. Sei un membro della Commissione e noti che un collega, seduto al tuo fianco, s’è addormentato. Russa. Come risolvi?

  1. Gli tiri una gomitata e lo svegli.
  2. Gli versi lentamente dell’acqua lungo la schiena.
  3. Cominci a tossire forte finché interrompi la sua pennichella.
  4. Fai finta di niente.
  5. Urli nell’orecchio del collega.


PUNTEGGIO.

  1. Prendi 2 punti. Soluzione grezza, il collega si sveglia urlando e scatta il Ricorso dello studente per avergli provocato un trauma. Coi soldi del ricorso il candidato se ne va in qualche paradiso fiscale a vivere di rendita e piccolo spaccio.
  2. Sono 4 punti. Soluzione più elegante, ma non elimina il rischio ricorso. Nel caso funzioni, comunque ti sei fatto un nemico e ogni voto da te proposto verrà contestato e rivisto al ribasso.
  3. Punti 3. Il collega si sveglia, ma la cagnara deconcentra lo studente, che fissa il Presidente, che vede il Ricorso e l’Ispettore. Hai fatto troppi danni. Devi rivedere la tua capacità di prevedere il futuro, svolgendo un corso da almeno 24 CFU.
  4. Eccoti 5 punti. Scelta conservativa, non si infrangono equilibri e la prova dello studente procede senza intoppi. Scongiurati Ricorsi e Ispettori. Il collega viene delicatamente svegliato durante le operazioni di discussione del voto per un’opinione sull’andamento del colloquio. Tace e acconsente. 
  5. Solo 1 punto. E’ anziano, fa l’infarto, tocca sostituirlo. Ti odiano: membri della Commissione, studenti, collega ospedalizzato, collega prelevato da Fuerteventura per la sostituzione, Dirigenza dell’Istituto per aver sottratto alla scuola una risorsa fondamentale (il collega dormiente faceva un sacco di supplenze, sempre dormendo). Non ti ama nessuno.


Voti assegnati, pacco verbali assemblato e firmato, griglie firmate, prove scritte corrette e firmate, schede personali compilate e firmate. Revisione firme. Aggiunta firme mancanti. Revisione. Ristampa verbali sbagliati e firmati nuovamente. Convocazione del collega di sorveglianza nella prova scritta, che si è dimenticato di firmare e viene di corsa con i surgelati che si sciolgono nella borsa della spesa, lasciando la scia come una lumaca. Revisione. Mancano delle firme. Non si capisce di chi, s’è firmato come i medici di base e non si riconoscono le grafie, quindi rifirmare tutti. Revisione. Pare vada tutto bene. Revisione. Conferma che tutto va bene. Verbale di revisione prodotto, stampato e firmato. 


Si proceda alla Cerimonia del Pacco: cartone, ceralacca, sigillo imperiale, spago con doppio nodo Windsor, inno del Ministero cantato a cappella dalla Commissione, bacio alla bandiera italiana e rompete le righe. 


Da domani e per qualche settimana, Chiosco Saigon in nota località balneare: scontrini questi sconosciuti, simpatia boccaccesca, POS rotto da maggio e lamentale sulla direttiva Bolkestein (2006/123/CE).


PRIMA PARTE

SECONDA PARTE

TERZA PARTE

lunedì 21 agosto 2023

2022-'23 - Esami di Stato (PT3 - Interludium)



“Shhh… Professore, venga qua…”.

“Dica, Presidente”.

“La vede quella studentessa là? Chiaramente agitata”.

“Plausibile. Due litri d’acqua in 60 minuti. Di solito durante l’anno va ai servizi ogni ora. Immagino senta una certa pressione interiore”.

“Non può andare ai servizi, è passata solo un’ora”.

“Credo lo sappia, per quello si contorce. Si aggraverà, comunque. Prepariamoci a una deroga”.

“Deroga, Professore!? Lei mi uccide… e se arriva l’Ispettore proprio mentre questa è ai servizi prima del tempo? Qua finiamo tutti al gabbio”.

“Premesso che non mi ci vedo processato per un’incontinenza, l’Ordinanza Sacra dice che per le emergenze è prevista la deroga”.

“Alla riunione dei Presidenti non si è fatta menzione, Professore. Tuttavia l’Ordinanza è sovrana, mi faccia vedere l’articolo e il comma”.

“Aspetti che rompo il sigillo imperiale e srotolo la pergamena… ecco, proprio sotto le punizioni corporali previste per chi usa troppi termini in lingue forestiere”.

“Va bene Professore. Se appuriamo l’emergenza, può andare in deroga”.

“E come appuriamo l’emergenza, Presidente?”.

“Non c’è scritto nell’Ordinanza e non se ne è parlato nella riunione. Mi lasci chiamare il Provveditorato…”.

 […blahblahblah….] 

“E’ discrezionale, Professore. Questo è un problema, perché nella Discrezionalità di annida l’Illecito e quindi il Ricorso. Guardi qua, mi basta dirlo e già mi viene la pelle d’oca”.

“Quindi?”.

“Dobbiamo trovare un metodo per valutare oggettivamente l’emergenza. Attenda qua, vado a chiedere agli altri Presidenti”.

 […blahblahblah….] 

“Professore, qua siamo al delirio. Ognuno fa a modo suo!”.

“Beh, è discrezionale…”.

“Quando saranno tutti alla sbarra questa discrezionalità la malediranno… Noi faremo così: cronometriamo il tempo che passa tra una contrazione e l’altra del richiedente deroga, se inferiore a tot può andare ai servizi”.

“Eccellente, il pericolo dell’Illecito e del Ricorso si allontana”.

“Non faccia l’ingenuo, Professore! Tutta la procedura va verbalizzata. Andiamo in calce a un verbale precedente? No, apriamone uno nuovo. Siamo al 32 o al 33?”.

“Siamo al 48, Presidente. Si ricorda che abbiamo verbalizzato anche le modalità di apertura delle buste con le tracce, i criteri di valutazione dell’abbigliamento, un paio di verbali per segnalare al Ministero le temperature e uno per dichiarare che il ventilatore cinese non ha legami diretti col governo della Repubblica Popolare?”.

“Giusto. Procediamo. Meglio abbondanti che deficienti”.

“Presidente, la studentessa chiede di andare in bagno in deroga. Che faccio, cronometro”?.

“Cronometri!”.

“E’ nei tempi previsti, può andare”.

“Non certo da sola, Professore. Nell’Ordinanza non si dice, ma alla riunioni sono stati chiari: studenti scortati ai servizi dai docenti, perquisizione preventiva del bagno e tempo limite per l’evacuazione. Se mi dà il tempo, posso citare anche un Regio Decreto che precisa meglio…”.

“Non credo ci sia il tempo, sta esplodendo. Chiamo una collaboratrice scolastica per scortarla…”.

“Lei non mi ascolta! La scorta va fatta dai docenti. Vada”.

“Caro Presidente, penso che la mia presenza in un bagno femminile potrebbe essere fuori luogo. Non è che si possa configurare l’Illecito?”.

“Dio non voglia! Ma non ci sono colleghe presenti ora. Quindi deve farlo lei. Proceda così: mandi una collaboratrice a far uscire tutti dal bagno femminile, entri con cautela e proceda all’ispezione, poi attenda fuori dalla porta che la studentessa svolga l’operazione, ricordando di sollecitarla per farla stare nei tempi. Poi tornate qua e lei mi stende un bel verbale dettagliato”.

“Alleghiamo anche un campione delle urine, Presidente?”

“Non mi prenda in giro. Certo che sì. Anzi, due: uno anche per l’Ispettore”.


PARTE 1: QUI

PARTE 2: QUA

sabato 19 agosto 2023

2022-'23 - Esami di Stato (PT 2)

 


Febbraio chiarì che all’esame sarebbe ricomparsa una categoria ormai data per estinta: la Seconda Prova.

Dilagò la disperazione, soprattutto tra gli studenti che davano per scontato che le materie d’indirizzo potessero essere trattate alla stregua di Religione. Partirono anche quelle petizioni online con cui 92 milioni di studenti chiedono al Ministero di alleggerire l’Esame perché (inserire motivazioni varie collegate alla pandemia), a cui il Ministero non risponde perché gli appelli vanno presentati su pergamena d’agnello e sigillo imperiale.

Insomma, prima e seconda prova da svolgere e bisogna mettere il bestiame in un’aula adeguata. Tanto ormai sono mesi che i ragazzi si sputazzano addosso in classe e non ci sono stati né contagi né gravidanze, quindi anche gli scritti si possono fare nelle medesime aule.

Maggio piovoso, avaro di frescure, ma prodigo di zanzare. Il vento africano di metà giugno bruciava la terra e rendeva le aule ottimi altiforni per la produzione di ghisa. 

Soluzione per ovviare a queste piccolezze: finestre chiuse (lasciando all’esterno calore e zanzare), luce accesa e ventilatori acquistati in offerta a 15.76 yuan su Taobao.

Il decoro impone poi agli studenti di evitare ciabatte, canotta e culotte, privilegiando invece un comodo outfit da lavoro che per i maschietti vira su camicia e pantaloni (va bene sempre, dai matrimoni all’aperitivo punitivo), mentre le signorine vanno un po’ più in difficoltà vista la scarse abitudine al tailleur. Nulla di particolarmente scandaloso da segnalare, purtroppo.

Riepiloghiamo: temperature africane, aule chiuse, miniventilatori, studenti abbigliati come broker di Lombard Street. E una seconda prova di 6 ore che richiede giusto un po’ di sforzo in più rispetto al postare su Instagram le proprie chiappe con citazioni di padre Kolbe.

Potrebbe anche essere che qualcuno, non recependo il divieto di andare in bagno prima di tot ore e sottovalutando la capienza della propria vescica, si sia portato una borraccia da 2 litri di tè verde. Perché è vero che stimola il sistema nervoso centrale senza creare i danni della codeina, ma è pure un formidabile diuretico che fa ripiegare su di sé ogni studente fino all’inevitabile resa della  suddetta vescica. 

Vero altresì che rinunciare ad assumere liquidi avrebbe condotto a un collasso difficilmente gestibile e avrebbe rischiato di madre la Commissione alla prova suppletiva. La Prova Suppletiva è uno degli incubi di ogni Commissario, insieme all’Ispettore, il Ricorso e i Verbali da Rifare. Ma insomma, si sarebbe andati di flebo e via fino alla sesta ora…


Qualche dato per chiudere.

Temperatura e umidità: 32-33 gradi e 98%

Zanzare: due, ma immortali e assetate come un vecio alla sagra

Ventilatori: 1, funzionante fino alla fine (buon lavoro Mu Chen, hai fatto grande la Repubblica Popolare Cinese)

Collassi: 0 (un grande risultato per la nostra Meglio Gioventù)

Sudore: a fiumi

Lucidità mentale: in calo progressivo dalla terza ora in poi, studenti visti vagare senza fissa dimora nel pomeriggio.


Pronti per la parte 3, interludio scottante…


PARTE 1: QUI


giovedì 17 agosto 2023

2022-'23 - Esami di Stato (PT 1)


Febbraio chiarì che all’esame sarebbe ricomparsa una categoria ormai data per estinta: il Commissario Esterno (da ora in poi lo chiameremo l’Esterno, rievocando con tale definizione mitologie lovecraftiane in certi casi assolutamente pertinenti al profilo dei docenti) 

Avvistato per l’ultima volta nel 2019, l’Esterno era sparito dal 2019 causa pandemia e nei successivi tre anni il suo ricordo si era fatto sempre più sbiadito.

E sì che tutti i docenti, prima o poi, potevano mutarsi in un Esterno. Tutti eccetto quelli di Filosofia, tipica materia da Interni perché evidentemente al Ministero concordano con un mio vecchio Preside che mi disse “Tanto quello che dicono gli studenti in Filosofia lo capiscono solo i docenti di Filosofia”. Avendo sempre ricoperto il ruolo di Commissario interno, gli Esterni sono stati oggetto di osservazione accurata, quindi butto lì una parziale serie di categorie di Esterni che ho avuto il piacere di ammirare.


AVVISO. 

Elenco senza pretese di esaustività e senza implicazioni morali. Questi sono alcuni, non tutti. Se al lettore vengono in mente altri modelli, accetto consigli. Se qualcuno si sente chiamato in causa, o lo è o non lo è. Io mi riconosco in almeno due categorie, non necessariamente tra quelle elencate.


  • Gente normale. La maggior parte, di cui null’altro c’è da dire.
  • Bravi maestri. Ce ne sono tanti da cui imparare, sempre preparati e giudiziosi: grazie di esistere, ma passiamo oltre.
  • Cattivi maestri. Si impara cosa non fare, quindi hanno anche loro una funzione. Rufus ignorava la sua materia e mi ha insegnato che devo studiare sempre, Benny non faceva mai finire le frasi agli studenti e poi si lamentava che non sapevano costruire un discorso, Layla giochicchiava col telefono e poi sparava valutazioni a caso, Brandon si lamentava di tutto ma non proponeva mai una soluzione…
  • Megaloman (-woman). Niente relazione con il supereroe, si tratta di un soggetto megalomane. Non è dato sapere se lo sia anche nella sua normale attività di docenza, ma essere investito del “potere” di giudizio sugli studenti dei colleghi genera nel soggetto delle mania di grandezza che solo una Commissione equilibrata può smorzare. Bernard, per fronteggiare il megalomane Roy, proponeva sempre voti altissimi che Roy prontamente abbassava: ne risultavano sia una valutazione equa sia una soddisfazione quasi erotica di Roy che aveva imposto la sua indomabile volontà.
  • “Ipsa itaque ignorantia summa ac vera est sapientia” (Giovanni Scoto Eriugena). In sostanza, “la più alta saggezza è la vera ignoranza”. Ma Margaret, che in termini di spessore e intelligenza equivaleva a Fritz delle Sturmtruppen, credeva di sapere non solo della sua disciplina, ma anche delle discipline altrui e proponeva agli studenti arditi collegamenti che, pronunciati in classe, avrebbero garantito la retrocessione alla Primaria. Se Margaret fosse stata conscia del suo livello, probabilmente sarebbe stata zitta, ma era sciagurata e parlava. Tale categoria si disinnesca non valutando ciò che dice, ma senza farglielo capire, che tanto è impegnata a farsi i complimenti da sola per i collegamenti.
  • Il Matto. Non l’arcano maggiore dei tarocchi (che pur podrebbe rappresentare un categoria), ma il docente spinto da impulsi irrazionali. Non stupisca che esistano matti tra i docenti, quando essi sono ovunque nella società e la scuola è spesso in piccolo ciò che la società è in grande. La gestione del matto è pura improvvisazione, giacché egli stesso è imprevedibile. O sei Spud, che era il matto più geniale di tutti e infatti è stato inghiottito da un vortice spazio-temporale, oppure ti rassegni a lasciarlo fare e abbozzare a ogni delirio. Clement non fu arginato da un luminare della psichiatria, ma da Edda che gli portava ogni mattina una pastina e lui la fissa per ore senza mangiarla (la pastina, non Edda).
  • Savonarola (vedi anche “Il Contestatore”). L’hanno obbligato a fare l’Esterno. Ma sarebbe polemico anche se fosse Interno. Savonarola detesta l’Esame di Stato: ha mille motivazioni (non ripercorro, se non dietro esplicita richiesta del lettore), comunque lui là a correggere prove e ascoltare colloqui non ci vuole stare. E sbuffa, ribolle, digrigna i denti per ogni dilazione del tempo previsto. Arriva anche a non chiedere nulla della sua disciplina per far prima. Si alza e guarda fuori dalla finestra, sognando mari e monti, o la spesa al centro commerciale, o la partita a carte sotto la frasca. Propone voti altissimi per fare prima, ma non li difende dalla controproposte perché teme la palude della discussione. Alla fine delle operazioni scappa a lunghe falcate, per una breve soddisfazione pomeridiana che conduce alla rinnovata e circolare irritazione mattutina. Raramente c’è più di un Savonarola per commissione, l’algoritmo vorrebbe evitare collassi entropici.
  • Quisling. Traditore destinato nell’aldilà ad avere il cranio sgranocchiato da Lucifero, Quisling annota silenzioso l’andamento dell’esame nella speranza di rilevare delle violazioni del protocollo. E poi chiama il Provveditorato. Che convoca il Presidente di Commissione e lo crocifigge. Ma la denuncia è anonima e non sapremo mai chi dei Commissari sia Quisling. Ben più di uno psichiatra sostiene che Quisling esista solo nella mente dei Presidenti di Commissione più pavidi: io non ne ho mai incontrato uno, il che non esclude l’esistenza né il fatto che possa essere io.


Parte 2 in arrivo!