martedì 13 ottobre 2020

Realizzazione personale, energy drink e occhi acquosi


Camminava lentissimo, passi giganti come l’uomo sulla luna. Si fermò in mezzo al cortile, mentre gli sciamavano attorno i peggiori teppisti della provincia. Fu la fortuna a non farlo travolgere da biciclette e motorini, anche se qualche tempo dopo mi confessò di essere in grado di diventare immateriale. 

Quel giorno si sedette composto, col cappotto ben abbottonato nonostante fosse inizio settembre. Posò gli occhi acquosi sulla cartina dell’Europa 1977 e non li staccò per tutta la giornata. Fece così ogni ora di ogni giorno. Se interpellato, rispondeva la prima cosa che gli venisse in mente (“Salame!”, “Far di conto!”, “Figura angelicata della donna!”, “Come 20 euro!?”).

Collocato inizialmente nella categoria “strafatti di colla”, in realtà non aveva con essi alcun argomento in comune. Nulla sapeva di misture, pandori col tonno, serate paralizzati a letto ad ascoltare musica elettronica, ma, se interpellato, rispondeva con termini giapponesi. 

La mamma venne a colloquio sotto sollecito, ma solo mesi dopo. Disse che il pargolo passava le notti sveglio al computer a guadare anime giapponesi per ore, senza mai dormire e trangugiando litri di bevande energetiche. La signora non si era mai presentata a scuola perché il giovane le diceva che andava tutto bene e che stava imparando cose nuove (“Mondo teleologicamente orientato!”, “Numeri irrazionali!”, “I fazzoletti nell’umido!”) e in cambio chiedeva solo di essere lasciato in pace di notte.

Impreparato in tutte le materie, venne preso sotto l’ala protettrice della prof di Arte, che lo fece iscrivere a un corso per disegnare manga. Lui ci si gettò anima e corpo, dopo ovviamente aver provveduto a farsi bocciare non presentandosi agli esami. Fu il migliore del corso, ne seguì altri e trovò finalmente un senso alla sua esistenza. 


Oggi vive ancora con la mamma, invece di guardare anime disegna manga senza guadagnare niente, beve ettolitri di energy drink e continua a rispondere a caso. Fa lavoretti manuali saltuari per avere qualche soldo in tasca, ma almeno ha schivato il multilevel marketing. 

Un giorno metterà le spoglie della mamma in un frigorifero e andrà avanti a riscuoterne la pensione.