...o meglio...
Sabato
14 luglio - prima parte
In
quanto poser borghese da salotti buoni, mi permetto di perdermi i
Sister (già visti, sono dei poveracci), i Lanfear (ti pare che mi
metto ad ascoltare prog di prima mattina?) e i Warbringer (arrivo che
suonano le ultime due, vado a fare shopping e mi dimentico che
esistono).
Il
clima è migliorato rispetto al giorno prima, il sole scalda e verso
mezzogiorno è obbligatorio mettersi in mutande (evitando zone
d'ombra, dove la temperatura scende di 20°): sarà che oggi non ci
sono menagrami come i Venom o i The Devil's Blood a causare
nubifragi.
Segnalati
tedeschi svenuti sull'asfalto già dalle prime ore del mattino,
sospetto che li mettano là come decorazione prima dell'apertura
cancelli.
BREAKER.
Non
esistesse la Germania, i Breaker avrebbero passato l'estate presso
qualche lago del Michigan, come loro abitudine quando staccano dalla
fabbrica. Da queste parti vanno matti per quelle band che hanno fatto
un album negli anni '80 e poi sono sparite: i Breaker infatti hanno
fatto poco di più e saltano fuori da qualche annetto per tour
amarcord. Arzilli, ma pensionati. Cantante peggio vestito del
festival (scarpe inglesi, jeans scuri, maglietta trucida, gilet di
raso, capelli da assicuratore).
TANKARD.
Dedicare
la propria carriera musicale alla celebrazione della birra (con
qualche incursione in altri selezionati alcolici) risulta credibile
solo in Germania. Sta di fatto che, dopo 30 anni di show nelle
birrerie di tutto il mondo, pochi dal vivo spaccano come i Tankard.
Il cantante Gerre è la rockstar più idiota del pianeta e il
tripudio finale con una ventina di obesone teutoniche sul palco a
ballare fuori tempo è valso la pausa che mi sono preso dal cibo e
dalla birra. Di gran lunga la band col maggior numero di fans
disadattati.
AXXIS.
Tra
le band più simpatiche del Festival, con strumentisti variopinti
(tastierista Branduardi, chitarrista minorenne, sezione ritmica che
come al solito nessuno guarda) e con il cantante Bernhard Weiss che
canta da paura e si muove come non avete mai visto nessuno muoversi
(praticamente un'ora di “danza delle scuse” del Dr. Zoidberg).
Poi la trovata di far salire sul palco il bimbo Justin, 6 anni con
parrucca a-la Cinderella e chitarrone di gomma: il pubblico è
impazzito per questo mini-motivatore, ha consumato ancora più birra
e ha urlato a caso tutti i cori degli Axxis. Buona
musica-spettacolo-bambini-pause birra-cori = ricetta per il successo.
PRIMAL
FEAR.
Dei
Primal Fear non impressiona la musica (Judas Priest + Accept +
Metallone Tedesco Standard, devo dire che apprezzo da anni), ma la
forma fisica di Ralph Scheepers, che a 47 anni è grosso e tirato a
palla. Visto che non è il caso di avviare il discorso
“bodybuilding”, aggiungo che la sua prestazione è al top e che
fa agilmente le scarpe a quasi tutti gli altri cantanti in giro:
peccato che, causa fisico tiratissimo e scolpito, non possa essere un
sex symbol in queste lande dove la panza regna sovrana.
PRIMORDIAL.
Nulla
contro di loro (sono irlandesi, pittati, trucidini, forse anche
interessanti), ma sono rimasto un'oretta a prendere il sole. Però ho
capito che un irlandese con birra tedesca in corpo non parla lingue
comprensibili a me.
Pausa
gastronomica. Tra le varie prelibatezze, decido di dedicarmi al
pesce: il chioschetto vende panini con pescione crudo e contorno di
cipolla, di certo il meglio per chi cerca l'amore al Bang Your Head.
Avendo io già trovato l'amore, dirotto su panino con backfisch
(trancio di pesce a caso) fritto e rifritto con salsa all'aglio.
Goduria per 3 minuti, poi necessarie 3 birre per mandarlo già e 3
giorni per la digestione completa.
NOTA.
Col termine “backfisch” in tedesco si indica anche “ragazza
adolescente”: potrei aver sperimentato il cannibalismo, a quanto ne
so.
Nessun commento:
Posta un commento