martedì 17 luglio 2007

Recensioni tra passato e presente



LOS ANGELES, "Los Angeles" (2007)

La Voce che fa la differenza. Prendi una decina di canzoni A.O.R. (non SuperAOR nè StratosferAOR, solo AOR) piacevoli e ben prodotte, le fai arrangiare da Tommy Denander (uno che ammazzerebbe la mamma per suonare coi Toto), chiami Gregg Giuffria (ex-House of Lords e proprietario di un casinò a Las Vegas) per un'intro di tastiera talmente pomp da trasformare il sangue in melassa. Ma sai bene che il livello è poco più che medio. Insomma, il 7+ che premia l'impegno ma non l'eccellenza. E allora fai la scelta giusta. Le fai cantare a Michele Luppi. Re Mida della corde vocali, trasforma in oro ciò che canta. E un lotto di songs belle ma di maniera diventano IMPERDIBILI! "I will carry you" va ascoltata. Ma tutto l'album vive sulla Voce. Molto leggero, certo, e a volte il ritornello stenta a decollare. Però la magia delle linee vocali basta a garantire settimane di gioia agli amanti del genere. E a tutti coloro che amano la grandi voci.
PS Ora lo dico anche se mi attiro l'odio degli estremisti. Luppi è ormai a livello di Mark Free. Per classe, estensione, interpretazioni, tenuta dal vivo... per quasi tutto. Gli manca solo di cantare su un album che contenga CANZONI IMMORTALI. Ma la voce c'è tutta. Songwriters cercasi...


LION, "Trouble in Angel City" (1989)

Un classico. Introvabile se non a prezzi da Repubblica di Weimar. Mi verrebbe da dire che li vale tutti, ma intento stiamo tutti qui ad attendere le ristampe (ufficiali, non i dischetti masterizzati che qualche bucaniere greco immette periodicamente sul mercato). HARD ROCK spettacolare che solo Dio sa pechè non ha venduto 16 milioni di copie. La voce di Kal Swan è piena e potente, trasudante blues e notti insonni. La chitarra di Doug Aldritch (ora coi Whitesnake) è un vero ruggito. Le canzoni sono perfette. Non un solo cedimento in tutto l'album. I puristi preferiscono il primo album, certo più spontaneo, ma questo secondo (con un maggiore apporto delle tastiere) si lascia amare da tutti i fan dell'Hard Rock più virile e ruffiano. "Lock Up Your Daughters", "Can't Stop the Rain", "Stranger in the City" sono solo alcuni dei gioielli dello scrigno. Ad un passo dal Trono dell'Hard Rock si sono sciolti e hanno continuato in gruppi diversi. Ad un passo dalla vetta. Come da tradizione del Rock...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora mica speravi di passartela liscia sfiornado dischi del genere ?
Loa Angeles...è un disco di canzoni scritte da altri...sarà utile per far conoscere Miquel (nuovo nome che gli do io) al mondo. Il disco viaggia, ma dici bene, cercasi songwriter superiore.
LION: il disco è il terzo! il primo è un Ep solo nipponico, roba da abitante degli Emirati, quella volta (rara) che sbuca fuori, Comunque "Trouble" è un discone...si ascolta ancora e non si capisce perchè non abbia sfondato...non mi ricordo che faccia ha Kal Swan, di sicuro piace meno di Coverdale alle femmine (termine maschilista per definire il gentil sesso, ma ci sta, come già scrissi IL Metal è maschio e virile, anche l'articolo parla chiaro...IL appunto)

cica Mark Free...chiaramente intuisco la tua sia un lanciarmi la volata...te la passo in amicizia. E giusto perchè si parla di Miquel, ma insomma Mark Free rimane ancora lontano. Ma confido nelle qualità del nostro e soprattutto se saprà circondarsi delle persone giuste c'è da sperare.

Stavolta ho fatto una disamina seria. Ogni tanto ci sta.

Giampiero Novello ha detto...

come non condividere le sagge parole di Walter? e grave errore mio sui Lion, visto che nel primo Ep dovrebbe anche esserci la canzone del mio profilo MySpace. Per quanto riguarda Free-Luppi, mi hai beccato alla grande, era un PS su misura per te... comunque sia ribadisco che, al livello di emozioni scatenate, siamo lì... al Nostro manca solo di cantare su qualche disco da 18 carati (tipo il primo King Kobra o "Loud & Clear" dei Signal, come ha fatto il Promiscuo). Attendo che Peterick, Mangold o Joe Ponti si facciano avanti

Anonimo ha detto...

è sempre uno spasso leggere i post botta e risposta del nostro sempre pronto e coltissimo kingkobra walter e del dio del metal waylender!
leggo sempre con piacere e mi compiaccio sempre di tanto spirito rock!!
No Life 'Til Leather!

Unknown ha detto...

Aspettavo con trepidazione il disco dei Los Angeles:tutto lasciava presagire bene dal monicker al lotto di nomi altisonanti coinvolti nel progetto, per non parlare delle finalità del progetto stesso: tributare un omaggio al periodo d'oro dell' A.O.R..
Ogni tanto mi affacciavo sul sito della Frontiers e il 7 luglio, la data del rilascio dell'album, mi si stampigliava nella mente:ebbene adesso posso parlare di delusione.Eh già, forse l'attesa ha generato troppe aspettattive per un album che si è dimostrato decisamente fiacco dal punto di vista compositivo e soprattutto un pò freddino.Per carità la bravura dei musicisti coinvolti non è messa in discussione, ma anche per questo era lecito aspettarsi un prodotto meno dimenticabile.Bella senza alcun dubbio la copertina, di questi tempi è quasi una copertina politica!
Vi piace l'A.O.R.? Visitate il mio blog:
http://ilmoleskinedidondiego.splinder.com/

Giampiero Novello ha detto...

non posso parlare di delusione, visto che alla fine della festa l'abum mi è piaciuto. Certo, se sbandieri la presenza di Giuffria sarebbe di buon gusto convicerlo a comporre qualcosa di più di un'intro. In finale i Los Angeles si fanno ascoltare, suvvia. In più Luppi convince. Manca il songwriting superiore, questo sì. Cheerz from Wacken!