12 Luglio 2013
Zero intrattenimento per
questa prima parte del report. Solo musica di band dimenticate da
Dio, ma che per almeno 50 minuti possono sognare di essere ciò che
vorrebbero.
WANTED INC.
Suonano per primi davanti
a 12 persone e io ero impegnato a esaminare l'offerta gastonomica
degli stand. Ubi maior...
ARTILLERY.
A parte il cantante
chiomato e pure discreto a cantar, gli altri tre non si possono
vedere. I due chitarristi sono vecchi come la brillantina per capelli
(che non usano in quanto calvi) e hanno le braghe della tuta, il
bassista è il tipico danese da campeggio jesolano e il batterista
non l'ho guardato perché temevo altre braghe della tuta. Concerto
ganzetto, comunque, perché le band di ottantenni non sbagliano mai.
CRAZY LIXX.
Su disco sono splendidi,
dal vivo non sbagliano niente... cosa c'è che li castra? Il fatto
che senza cori sembrano una band come tante e che il cantante è
sempre sufficiente ma mai eccezionale. Nuovo bassista minorenne
fresco d'esame di maturità, solista poser 100% con stivale a punta e
più capelli di quanti ne meriterebbe. Pubblico in estasi, ma solo le
prime 3-4 file, perché gli altri tedeschi sono ancora a spasso a
decidere se bere birra o birra. Erroraccio del cantante, che si mette
gli spandex, ma si dimentica il calzino arrotolato nel pacco, così
sembra essere asessuato come un cherubino (si è mai vista una
Rockstar asessuata? Dai...).
DREAM EVIL.
Gravissimo il look dei
DE, con due impiegati delle ferrovie alla chitarra e un cameriere
cinese al basso. Capelli lunghi: zero. Il cantante sembra il gemello
incidentato dell'attore che fa Spartacus (il secondo, quello
espressivo come un dolmen) e spara urla da sirena del cantiere. I
pezzi mi piacciono, ma la band è piatta e, fa male dirlo, quasi
dopolavoristica: danno l'idea di trovarsi solo per far dischi e nel
tempo libero ognuno va a pescare salmoni per conto suo.
H.E.A.T
Prova brillantemente
superata, nonostante i timori per l'improvvisa defezione del
chitarrista Dave. Arrangiamenti di tastiera a profusione, una sola
chitarra e poi via di spettacolo. Erik, il cantante, ha speso qualche
mese davanti allo specchio in camera sua per provare le mosse da
rockstar e qualcosa di buono ha combinato, ma soprattutto ha retto
alla grande con la voce. I pezzi da live show ce li hanno tutti,
coraggiosissimi poi a fare una “Downtown” che è puro Eighties
AOR (e in un festival Metal è un azzardo). Convincono tutti, anche
se le prime file di ragazzette adoranti forse non c'era bisogno di
convincerle. Nel post-show facilmente reperibili in mezzo al pubblico
per fare festa, foto, autografi e simulare peti (a parte il
batterista che, dicono i maligni, ha preferito la compagnia femminile
all'abbraccio di sudati Metallari bavaresi).
MASTERPLAN.
Quanto mi piaceva il
primo disco. Qualcuno deve averlo detto ai Masterplan, che lo
saccheggiano eseguendo parecchi pezzi. Il nuovo cantante ce la fa,
gli strumentisti ce la fanno, il pubblico ce la fa perché siamo in
Germania e se non ce la fai te ne stai dignitosamente nelle retrovie
a bere. Tutto ok, però è una band che non mi interessa più, che
seguo da 1 km di distanza mentre osservo la fauna locale e mi rendo
conto che già a quest'ora qualcuno è collassato.
ENTOMBED.
Band che, nel mio mondo
musicale, esiste da sempre: non so più quanti album hanno fatto, non
si sono mai sciolti, han suonato sempre e ovunque, li avrò beccati
3-4 volte in festival a caso e rivederli fa sempre piacere. Un po'
più calvi, un po' più panzoni, sempre tra l'incazzato e il
divertito. Penso che il cantante si sia lamentato che i panini
all'aringa cruda serviti al festival non sono paragonabili a quelli
svedesi. Immediatamente ho abbandonato lo show per mangiare il
panino, poi mi son ricordato che non sono mai stato in Svezia per
fare confronti e all'Ikea l'aringa cruda non ce l'hanno, quindi
missione intelocutoria (ma almeno ho mangiato).
PRETTY MAIDS.
I due membri storici sono
presi sempre peggio ogni volta che li vedo. Ronnie Atkins ormai ha
più rughe di nonno Simpson, Ken Hammer invece ha la circonferenza di
Winchester e la faccia come un pallone da basket. Ma che splendido
concerto anche stavolta! A maggior ragione, visto che si permettono
di ignorare bellamente il capolavoro “Jump the Gun” per
concentrarsi sui primissimi album e qualcosa della nuova produzione.
Poco male, si vede che sono amatissimi e il tedesco, ormai è chiaro,
non vuole sorprese: vuole la sua birra, la sua “Back to Back”, il
suo headbanging e un posto qualunque per svenire.
STRATOVARIUS.
Begli anni, quelli degli
Stratovarius al top. Bei dischi, produzioni esagerate, metrica delle
linee vocali in stile 883. Peccato per tutto quello che è successo
dopo: ora sono una band ok, ricostruita in maniera decente, molto
professionale e (dicono) con un buon ultimo album, ma certe band devi
lasciarle andare a un certo punto. Li ho lasciati andare e sono
partito a caccia di un panino col pesce crudo.
FLESHCRAWL.
Panino col pesce crudo.
Ancora.
LORDI.
Horror show squisitamente
pacchiano e adolescenziale, canzoni con solo ritornelli, cliché anni
'80 che ti mandano in Paradiso. Quanto ci piacciono a noi tedeschi
questi finnici! La superstar è la tastierista, che suona dentro una
confezione della Barbie e si muove da zombirockstarnumber1. E vai di
scenografie degne di Sam Raimi, petardi, ghiaccio secco, assoli di
chitarra tutti sbagliati, fuoco fuoco fuoco. Ma ragazzi, stiamo
scherzando? Festa dappertutto! Lordi Sindaco Subito.
LAKE OF TEARS.
Che godimento vedere una
band acclamata zero dal pubblico di fine anni '90 che viene invece
esaltata nel 2013. Magari sarà che si sta facendo tardi e la birra
rende tutti più clementi, ma i LoT si fanno rispettare e dimostrano
di avere un senso. Direi comunque bene di loro, visto che il
chitarrista Jordanius è grosso come un toro e sembra tutto incazzato
con la sua chioma nera con ricrescita bionda. Gli altri della band
invece penso di poterli picchiare senza problemi (uno alla volta,
ciò).
SAXON.
Li ho visti tante volte.
Li ho visti sotto la pioggia in una pista di cart, davanti a 80mila
persone a Wacken, in qualche locale veneto di capienza decente ma
suoni pietosi, in festival per l'Europa... ovunque. Mai una volta
hanno suonato male. Saxon garanzia assoluto di Heavy Metal. Punto.
Con una produzione da palco degna degli anni '80 (anzi, meglio), una
batteria che ogni tanto si solleva tipo ascensore, una ventina di
hits (sempre quelle) che non possono non suonare, Biff che fischia
come una locomotiva e la band che rievoca la Storia, ennesimo trionfo
per questi vecchiacci.
DIE APOKALYPTISCHEN
REITER
Livello di idiozia
altissimo per questo cinque agricoltori tedeschi. Tastierista
sadomaso che suona su un'altalena, cantante a metà tra orafo ebreo e
borgomastro del villaggio, gli altri sono tre capelloni tedeschi
standard. Folla in visibilio per il cantato in lingua madre e le
boiate continue della band, che tra frustate al pubblico, balzi in
alto da Trials Olimpici, riff squadrati made in Gemany come neanche i
crauti, ritmiche marziali in stile Norimberga 1935 e inserti di
flauti/violini, infila uno show incomprensibile per un italiano ma
imprescindibile per ogni vero prussiano.
ONSLAUGHT.
Ciao ciao.
5 commenti:
Stile assolutamente apprezzabile, anche da chi questi gruppi non sa nemmeno che cosa sono, o forse potrebbe ipotizzare - nella sua ignoranza - che si tratta di medicinali. Come sempre chi scrive sa il fatto suo e diverte, pure il profano... grandissimo!!!
Alessandro F.
Lei mi lusinga, caro Anonimissimo.
c'ero... articolo molto divertente, aspetto la seconda parte. Un po' troppo cattivello con gli Artillery (il look potrebbero curarlo un pochino di più però... sembrano ragionieri del comune !) e peccato ti sei perso gli Onslaught (devastanti !)e i Fleshcrawl (che ho largamente preferito ai Lordi... io abito in Versilia e già odio il Carnevale di Viareggio, figuriamoci se lo voglio vedere sul palco di un festival !).
Grazie Ste, in realtà ci siamo già visti qualche volta in giro!
Il report è volutamente goliardico, non c'è alcuna pretesa di obiettività ma solo e unicamente gusto personale e voglia di farsi una risata. Prendilo per quello che è, anche agli Artillery sarebbe piaciuto il mio commento ;)
Il cantante degli Entombed é allergico al Tonno. Ovviamente quando ha suonato al wig wam avevo fatto preparare tutto col tonno e lui mi ha guardato con gli occhi della sofferenza chiedendomi un bagno capiente e tanta carta igienica.
Posta un commento