Venerdì 13 luglio – seconda parte
KAMELOT.
Finalmente,
dopo 3 tentativi, riesco a sentire la voce del cantante dei Kamelot
dal vivo: sarà perché l'hanno cambiato? Il nuovo Tommy Karevik è
un portento, anche se diverso da Kahn: però gli fanno fare le stesse
mossette del predecessore, così i tedeschi ubriachi non se ne
accorgono. Corista-velina d'ordinanza e tastieroni pomposi. Su “March
of Mephisto” ci sono ancora le strappone bendate e il testosterone
esplode tra il pubblico.
ARCH
ENEMY.
Assieme
ai Motorhead, la band che ho visto più volte dal vivo e la band che
ho più costantemente ignorato. Due canzoni bastano per capire che: Angela Gossow è
anomala, in quanto tedesca eppure magra e vegetariana; i chitarristi
sono smanettoni senza speranza; il bassista è un troll di caverna
dal culone obeso; le canzoni mi sembrano tutte uguali; alla batteria
hanno un elicottero.
THIN
LIZZY.
Vedi
Diamond Head, con due differenze: hanno canzoni migliori e sono molto
più disonesti. Birra.
WIZARD.
Cominciano
a scendere secchiate d'acqua dal cielo e mi butto al coperto per
vedere i Wizard, che ricordavo come una versione teutonica dei
Manowar con ancora più cattivo gusto e meno fisico. Direi che siamo
là. Birra e gnocchetti col formaggio, ma un paio di cori li ho
cantati con soddisfazione. Comunque sostituiscono gli Atlantean Kodex
e questo me li fa stare sulle palle.
MOONSORROW.
Suonano
indoor a luci spente, tanto che non ho ancora capito che faccia
hanno. Mi tocca vederli perché piove, ma diciamo che non vado oltre.
Chiome fluenti, comunque, e pure una finnica propensione
all'ubriachezza non molesta. Direi che gli ubriachi del nord Europa
tendono a essere socievoli e a mettersi fuori gioco da soli.
VENOM.
Piove,
ho fame e i Venom mi fanno cagare. Di solito più si è scarsi e più
si alzano i volumi: coi Venom siamo all'esagerazione da far girare le
palle. Il batterista è meglio di Abaddon ma non è Abaddon, il
chitarrista è l'ennesimo mestierante stempiato che schitarra a
cazzo. Cronos è grosso e ha l'attaccatura dei capelli talmente
indietro che sembrerebbe calvo anche col berretto. Tempo ben speso a
mangiare maiale di vario genere.
THE
DEVIL'S BLOOD.
Sono
le 23, i tedeschi sono tutti sbronzi e l'Hard Rock anni '70 di questi
olandesi ricoperti di sangue e con cantante più larga che alta
sembra mandare tutti in letargo. A me sono piaciuti tantissimo, anche
se col Metal c'entrano zero. Peccato per tutto il contorno
esoterico-occulto che, come è noto, mena una rogna da paura e quindi
le corna durante lo show le facevo non in stile “R.J. Dio” ma
piuttosto a-la “nonna salernitana”. A giudicare dal tanfo che si
sentiva in prima fila, il sangue era vero.
ORDEN
OGAN.
Oh,
suonavano all'una di notte. Ciao.
1 commento:
Il sangue usato dai Devil's Blood è vero..sangue di animale(solitamente maiali)purtroppo...
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