JETTBLACK + ROXIN' PALACE
23 marzo 2013
Interstate Studio 270,
Tricesimo (UD)
Siamo i Jettblack: new
sensation dell'Hard Rock, abbiamo prodotto due album clamore, almeno
3 su 4 di noi non sono brutti pur essendo inglesi, dal vivo sappiamo
fare uno show incendiario... arriviamo in Italia per un tour di tre
date e il sabato sera ci piazzano in un locale veramente ganzo con
suoni da paura... biglietto popolarissimo anti-crisi a 5 euro perché
ormai gli italiani sono tutti pezzentoni...
MA
l'Interstate Studio 270 è
a Tricesimo (sperduta provincia friulana) ed è talmente nascosto che
senza l'ausilio di indigeni locali è impossibile da trovare
(quartiere residenziale, strada laterale di una strada laterale, zero
insegne... neanche la Carboneria curava così la segretezza)
E
il signore Iddio, nella
sua imperscrutabile volontà, ha voluto rendere l'impresa ancora più
epica mandando su tutta Italia (ma a Tricesimo con particolare
perfidia) una tempesta da Mare del Nord, una di quelle cose che
mandavano Schelling in onanismo romantico
QUINDI
35 paganti, ma talmente
motivati e disperati che i Jettblack hanno abbondantemente spaccato
col merchandising. Tutti han comprato qualcosa, mentre il promoter ha
lanciato a destra e a manca le spillette della band (reperto
preziosissimo, visto che i Jettblack non credo avranno voglia di fare
un altro tour italiano nei bar davanti a 30 persone) e la band stessa
ha acconsentito a farsi fotografare insieme ai rocker più
impresentabili della zona.
Le Bandz.
ROXXIN' PALACE. Nuova
band di alcune canaglie della scena Rock/Metal locale, gente che si
vede sempre ai concerti e che non si risparmia MAI nei tentativi di
rimorchio selvaggio e mirato (con l'età si punta alla qualità).
Prestazione da posers navigati, attitudine-Budokan (“suonare come
se avessi davanti 14mila giapponesi esagitati”), riff cromati e
cori virili. Canzoni non sempre perfette, ma quando azzeccano il
ritornello... Cantante giovane e già in sospetto di SERT, ma bravo
bravo: certo, look rivedibile (il cappotto da stalker va abolito) e
movimenti sul palco piuttosto impacciati (obbligatorie svariate
giornate davanti allo specchio per provare le mossette), ma risolti
questi avremo un frontman. Ora servirebbe un tour di 50 date nelle
bocciofile del Vecchio Continente, e almeno un arresto a qualche
frontiera.
JETTBLACK. Solo per il
look, vincono già durante l'intro. Cantante/chitarrista ricciolone
strillone guitar-hero, cantante/chitarrista adolescente con dentatura
perfetta e sguardo strappamutande, bassista punk londinese fuori
contesto totale e 3 note suonate in tutto lo show ma leader nelle
smorfie, batterista tatuato in fretta giusto giusto per il tour
italiano. Ma che volete di più?! Le canzoni? Perfette. Lo show?
Altissimo voltaggio. I suoni? Eccelsi (me se ti preoccupi di suoni ed
esecuzione in un concerto così selvatico, sei una merda). Alla fine
hanno anche firmato le tette a una ragazza... cose che neanche nel
1985... e poi sono inglesi, gli dai da mangiare qualche porcata
italiana (tanto son abituati a ingerire fango) e gli fai vedere
qualche donna locale (visti i goblin femmina che vivono nella perfida
Albione) e loro vanno fuori con le carte. Altro che musei e
monumenti, puntiamo tutto su cibo&donne e siamo belli che fuori
dalla crisi. Vista l'affluenza, sicuro che i Jettblack in Italia ci
torneranno solo da turisti.
Vittoria, ennesima
vittoria del Rock. Anzi, stavolta anche meglio perché chi c'era avrà
una storia leggendaria da raccontare e chi non c'era, come sempre,
invecchierà triste.
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