Chef Tosetto vs Chef
Proloco
Confronto spietato tra
due istituzione della Sinistra Piave: la magica chef Alice Tosetto
from Gorgo al Monticano sfida in campo aperto l'esperienza
plurisecolare della Proloco di Chiarano.
Giudice: il
sempre più fortunato e autorevole sottoscritto.
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Chef Tosetto
Ancor giovane ma già
nota per il suo travolgente protagonismo, la ragazza da anni si
diletta in cucina, producendo manicaretti di livello assoluto e con
una particolare dedizione per la quantità. Non si esce con
languorini da casa Tosetto.
Aiutanti: mamma Tosetto e
babbo Tosetto, sia in cucina sia nel fornire prodotti dell'orto e
prosecco a volontà.
Menù
Minipanini caldi a scelta
con pancetta o salame o formaggio. Vabbé, ditemi voi se a livello di
antipasti si può far di meglio...
Pasticcio di zucchine e
gamberetti. Sono sempre dubbioso nell'unire formaggio, pesce e
verdura, ma in questo caso il risultato è stato adorabile e
l'evidente conflitto proteico non ha compromesso la digestione. Da
consumare, comunque, con criterio... dose eccessive rallentano le
funzioni vitali.
Bollito misto con cren
(gran classico, la salsa di rafano che ha reso grandi queste terre) o
salsa all'aglio & erba-pepe o salsa alle acciughe & olive
taggiasche. E qua m'ammazzo! Chi poteva pensare a una soluzione del
genere ad agosto? Eppure il clima piovoso si sposa perfettamente con
un piatto d'altra stagione. Carne morbida e mai stopposa, un piacere
da degustare anche da sola. Aggiungiamo un tris di salse da buttarsi
per terra con le convulsioni e siamo ormai certi che Chef Tosetto non
si accontenta di vincere, vuole stravincere!
Formaggi con miele e
marmellate. Formaggio in diretta da Dobbiaco (affumicato, alle erbe,
al peperoncino), servito su tagliere di legno e con sfiziose
spatolette per miele/marmellate. Impossibile fermarsi, la coscienza
se ne va in vacanza e si scatena l'inferno.
Crostata di fichi,
susine americane e pere, tutti provienti dall'orto Tosetto. Vabbé,
picco glicemico seguito da vagabondaggio stordito in giro per la
stanza. Esperienza dantesca (Canto XXXIII del “Paradiso”).
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Proloco di Chiarano
Tentacolare
organizzazione che gestisce le manifestazioni locali da secoli
(compresi i roghi delle streghe dal medioevo a una ventina d'anni
fa), dà il suo meglio nella celeberrima sagra. Un tempo di sagre se
ne tenevano addirittura due all'anno, ora la crisi ha fatto ripiegare
su una sola, ma il problema da tenere a bada è sempre dei più
gravosi: la leggendaria fame dei chiaranesi. Secoli passati a sfamare
migliaia di voraci locali rendono la Proloco una garanzia di qualità
e quantità.
Aiutanti: un centinaio di
autoctoni, l'orgoglio locale, San Bortolo e il cabernet.
Menù Proloco
Grigliata mista. Il
piatto forte non delude, la qualità della carne è ottima e la
cottura puntuale: non sono le costicine che si sfilano dall'osso come
un calzino, bisogna lottare con gli incisivi e poi pestare duro con
lo stuzzicadenti, ma è sagra di campagna e ci piace così. Salsiccie
ciccione e maialose. C'è anche il petto di pollo, ma ha la
consistenza di uno zoccolo e ne evitiamo la valutazione.
Contorni: funghi, fagioli
con cipolla, peperoni, patate fritte. Tutto ok, secondo lo standard.
Grave errore sono le patatine: piatto semplice e gusto, facile da
fare, per questo sbagliarlo è letale e la Proloco propone delle
patatine mosce come il pene di un gallo gay in un pollaio etero.
Baccalà. Troppo mestiere
e poco amore nel preparare questo baccalà. Il prodotto di base è
buono, ma è un piatto che non può essere preparato in quantità
industriale come fa la Proloco. Mangiabile, non memorabile. E per un
baccalà meno che memorabile, io non mi alzo neanche dal letto.
Fritto misto di pesce.
Nessuna delusione. Totani e nulla più, ma fritti dignitosamente,
anche se alcuni risultano mollicci. Una cascata di limone, una
mangiata veloce per impedire che la mollezza contagi il resto e la
partita è portata a casa.
E il vincitore è:
Chef Tosetto
A MANI BASSE
Baci, abbracci, palpatina
doverosa e speranza in una replica al più presto!