lunedì 11 gennaio 2010

20 :: KAPODANNO :: 10

Serata Dark-Gothic-LupMann-Zomb-Cyber-Vampir a San Donà... cosa c'è di meglio, per celebrare il 2010, di una festa dove non c'entri niente e puoi ridere di tutto ciò che ti circonda (piante decorative incluse)?

Più che la situazione, opportuno illustrare i personaggi. Troppi per risolvere in quattro righe... per rispetto verso la soglia di attenzione degli utenti del blog, ecco l'essenziale TOP BEST MEGL ESAGER! In molte puntate, ovviamente...

Pavarotti. Bonny sostiene abbia 40 anni, io mi permetto di sparare 50 e aggiungo anche “mal portati”. Comunque sia: vestito come un croupier del Casinò di Venezia, con sciarpa rossa da divinità ballo liscio. Arriva da solo, assale vorace il buffet, si guarda intorno sperduto, non interagisce con l'ambiente, balla un paio di canzoni con ginocchio rigido e ondeggiamento di spalle, sparisce nella notte come Diabolik (rubando una trentina di tramezzini). Aristocratico. EDIT by Bonny: Indossava uno SPENCER, giacca corta in uso negli anni 80: corta e con 2 bottoni allineati in orizzontale all'altezza dell'ombelico. Cravatta con nodo stretto, molto 80s!

Nano Draculabbestia. Vero eroe della serata, arriva dopo mezzanotte ubriaco di succo di pomodoro. Abbigliamento top class: anfibi, pantaloni da funerale di un conoscente, camicia bianca, mantello del Mago Pyton, cranio rasato, cresta riccia. Passi di danza esibiti: 1 (passo avanti, passo indietro). Lucidità inesistente.

Pippi Calzelunghe. L'abbigliamento ottocentesco fa a botte con una parrucca rosso fuoco che ha fatto la fortuna della simpatica monella svedese, ma che alla ragazza in causa frutta perenne ostracismo da parte degli altri esseri viventi. Bullandosi dei suoi scarponi da alpino coloro rosso-nero, si butta in pista con l'entusiasmo di un'adolescente ma viene confinata nella zona Sconfitti dalla Vita, ad evitare il mono-passo di Draculabbestia.

Il pedofilo sandonatese. Come ha fatto a eludere l'agente di custodia e a intrufolarsi alla festa? Capello untissimo, maglione della nonna (con la quale avrà intrattenuto chissà quale rapporto incestuoso), occhiale da Sandokan del Clan dei Casalesi, pantaloni di fustagno. Ha interagito solo con un elemento dal look ordinario, forse l'agente di custodia che era riuscito finalmente a scovarlo. Tempo occupato a osservare le tette delle ragazze e il pacco dei ragazzi: tutta la serata, ma ci permettiamo di prevedere che lo farà per tutto il 2010.

Ramses. Tra i Cyber Goth è usanza mettersi in testa extension e dreadlocks di gomma-pane con aggiunta di tubi al neon. Tra tutti emerge questo dinoccolato maschio ventenne, scambiato inizialmente per un avventore e poi rivelatosi lo sguattero che portava via i bicchieri. Tecnica di ballo: Bangles, “Walk like an Egyptian”.

DJ Sconforto. Far aprire la serata a questo DJ è come far introdurre i ManOwaR da Prodi. DJ Sconforto alle 22.30 è solo soletto alla console che mette su un pezzo triste dopo l'altro: nulla di meglio per comunicare la disperazione di un 2009 che sta morendo e che non tornerà mai più. Povero 2009, chissà dove andrà ora che è finito? DJ Sconforto prende le difese del 2009 di fronte a quell'arrogante 2010 che si crede chissà chi. Ma alla fine lo sconforto prende il sopravvento e DJ abbandona la console, solo e in lacrime.

Il dugongo con le starlight. Il dugongo è un mammifero acquatico simpaticissimo, che non crea problemi a nessuno, a meno che non si vesta di pizzo nero e rosso e vada alle feste dark. Il dugongo dark si esprime tramite concetti elementari (mangiare, bere, drogarsi, ballare) e suda parecchio, forse perché non è abituato a stare molto sulla terraferma. Il buon senso dovrebbe spingerlo a passare inosservato, ma il dugongo se ne frega e balla con le starlight finchè tutti lo riconoscono e possono emarginarlo. In un certo senso, la Natura fa il suo corso.

Pachanga. Direttamente da “Carlito's Way” irrompe alla festa il malavitoso latino Pachanga. Perché sia qui e non in qualche carcere messicano resta un mistero. Pachanga è gonfio e butterato, vestito come l'ultimo dei pezzenti e totalmente all'oscuro di ogni rudimento di ballo. Si piazza da solo in mezzo alla pista, agita le braccine su un paio di canzoni a caso, poi torna al bancone e spera che qualcuno gli offra da bere. Deve essere entrato perché faceva più caldo che sotto il ponte sul Piave. Pachanga, torna al tuo barrio, dove la gente ti ama anche se sei butterato come un'ananas.

PS Se volete le foto, diventate amici di Bonny su Feizbuk e godetevi le scene... io non posto sennò mi becco una querela.

sabato 2 gennaio 2010

Festa di Capodanno...

... con guest starz di livello superiore... a breve il resoconto completo, per ora qualche indizio...