La priorità stabilita dalla mia coscienza era distruggere un libro. Mi sono reso conto che non è facile. Leggere occupa molto tempo e quindi resto lontano dai libri che mi danno la sensazione di provocare lebbra. Ne risulta che leggo libri gradevoli, almeno nel 90% dei casi (stando lontano da scrittori italiani stile “Premio Strega” e da classici che ho fortunatamente già letto o evitato accuratamente). Quindi le recensioni-stroncatura me le riservo per i CD, che tanto in 1 ora si capisce se hai a che fare con una cialtronata.
Ovviamente ho finito il romanzo di Eco e l'inchiesta sul black metal, più altra roba sparsa e senza un filo logico, ed ecco qualche impressione.
UMBERTO ECO, “Il cimitero di Praga”. Bello bello, da prendere senza indugio adesso che è in economica: in effetti me l'hanno regalato, per quello ho letto la versione da schei. Sarcasticamente anti-complottista, una versione politica del “Pendolo di Foucault” (che invece viaggia sul versante esoterico). In più ci sono le ricette regionali, i mazziniani, qualche seduta spiritica, i bombaroli e Napoleone III. Ambientato in un periodo storico che coincide col Risorgimento italiano, solo che le vicende si svolgono a Parigi e quindi nei nostri programmi scolastici semplicemente le ignoriamo (non che il Risorgimento italiano sia molto gettonato nei programmi scolastici esteri...). Resta l'impressione che Eco sia un bel furbastro nella scelta delle tematiche, ma la cosa non mi tocca per nulla: è bravo a scrivere, la trama è avvincente (se escludiamo la non-conclusione), mal che vada si può riciclare come ricettario.
“Lords of Chaos” di Michael Moynihan e Didrik Soderlind. L'inchiesta definitiva sul black metal si presenta con stile giornalistico, ma, volendo spiegare il perché e il percome degli eventi, salta fuori una badilata di sociologia spicciola buona per i consigli di classe alle superiori. Per aumentare poi i kg del libro, eccovi qualche appendice casuale su nazismo, esoterismo, odinismo, trekking nel Telemark e reportage su una banda di piromani americani che non c'entrano nulla col black metal ma forse Satana c'entra. Certo, per chi non sa nulla sulle vicende di inizio anni '90 in Norvegia, questo è un avvincente compendio. Ci sono poi le interviste a molti esponenti della scena e la conclusione è che all'inizio erano tutti ragazzetti idioti alla ricerca di notorietà, poi alcuni si sono fatti furbi, altri l'hanno buttata sul ridere e altri ancora ci credono (questi denotano il QI più basso, spesso sono in stato confusionale e comunque è facile trovarli nelle patrie galere scandinave o nei centri di recupero). Comunque, la macchina del business si è presa il black metal, Satana vende più merchandising del papa e quindi la missione di indemoniare il mondo sembra che sia stata raggiunta. Ci hanno rimesso quelli col QI basso, ma che ci volete fare? Non vi hanno insegnato niente a catechismo sugli affari col Caprone?
IRVINE WELSH, “Il lercio”. È quello che ha scritto “Trainspotting”, da cui hanno tratto un film che ha reso grande Ewan McGregor e in egual misura ha infamato la Scozia e i suoi abitanti. Il presente romanzo mantiene la stessa ambientazione presentando un ufficiale di polizia scozzese che prende troppe bustarelle, beve troppa birra, mangia troppi panini col curry e la salsiccia e molesta ogni donna che gli passa vicino, usando stratagemmi di una genialità unica. Per sapere quali, compratevi il libro, che tanto lo vedo in sconto 25-50% da anni nelle librerie. La Scozia ancora una volta non ci fa una grande figura, ma chi se ne importa? Per una volta che l'Italia se la cava... leggere senza indugio, come tante altre cose scritte da Irvine: questo infame sa scrivere. Purtroppo le traduzioni sono quello che sono, ma capisco sia dura rendere lo slang di Glasgow (es., come si fa a tradurre in altre lingue il napoletano mantenendo le sfumature?). Molta birra, molto calcio (il rugby pare sia considerato uno sport da gay perché non ci si picchia sugli spalti), droga, cibi improbabili, sesso promiscuo di ogni genere, corruzione, scarsissima igiene. Go for it.
5 commenti:
Come mai non è possibile commentare?
L'impressione è che sti libri non mi servano. Sei un po' troppo completista in ambito letterario !!! :)))
... quello sul black potrebbe anche servirmi, ma Tsunami = Frontiers, per me.
Chissà se quell'anonimo ero io ??? Non mi ci riconosco. Ora scelgo una identità.
Anonimo sono io
Bene, ora mi sento più sereno. Ho temuto di essere un anonimo perduto. Ora mi sento ritrovato.
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