domenica 10 febbraio 2013

THE 69 EYES



THE 69 EYES + Noise Pollution
9 febbraio 2013
New Age (Treviso)

INTRO.
Tutto quello che è scritto è falso. Mi sono inventato nomi, luoghi, ogni cosa. Non c'è traccia di verità in queste parole. Se vi riconoscete in quello che scrivo, mi dovete soldi perché vi ho inventati io.

LA MUSICA.
Iniziano i Noise Pollution, motivati ma con cantante (incrocio tra un giovane Alice Copper e un vecchio Taime Downe) davvero poco in palla. Cori ganzi, comunque. E tatuaggi standard che devi avere sennò non puoi suonare. Alla fine, mi sono sembrati il solito gruppo hard rock italiano (con furti ai soliti Crue, Skid Row, ecc.), ma in effetti il New Age è impietoso coi suoni della band di spalla.
The 69 Eyes da Helsinki sono cinque ultraquarantenni che suonano gothic rock. La formula consiste in canzonette tenebrose con un po' di verve rockeggiante e testi da “Decadenza For Dummies”. Dal vivo sono bravi anzichenò, ma a parlare bene la gente si annoia, quindi via col ridicolo.
Il cantante Jyrki dieci anni e venti kg fa era a suo modo un figo, resta oggi parecchio carismatico ma, mettiamocela via, non è un cantante. Parla durante le strofe e i ritornelli son tutti sulle spalle di bassista e chitarrista (o del playback). Il giubbotto in pelle che usa da inizio tour puzza più dei cessi del locale, ma questo non fermerà le gothic girls alla ricerca di emozioni post concerto. Un paio di ancheggiate in stile Elvis 1973, giusto per rovinare il sonno dei non fans. Occhiali da sole obbligatori, girovita da benessere raggiunto.
I chitarristi son bravetti ma sconnessi. Uno è black metal, ma è anche in overdose da pizza. L'altro vira pericolosamente sul rockabilly. Suonano quello che gli viene imposto, del resto devono portare a casa i soldi per i panini con la renna. Il rockabilly ha il volto tirato e impietrito tipo Christopher Walken, non vedo come possa trovare l'amore stasera.
Il bassista Archzie domina a lato palco: occhiali da sole, cappuccio della felpa tirato in testa, una plettrata ogni 10 minuti, applauso finale dedicato a se stesso e via in tour bus a morire di vecchiaia.
Il batterista Jussi arriva sul palco sudato come una nutria e nervoso come un caimano. Del resto, se tiri su col naso mezzo Perù i risultati sono: fisico composto solo di fasce nervose, tendenza a saltellare sul posto anche durante le canzoni, roteate continue di bacchette, ingestione casuale di liquidi che passano vicino alla batteria. Uno spettacolo, comunque. Ovvio che sia quello con più possibilità di concludere, bisogna vedere come gestisce la fase di down.
In 90 minuti di show io ho sentito due variazioni: canzoni gothic rock e ballate gothic rock. In sostanza, sono gli AC/DC del gothic rock, ma aggiungono la variante della ballad che è da martellamento selvaggio del pene. Ripetere per 90 minuti ed ecco il loro concerto. In sostanza, se ti piacciono sei a cavallo, se non ti piacciono guardi il pubblico e l'ambiente.

IL RESTO.
Serve una colletta per comprare qualche lampadina al New Age. Nel corso degli anni si sono fulminate tutte e la strada per l'Eurobrico deve essere troppo complicata, quindi il locale è immerso nelle tenebre costanti. La cosa permette anche al bar di servire bevande che hanno tutte lo stesso sapore, perché non si capisce cosa siano: di solito la birra non ha ghiaccio e le altre cose sì, ma tanto non si vede una mazza e sa tutto da Red Bull. Dannati geniacci del marketing stile Wanna Marchi.
I dark presenti tra il pubblico sono come le infermiere di Silent Hill, che si muovono se le illumini: loro, se sentono gli accordi in stile “Rain” dei Cult si dimenano come da clichè, poi la canzoni parte e si bloccano. Ripetere per 90 minuti ed ecco il loro concerto.
Un noto facinoroso mi ha spiegato che il Berlusca ha una pompetta sul pene per indurre l'erezione. Ha anche detto che non ci dorme la notte (il facinoroso, non Berlusconi, che dorme alla grande a quanto pare).
Headliner assoluto il pedofilo sandonatese, uno che si muove da casa (dove vive con 11 gatti e il cadavere di sua mamma in frigo) solo quando legge “gothic” perché ci sono sempre ragazzine in giarrettiere. Sceglie, in una serata legata al tema dell'oscurità, il seguente look: scarpe da ginnastica bianche enormi, jeans chiari sformati annata 1994, impermeabile “Ispettore Gadget” bianco, capelli lunghi zozzi, occhiali Rayban da vista. Nei locali di solito si ferma davanti al bagno con la mano nella patta, ma nelle tenebre del New Age non trova i wc e quindi si lancia in pista in terza fila, appoggiando il bacino a chiunque si trovi davanti (uomi e donne). Sotto l'impermeabile era ovviamente nudo.
Nel parcheggio, il disagio resta oltre i livelli di guardia. Un grosso e brizzolato clone del cantante dei Sabaton scambiava fumetti da collezione con un noto cassintegrato del rock (tipo “Il batterista nudo”). Per loro era il vero evento della serata. Esistono foto. A due metri, una donna urla frasi incoerenti su camere invase da giocattoli, tatuaggi maori a Portogruaro, Samsung vs Apple...
La gente va ai concerti per tutto, eccetto la musica. Il rock è morto, mi dispiace per voi che vi siete persi il funerale e anche la messa di commemorazione. Tra qualche anno ci faranno un film, sul rock di questi anni: un film di sole comparse, senza protagonisti.

Ho chiuso in tristezza, ma tanto è tutto falso.

2 commenti:

Alessio1979 ha detto...

Giampi alla fine non ho capito se la febbre mi ha escluso da una bella serata o da una nottata di pre sonno rem !! Grandiosoooooooooooo
Baci Alessio e Chiara :-)

Giampiero Novello ha detto...

Vi sareste divertito comunque, c'era la gente giusta giù dal palco ;)
Grazie mille