giovedì 5 aprile 2007

TRIXTER, primo album, procurarselo

Negli anni '80 c'erano i "cattivi" come i Motley e c'erano i "buoni" come Bon Jovi. I primi molestavano le ragazze, i secondi le intortavano con le dolci parole e piacevano di più alle mamme. Il risultato comunque non cambiava.
I Trixter erano dalla parte dei buoni. Capelli lunghi ma effetto balsamo (e non cotonato), facce pulite, un hard rock pieno di melodie accattivanti e ritornelli ruffiani. Disprezzati dai Veri Rocker per il loro "pop metal", hanno goduto degli strascichi del Decennio Dorato del Rock.
All'epoca (1990) questo debutto ha veduto alla grande, poi è arrivato Cobain e sono spariti. Loro come tanti altri, a dire il vero. I Trixter venivano presi per il culo a causa dell'immagine da bravi ragazzi e della musica "innocua". Sarà anche vero (ma alla fine anche i Poison che cosa suonavano?), tuttavia consiglio di ascoltare questo album. "Heart of Steel" e "One in a Million" fanno sognare anche dopo 17 anni. Perchè sono belle canzoni. E non è in fondo tutto ciò che serve?

Il loro debutto ha una quotazione di 3 dollari su EBay, penso che alla fine non valga la pena di scaricarlo. Piuttosto cercate di procurarvelo, è una grande colonna sonora per la prossima estate.
Anche loro hanno un profilo su MySpace, così potete ascoltarvi qualche pezzo. Peccato che manchi "Heart of Steel" che è il migliore ;P

5 commenti:

Anonimo ha detto...

l'avevi promesso ed eccolo qua...bravo...una band troppo sottovalutata. Certo che ce n'erano tante così. Beccati i Roxy Blue anche. Prezzo Ebay forse non arriva a 1 $. Comunque bello anche il secondo Trixter-Hear, però meno scanzonato e più hard, comunque very good. Mi ricordo l'inizio di un arcaico trafiletto su Hard (la mia prima rivista!) che recitava "...i glamsters newyorkesi Trixter..." a quei tempi già bastavano 3 parole buttate là per sognare.

Anonimo ha detto...

Non so se mi da più soddisfazione leggere le briose recensioni di Giampy o i commenti di walter che mi fa tornare a sognare togliendomi giusto quella quindicina d'anni!
e comunque la cultura musicale del nostro buon "kingkobrawalter" mi spaventa sempre più!! è mi ricorda quelle figure epiche del metallaro monometalmaniaco della fine anni ottanta primi novanta che si aggirava nei luoghi di ritrovo metallaro (che so...l'alcolica o srg Pepper di mestre o attorno Blu china e il primo disco frisco a treviso o da Diego...)il più delle volte dopo aver compiuto la traversata di tutto il nord-est in treno e cammello (prob. partiva alle 5 del mattino per comprarsi i dischi a PD VE e TV in un giorno) con zainetto(o meglio sacchetto di nylon)pieno di vinili e cd, rivista (hard o metal hammer) chiodo e camicia di flanella o maglione nero collo alto con immancabili Spandex che esibiva cultura musicale spaventosa già all'epoca! che poteva toglierti il saluto se ti sentiva pronunciare "red hot..." per non parlare più tardi di "NIRV...". ecco il nostro buon Walter mi ricorda quella tipologia umana, solo MENO sfigato di quelli della fine anni 80 che spesso erano dei veri disadattati sociali, ma che sono entrati a far parte dell'immaginario collettivo di noi metallari trentenni! e a dir la verità i miei ricordi non sarebbero così belli senza il ricordo di quelle figure epiche della cultura metallara. Ricordo che alcuni di questi erano conosciuti e venerati in tutto il triveneto!! Sembravano sciamani in pellegrinaggio nei villaggi più lontani ed isolati per portare la medicina e la conoscenza!!
Grande Walter che tieni viva questa figura mitologica dell'immaginario di noi metallari!!
Grande!
Tutto il mio rispetto!
...ma non metterti le camice di flanella e gli spandex!

Anonimo ha detto...

ave a te Bonny,
ahaha...altro che figura mitologica...devi capire che io sono cresciuto (beh... si fa per dire)nella provincia del punk e rock alternativo, dove il metal e derivati era bannato, anche ai tempi in cui esistevano solo Europe e Bon Jovi, non so se mi spiego. Quindi non potevo far altro che sognare. Quindi mi tocca auto-mettermi nella categoria disadattati, ma non per scelta ;-)
ho in mente un solo concerto a Pordenone , parlo del 1989/90 , quindi in piena ondata
80 capellone + spandex...un gruppo locale che non mi ricordo chi fosse, sabato pomeriggio, giugno, sole che batte, caldo della madonna, sto chitarrista modello Van Halen che scorazzava alle 4 del pomeriggio, e fu subito amore, come vedi ho scoperto tardi il capello cotonato, ma da lì ho galoppato al triplo della velocità degli altri. Però i Ramones li ho visti (1990 o 1991) e moooolti altri gruppi punk di nicchia in right times, il privilegio di vivere a PN...ahahaha. Ad esempio sti locali che mi nomini di Mestre...a PN c'erano ritrovi dark, punk, e locali dark, punk...ma di fatto mi è sempre andato bene tutto. Suvvia.Comunque una chicca te la regalo...mi vedi a 13 anni vestito da dark con catena (comperata in ferramenta ahaha, più di un metro)e con 3 amici, un dark e 2 punk colorati (bombolette spray per colorarsi i capelli), robe ben fatte...tutti stessa età...girare per il paese (1000 anime e poco più)...è durato poco...per fortuna ;-)
ma il bello è che la musica di fondo erano i Guns...cosa centrava? boh...l'importante era crederci.

Anonimo ha detto...

Grande Walter!...Sempre più rispetto!!
...
Per la cronaca io tra il 92 e il 94 portavo una catena da bicicletta di circa 40 cm (PESANTISSIMA !!!!) al collo chiusa con lucchettone acquistato in ferramenta!! (maledetto sid Vicious!! ebbene si un po' di punk era arrivato anche da noi, ma con 15 anni di ritardo!) e chicca: Forchetta (intendo una vera forchetta da cucina!!) piegata e portata come bracciale!! ovviamente poi stivali e jeans logori!...e una maglia long sleave degli extrema (tension at the seams) legata in vita per circa 5 anni, forse di più!..vi lascio immaginare in che stati!

i miei paesani non sembravano gradire molto però!!

comunque la cosa delle bombolette spray per i capelli mi ha un po' sconvolto, pensavo si usassero dei colori appositi o una vera tintura, ma effettivamente sarebbe stato poco PUNK!!

bei tempi... devo preoccuparmi per il fatto che ci credo ancora?...

Stay metal!

Anonimo ha detto...

ma credici sempre...scherzi? boia chi molla (azzz...sono ricaduto in questo slogan kitsch). Comunque le bombolette spray erano meno vistose delle tinte...cioè alla fin fine dovevo anche vivere in casa...un conto è la tinta un conto è lo spray che con 2 shampo va via ( intendo in giorni diversi...non è che se ne fai 2 di fila va via). Insomma punk per finta. Insomma le ferramenta hanno smesso di vendere catene, lucchetti e simili chincaglierie con l'avvento del grunge. Ecco un' altra cosa negativa portata da Seattle. La crisi dell'industria metallurgica.