2002. In bici mi
incarto da solo e mi rompo un braccio: è il giugno più caldo nella
storia dell'umanità e soffro col gesso un paio di settimane, in più
non posso guidare per tutta l'estate. Ne approfitto per laurearmi
nuovamente, che detta così sembra una baggianata e forse lo è
davvero. Ricevo l'incarico di produrre un libro e gestisco talmente
male l'operazione che il volume esce a mia insaputa, ma almeno ho un
posto nella storia della cultura. Sono diventato 25enne e quindi
smetto di compiere gli anni.
2003. Blind Guardian Open
Air a Coburg (Germania) è il primo festival all'estero: poter
mangiare tutto il kebab che voglio giorno e notte è un segno di
civiltà superiore. Acquisto la moto, più per fare il personaggio
che per la sua utilità, ma alla fine risulta essere più utile che
altro: da allora la uso sempre, ma come se fosse una bici. Mi iscrivo
in una nuova palestra da pezzenti e mi dimentico regolarmente di
rinnovare l'abbonamento, finchè accumulo 46 mesi di ritardi... ci
vado ancora, ma entro ed esco dalla finestra del bagno. Scopro pure
che l'alimentazione è fondamentale, più dei pesi stessi, cosa che
comunque mi dimentico ogni volta che vado all'estero. E quindi sono
un adulto, visto che in vacanza penso prima di tutto a mangiare e la
festa passa in secondo piano.
2004. Viaggio in moto a
gennaio da Treviso a Pordenone vestito come Lorenzo Lamas: mi congelo
in modo umiliante, perdo le orecchie e da allora uso delle protesi di
marzapane. In estate vado a Wacken senza biglietto, senza sapere bene
la strada (unica certezza: “E' vicino ad Amburgo”), senza nemmeno
una mappa della Germania (figurati il navigatore): arrivo dopo 13 ore
di viaggio in piena notte, compro biglietto, pianto la tenda, dormo
0.5 ore, vivo la più grande Esperienza Metallara della storia. Ma,
in preda al superomismo metallico, quell'estate mi ero fatto anche il
Gods of Metal (Bologna, nubifragio biblico che trasforma l'arena in
una palude, Judas Priest immani che fanno il fermo immagine e Twisted
Sister che piazzano uno degli show più strappamutande della storia)
e il Bang Your Head in Germania (mangio cose inenarrabili, piango a
dirotto con Magnum e Gotthard e Queensyche che suonano tutto
“Mindcrime”, mi ammazzo con Iced Earth e Doomsword, Sebastian
Bach con la peggior backing band della sua carriera). In mezzo, primo
volo in moto cercando di schivare un dromedario nella campagna di
Sinistra Piave: nessun danno per me, qualcuno alla moto, orgoglio
ferito e roccherolle. Dopo, festa glam su un barcone abusivissimo
nella laguna veneta, costretto a navigare a fari spenti per sfuggire
alla finanza.
Oh, faccio pure un Master in Marketing
e Comunicazione.
2005. Soliti 150
concerti, tra famosi e pezzenti. Soliti 300 CD e passa, pentendomi
come un coccodrillo. Mi ricordo il Gods a Bologna con Motley Crue
headliner, ci vado con una marea di tossici inaffidabili che
svaniscono appena arrivati, ricompaiono durante i Crue e spariscono
di nuovo per rubare accendini: alcuni li scovo e li getto nel
bagagliaio, altri sono rimasti a Bologna. Poi di nuovo Wacken,
stavolta pioggia per un mese di seguito e temperature infami, fango
fino alle ginocchia e tedeschi ubriachi: vittoria su tutta la linea.
Per fortuna stavolta ci sono compagni di viaggio organizzati come
neanche le gite dell'INPS. Ora ricordo... lavoro... stage gratuito da
sfruttamento negriero in azienda che organizza eventi, zero
possibilità di assunzione, parecchia bassa manovalanza, apprendo
insulti in mestrino e guadagno una grigliata un mese dopo la scadenza
del contratto (penso fosse la loro versione di “rimborso spese”).
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