giovedì 18 maggio 2006

Le vendette di un Vicario di Cristo

E se sul trono sedesse un folle omicida? Oggi si parla dell’Imperatore bizantino Giustiniano II (685-695 e 705-711). Notate l’intervallo tra le date? In effetti dopo 10 anni di regno venne deposto. E a buona ragione. Era un disgraziato dotato di pessimo carattere e inesauribile sete di vendetta. Ma i Bizantini non lo eliminarono quando ne ebbero l’opportunità. E furono di nuovo guai...
Non era partito male, il nostro Giustiniano. Aveva lo stesso nome del grande Imperatore del VI secolo e come tale si comportava. Del resto, cosa fareste voi se a 16 anni vi acclamassero Imperatore e Vicario di Cristo in terra?
Dopo aver mazzolato gli Slavi dei Balcani e averne deportati 30mila in Asia Minore (le deportazioni erano il suo marchio di fabbrica…) si mise in testa di far arrestare il Papa di Roma, ma le truppe bizantine di Ravenna si opposero ai suoi ordini. Non aveva ancora finito di pulirsi la bava irosa dalla bocca che la popolazione dell’Impero, oppressa dalle pesantissime tasse imposte dai suoi funzionari, si rivoltò contro il governo. Giustiniano venne deposto e gli tagliarono il naso: secondo la tradizione un uomo “incompleto” non poteva essere Imperatore e quindi Giustiniano sembrava fuori gioco. Poi lo spedirono in esilio a Cherson in Crimea, un luogo talmente tetro e desolato che al solo nominarlo i Bizantini si raccomandavano a qualche Santo.
Sin da subito Giustiniano si diede a progettare il proprio ritorno, al punto che le autorità di Cherson decisero di punirlo. Ma l’ex Imperatore, che era intrattabile ma anche scaltro, fuggì nelle steppe e raggiunse il Khan dei Cazari, un popolo di origine turca. Al Khan stava simpatico quel giovane senza naso, o forse era dotato di grande lungimiranza: fatto sta che gli diede in sposa la sorella. Il governo di Bisanzio ingiunse al Khan di consegnare Giustiniano, che fuggì di nuovo presso il sovrano di Bulgaria, Tervel, di cui si guadagnò l’appoggio. Quanto meno, era ottimo nelle pubbliche relazioni coi “barbari”.
Nel 705 si presentò a Costantinopoli con un esercito bulgaro e riconquistò il trono. Per dieci anni aveva maledetto i suoi nemici e ora avrebbe avuto la sua vendetta. Assiso sul trono imperiale, sfoggiando un finto naso d’oro (!), concesse a Tervel un titolo nobiliare talmente elevato che fece inorridire i cortigiani greci. Poi si dedicò ai suoi oppositori. Decapitazioni, occhi strappati con ferri roventi, sgozzamenti, amputazioni (tra cui la sempre gradita evirazione, che creava nuovi eunuchi da utilizzare a corte). Gli Arabi facevano il bello e il cattivo tempo in Asia Minore, ma Giustiniano era impegnato a far arrostire vivi i suoi nemici interni. Niente pietà nemmeno per donne e bambini.
Memore dell’insubordinazione della città di Ravenna, la fece devastare nel 709. I maggiorenti della città vennero deportati a Costantinopoli, torturati e uccisi. Il vescovo di Ravenna fu accecato (ma almeno sopravvisse, poveraccio).
Nel 711 volle fare lo stesso con la città di Cherson, ma scoppiò una rivolta che si diffuse in tutto l’Impero. L’armata guidata dall’usurpatore Filippico entrò in Costantinopoli senza opposizione. Il sovrano aveva tirato troppo la corda.
Giustiniano II venne ucciso e decapitato. La testa fu inviata a Roma e a Ravenna per poter essere presa a sputi un po’ da tutti. Giustiniano II aveva un figlio, Tiberio, un bimbo di sei anni: fecero fuori anche lui, sospettando che dal padre potesse aver ereditato il carattere…
NON SEMPRE I VICARI DI CRISTO IN TERRA SONO AGNELLINI.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me non c'è neanche un commento perchè nessuno ha "avuto palle" di leggerlo tutto...
io ci provo e poi lascio un commento!!!
IL MOTOCICLISTA NON UCCIDE VIENE UCCISO...

Anonimo ha detto...

l'ho letto e non ci ho capito un gran che però lascio il mio commento come promesso.
ADESSO PERO' SI E' ROTTO I C.....I E COMINCIA AD UCCIDERE ANCHE LUI