Avendo un patrimonio genetico che mi obbliga a svegliarmi alle 8 del mattino anche nel mio giorno libero (1 ora di sonno in più del solito), non arriverò a 90 anni. Quindi vale la pena darsi da fare e compiere il maggior numero di vaccate possibili finché le ginocchia tengono. GC alla mia età era già morto e risorto, io non ho garanzie estreme per la seconda fase (a meno che non intervenga una raccomandazione da parte del Sultano) e quindi devo rimediare con molte esperienze risibili. Per esempio...
Venerdì. Scuola al mattino, ma questo non stupisce più nessuno a parte me stesso. Pomeriggio con correzione compiti di inaudita & intollerabile cafoneria. Passaggio in palestra per questioni etiche. 50 km in moto verso San Stino di Livenza (VE, zone paludose, nebbia, bruscandoli e disagio sociale). Musical “Sacro & Profano”, perché canta la V e io servo in due ruoli: Gesù (pare essersi manifestata recentemente una lieve somiglianza tra i due, sarà che abbiamo in Padre in comune) e bassa manovalanza (compito complesso: A. spingere la moto in mezzo al palco; B. togliere la moto dal palco). Rientro con 50 km di moto alle ore 1,30 di notte: nel parcheggio dell'Ipercoop vedo dischi volanti, a San Donà evito un SUV che vuole farmi la pelle perché sono targato sbagliato, le pattuglie della Treviso Mare sono troppo occupate a giocare a calcio con le lattine, Treviso dorme e si crogiola nella sua beata ignavia.
Sabato. Scuola al mattino, perché sono avido come Cuordipietra Famedoro. Pausa pranzo di 18 secondi netti e fuga precipitosa a Oderzo dove la squadra si gioca l'imbattibilità nel campionato: imbattibilità mantenuta, primo posto nel girone, Campioni del NordEst. Birra (x3), panino con salsiccia e cipolla, panino con pancetta e cipolla, grappa dell'ignoranza, torta. Rientro in campo base: cena con pasta & fasioi, 118 secondi di riposo. Accensione moto e partenza verso “festa di laurea di Manu”, che dopo 36 anni di permanenza a Filosofia viene cacciato dalla facoltà con una laurea e la possibilità di proseguire la carriera nel campo della produzione di birra. Per la festa possono parlare i consumi: 100 litri di birra, un migliaio di panini con la porchetta, tramezzini vari (durati 11 minuti scarsi), dolci rumeni, qualche bibita analcolica per ridere. Rientro ore ignote. Avvistati licantropi e scimmie bonobo.
Domenica. Risveglio ore incomprensibili, colazione random e correzione dei temi per scovare il nuovo Dante Alighieri. Viaggio periglioso verso la casa materna per farsi prendere per il culo dalla genitrice che venerdì mi ha visto vestito da Gesù. Per strada incontriamo gli alpini che bloccano le strade per la Maratona di Treviso: la V manifesta il desiderio di fermarsi a far festa con gli alpini e debbo stigmatizzare il suo scarso senso della famiglia. Pranzo valido e scherni in abbondanza. Trasferimento nella futura dimora per decidere quali mura abbattere in modo da avere la porcilaia in salotto. Desiderio di dormire per 26 ore, che viene abbandonato con la proposta di recarsi alla Sagra del Colesterolo a Quinto di Treviso: band blues col debito in inglese, la Proloco più disorganizzata del NordEst, molta gioventù balcanica, crostini padani e vigili urbani in stato di ebbrezza. Rientro a ore vaghe, tanto ormai c'è il sole fino a mezzanotte e tra due giorni si va in giro in costume da bagno.
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