Nell’anno 965 il collerico Imperatore di Bisanzio Niceforo II Foca insultò gli ambasciatori bulgari in visita chiamandoli “barbari ricoperti di pellicce puzzolenti”. Nella mente di Niceforo, quella era l’immagine del terribile Krum.
Khan dei Bulgari (803-814), fu nemico per l’Impero bizantino. Uno di quegli avversari che ti sogni di notte…
Appena salito al trono, Krum, guerriero pagano di inaudita violenza, passò qualche anno a consolidare il suo potere. Mozzando teste a destra e a manca, eliminò qualunque opposizione.
Raggiunta la stabilità interna con simili raffinate tecniche, rivolse lo sguardo verso sud, ove sorgeva l’Impero bizantino. Assetato in egual misura di guerre e ricchezze, nell’809 si lanciò contro le fortezze imperiali lungo i confini e le devastò. Non trascurò ovviamente di assaltare e saccheggiare Serdica, uno dei principali centri della zona. La guarnigione venne passata a fil di lama e pare che anche la popolazione della città dovette subire le moleste attenzioni del sovrano.
L’Imperatore dell’epoca, Niceforo I (802-811), sapeva che se avesse lasciato via libera a Krum, presto se lo sarebbe trovato alle porte della capitale. Partì dunque con un esercito e penetrò in profondità nel territorio bulgaro, quasi senza incontrare resistenza: Krum se l’era data a gambe… era un barbaro, non uno sprovveduto! Niceforo devastò la capitale bulgara, poi tornò a Costantinopoli gonfiando il petto per quella prova di forza (bella fatica, aveva incontrato praticamente solo pecore!!!).
Appena l’ultimo soldato imperiale ebbe varcato il confine per tornare a casa, Krum ritornò nelle sue terre scagliando insulti verso i Bizantini e minacciando terribili rappresagli. Per tenersi in allenamento, continuò a decapitare senza distinguere tra oppositori e gente che passava di lì per caso.
Per due anni Niceforo I preparò la spedizione verso la Bulgaria. Voleva liberarsi di Krum e delle sue scorrerie una volta per tutte, quindi mise in campo un imponente esercito. Nel maggio dell’811 l’esercito imperiale varcò i confini e assaltò Pliska. Guarnigione e popolazione vennero massacrate, comprese le donne e i bambini. Povera gente… già Krum non aveva problemi a spargere il sangue della sua gente, ma se ci si metteva anche il “magnanimo” Imperatore cristiano…
Il khan se ne stava tra le montagne ad assistere alla carneficina. L’ira lo sconvolgeva e dalle vette scagliava insulti contro i Bizantini. Ma di nascosto inviava profferte di pace, che Niceforo si permetteva di rispedire al mittente.
L’Imperatore decise anzi di farla finita e condusse il suo esercito tra le montagne per farla finita con Krum. Ma cadde in una trappola. Venne bloccato con tutte le sue truppe all’interno di una gola. I Bulgari attaccarono con armi da lancio, provocarono frane, poi si scagliarono alla carica già dai fianchi della montagna sui Greci in fuga. Fu un massacro e una vittoria esaltante per Krum.
Nicerofo venne gravemente ferito. I Bulgari lo catturarono e lo portarono a Krum. Questi lo torturò, lo decapitò™ e lo impalò davanti alla sua tenda. Poi fece scarnificare il cranio, lo fece rivestire d’argento ed ebbe la cortesia di utilizzarlo come boccale preferito.
BARBARICO
1 commento:
Mi fa una certa impressione leggere quest'avvenimento,dai contorni così cruenti,non c'è che dire che Niceforo I oltre a perdere la guerra perse anche la faccia.Ma se ti appassionano episodi storici macabri ti consiglio di andarti a vedere il trattamento che riservò al povero esercito bulgaro Basilio II,che dopo questa guerra venne ribattezzato Bulgaroctono..ma non ti voglio levare la sorpresa,ciao
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