domenica 30 settembre 2007

MONDOIDIOTA pt.1

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Inizia una nuova rubrica, quella delle notizie idiote. Il prode Bonny il Giovane ha sguinzagliato i suoi ninja in giro per il mondo e ha raccolto queste perle. Siccome ce ne sono parecchie, le posterò un pò alla volta. Leggere e studiare. Intanto, grazie Bonny.
Una donna in Malaysia è finita con un piede dentro al water e non è più riuscita a disincagliarsi, tanto da dover chiamare i vigili del fuoco ed essere portata all'ospedale. Ee Yeng Moi, 65 anni, era in piedi sulla tazza del cesso mentre tentava di pulire in cima a un mobiletto, quando è scivolata con un piede dentro la tazza. Impossibilitata a muoversi, ha chiamato aiuto. Tuttavia anche i pompieri intervenuti non sono riusciti a liberarla, pur avendola cospara, tra l'altro, di olio di cocco per farle scivolare la caviglia. "I nostri uomini non riuscivano a tirarle fuori il piede - ha detto il comandante Mohammed Osman - Abbiamo dovuto rompere la tazza e portarla, con il piede dentro al tubo, all'ospedale". Qui i medici sono riusciti infine a liberare la donna, che è uscita dall'insolito incidente domestico con qualche livido e molta vergogna.

E dopo i Mondiali, la Corea del Sud ospiterà un altro grande evento internazionale. Non si tratta di calcio, questa volta, bensì del festival dei falli intagliati. Roba seria: 9 squadre estere, 30 team professionali, 200 squadre di amatori che competeranno per guadagnarsi circa quattromila euro. Dovranno scolpire falli nel legno. E chi realizzerà la più realistica incisione si porterà a casa il premio. La giuria sarà costituita di soli uomini. Il festival si svolgerà nella cittadina di Samcheok. Gli organizzatori dell'iniziativa sottolineano come l'incisione di falli sia un'importante tradizione coreana, che ha quattrocento anni di storia alle spalle.

sabato 22 settembre 2007

Un campione

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La partita Inghilterra-Samoa (bellissima!) non è ancora finita, ma non c'è bisogno che finisca per capire una cosa...
l'uomo nell'immagine...
Jonny Wilkinson...
E' UN CAMPIONE

non perchè stia portando la sua squadra al trionfo,
ma per come gioca sul campo...
Si è preso un placcaggio al collo da decapitazione, si è rialzato subito e non ha detto una parola di protesta.
Questo è un uomo

lunedì 17 settembre 2007

Rugby - aggiornamenti

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TONGA. Restano i peggiori tra le squadre polinesiane dei Mondiali, ma hanno fatto il colpaccio battendo Samoa. Un exploit storico. Già due partite vinte per i tongani, che resteranno due alla fine (Inghilterra e soprattutto SudAfrika sono fuori portata) ma che sono già il doppio del previsto. Ce li ricorderemo anche per le ardite capigliature e per le magliette moooooolto cool... e qui si vede che finalmente hanno trovato uno sponsor che paga (e che ha infatti pagato una cena per tutta la squadra: risultato... 9000 calorie a testa per 30 giocatori!!!).
SAMOA. Fisicamente sarebbero senza rivali, ma sono rissosi come dei chioggiotti. Se poi non hanno nemmeno voglia di vincere, come contro Tonga, capiamo perchè i Mondiali dei samoani sono deludenti. Possono rifarsi distruggendo (anche fisicamente) gli USA e poi dedicarsi a riempire l'infermeria degli inglesi, contro cui comunque perderanno...
FIJI. A momenti ci lasciano le penne con il Canada, ma alla fine portano a casa il risultato. Due vittorie previste (l'altra era col pessimo Giappone) e la solita follia fatta di gioco esclusivamente d'attacco, placcaggi sbagliati e la sensazione che possano segnare a chiunque in qualunque momento, ma anche che subiscano tre mete per ognuna segnata. Cialtroni, spettacolari, privi di raziocinio... a volte sembrano giocare un altro sport. Sconfitta sicura con l'Australia e match alla morte con un Galles pieno di coraggio ma incerottato.
INGHILTERRA. Sono i campioni, ma la sconfitta 36-0 col SudAfrika non lascia scampo. Vedo la squadra arenarsi nei quarti. Perchè cambi qualcosa, deve veramente avvenire il miracolo. E Wilkinson di sicuro non basta.
SUDAFRICA. Hanno annichilito l'Inghilterra, fisicamente e tatticamente. Possono perdere solo da All Black e Australia: con gli altri non c'è partita. E intanto Burger scalpita in attesa che finisca la squalifica. Bryan Habana è pura elettricità. La seconda linea è (insieme a quella irlandese) la migliore del torneo. Una squadra solida, un monolite di Stonehenge.
GEORGIA. In un girone di ferro si sono fatti onore. Hanno lottato da veri guerrieri, quello che avrei voluto dall'Italia e che ancora non ho visto. Non hanno nulla in attacco, ma in difesa sono inesorabili. Molti di loro si stanno guadagnando ingaggi in Occidente: la fame conta, eccome se conta!
ROMANIA. Solo l'Italia poteva mantenere in gioco per tutto il match questa indegna, obbrobriosa, inutile accozzaglia di braccia rubate all'agricoltura. Sul piano del gioco e del comportamento in campo, i peggiori dei Mondiali (almeno i giapponesi si comportano da rugbisti).
ITALIA. Avanti così, come la più becera nazionale di calcio... giocando male e strappando un risultato buono solo per le statistiche contro la Romania. Il gioco espresso è, in proporzione alle aspettative, il peggiore dei Mondiali. Hanno paura, glielo si legge negli occhi, ma questo non è ammissibile. Vergogna! Anche se dovessero battere la Scozia, vergogna! Non state onorando la maglia nè la competizione. Le due vittorie storiche al Sei Nazioni risalgono a febbraio. Dov'è quella squadra?

martedì 11 settembre 2007

Mondiali di Rugby

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NUOVA ZELANDA. Devastante, ma di fronte ad un’Italia talmente remissiva e spaesata da non rappresentare affatto un test. I meccanismo degli All Black sono sembrati ben oliati, ma le disattenzioni che hanno causato le due (tre?) mete degli Azzurri potrebbero rappresentare un campanello d’allarme in vista di match più probanti. Uomo più in vista: McCaw.
ITALIA. Troppo brutta per essere vera. Si può perdere con gli All Blacks, anche con scarti pesanti, ma non si può scendere in campo con le gambe paralizzate dalla paura. Uomo più in vista: nessuno, tutti da rivedere.
ARGENTINA. La prima sorpresa, ma tra tutte è la sorpresa più prevedibile. Hanno una squadra amalgamata, ricca di talento e ora anche di esperienza (grazie al fatto che i giocatori militano tutti all’estero). Sanno gestire tatticamente il match, lottano fino alla fine e, soprattutto, hanno imparato a vincere. Uomo più in vista: Hernandez.
FRANCIA. Sorpresa in negativo, soprattutto perché gioca in casa. Ma nella partita con l’Argentina i Galletti si sono comportati da squadra di secondo piano: mai un guizzo, mai una genialata… altro che champagne, ci hanno servito aceto. Ora è obbligatorio battere l’Irlanda, ma il problema dei francesi sembra essere più mentale che tecnico. Uomo più in vista: Fabien Pelous.
IRLANDA. Vediamo se quest’anno dimostrano di essere i migliori d’Europa. Perché lo sono, ma si fanno sempre fregare da qualcun altro al 6 Nazioni. La Namibia è una squadra di poveracci, giusto un allenamento. Non possono perdere l’occasione di sbattere la Francia fuori dai Mondiali e poi se la giocano con l’Argentina. Se vincono il girone, planano in semifinale e lì può succedere tutto. Non li vedo campioni, comunque. Uomo più in vista: Brian O’Driscoll.
NAMIBIA. Squadra composta da giocatori sudafricani di seconda-terza divisione, ha retto decentemente l’impatto con l’Irlanda, dimostrando che sono lontani i tempi del 142-0 contro l’Australia. Si giocheranno tutto con la Georgia, in un match che comunque spero di non vedere. Uomo più in vista: Ryan Witbooi.
INGHILTERRA. Grande delusione per il match sotto tono. Parliamoci chiaro, arriveranno ai quarti ma non credo oltre. La squadra sembra priva di identità e anche il richiamare vecchi senatori non sembra sia servito a molto. Inoltre i rincalzi non sono all’altezza. Aggiungiamo che Wilkinson è ancora infortunato e diciamo che non conserveranno il titolo. Uomo più in vista: Ollie Barkley.
USA. Un’altra mezza sorpresa, perdono ma non affondano. Certo, per galleggiare hanno naturalizzato un sacco di stranieri, ma chi siamo noi italiani per parlare? Non è una buona squadra, ci ha messo il cuore e ha approfittato di un’Inghilterra ampiamente sotto standard. Uomo più in vista: Vahafolau Esikia.
SUDAFRICA. In un match tutto fisico contro Samoa, i Boks hanno dimostrato di non avere solo la testa dura ma anche l’istinto del killer. La differenza tecnica si è fatta sentire, ma quando sono stati chiamati allo scontro fisico, non si sono tornati indietro. Hanno mostrato la migliore organizzazione in touche di tutti i Mondiali. Con l’Inghilterra ci divertiremo. Peccato abbiano perso De Villiers per infortunio. Uomo più in vista: Bryan Habana.
SAMOA. Fisicamente sono tra i più dotati, ma sono anche troppo acerbi tatticamente e molto indisciplinati. Inoltre, sia che perdano sia che vincano, cercano sempre di buttarla in rissa. Peccato, con un po’ di rigore potrebbero diventare una valida squadra di seconda fascia. Adesso come adesso possono puntare al terzo posto nel girone. Uomo più in vista: Gavin Williams.
SCOZIA. Il Portogallo non rappresenta un test valido, ma gli scozzesi si presentano carichi e lanciano un chiaro messaggio all’Italia: “Non si passa!”. Mi sono piaciuti, hanno segnato quando potevano ma hanno pagato in termini di infortuni. Detto ciò, prevedo sconfitta netta con gli All Blacks. Uomo più in vista: Sean Lamont.
PORTOGALLO. Sinceramente pensavo peggio. Una squadretta, beninteso. Ma hanno lottato con onore. I mezzi sono pochi, stiamo parlando di dilettanti, perlopiù studenti universitari. Specchio di un Mondiale che si è allargato come partecipazione ma che diventa competitivo solo dai quarti di finale in poi. Uomo più in vista: Vasco Uva.
AUSTRALIA. Stesso discorso fatto per la Nuova Zelanda. Attendiamo test più duri. Hanno però dimostrato una cosa: non fanno sconti a nessuno. Uomo più in vista: Rocky Elsom.
GIAPPONE. Disastroso come al solito. Possono naturalizzare samoani, figiani, perfino europei, ma ciò non toglie che la squadra ha evidenti limiti caratteriali e tecnici. Prevedo il solito Mondiale da ultimo posto. Uomo più in vista: ???

lunedì 3 settembre 2007

W.O.A. 2007 pt. 7 - The Fire Still Burns...

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Wacken termina sulle note di qualche gruppo grind-death. Perché grind-death? Forse i fans del grind stanno alzati fino a tardi? Non hanno esigenza di pulizia né di riposo?
Un po’ grind mi sento anche io, quando con un gruppo di cialtroni finiamo a fare tuffi nella spazzatura dello stand di hot-dog danesi. Puzza di cetriolo per tutta la notte. Poco male, in giro c’è chi puzza di ben altro.
La festa alla Metal Disco dura fino all’alba, ma ovviamente non reggo fino al sorgere del sole. Per fortuna chi mi accompagna fa onore. Non si sono toccati i fasti dell’edizione 2006, ma alla fine è stato comunque “over the top” e un ricordo resterà indelebile.

Scribacchiando queste ultime righe mi sono accorto di aver dimenticato di recensire lo show dei Turbonegro. Poveretti. Magari se la sono presa. Rimedio ai miei errori.

TURBONEGRO. Uno dei 2-3 gruppi di Rock a Wacken, vengono colpevolmente snobbati da qualche giovane Metallaro che deve capire i fondamentali della Cultura Rock, ma alla fine il pubblico c’è e si diverte. Hank (voce) sembra Bbud Spencer vestito da Zio Sam (con una panza da Galeazzi). Come look fanno davvero schifo (o sono geniali, a seconda dei punti di vista): tutti in jeans, ma uno col berretto da marinaio, uno con l’elmetto nazi e via così. Il migliore è quello abbigliato da colonialista inglese di fine ‘800. Hanno una marcia in più rispetto a tanti altri. Certo, non è ciò di cui vado matto, sono poco bilanciati e non fanno i ritornelli che piacciono a me, ma dal vivo rendono.

Ma è triste chiudere con i Turbonegro. E allora concludo dicendo che dopo questa esperienza chiudo con Wacken per un po’. Quello che poteva darmi, mi ha dato. Sono state 4 edizioni eccezionali, per ogni Metallaro questo è IL POSTO… poi gli snob diranno che non ci suonano i gruppi “giusti”, ma alla fine si va per la festa. Pochi gruppi “giusti” permettono di scoprire nuovi personaggi che altrimenti non ci saremmo mai degnati di guardare. Vale la pena di farci un salto, prima o poi.

Grazie a tutti coloro che hanno condiviso il viaggio col sottoscritto (voi sapete chi siete, fatevi un applauso). Quello che si poteva raccontare è stato narrato, ci sarebbe dell’altro ma è un’altra storia e ci vorrebbe un altro blog.

E poi adesso devo parlarvi del Festival più zozzo e unto della storia, ci sono andato questo sabato a Villach… poi i Gotthard hanno rimesso le cose a posto, ma fino a quel momento…