mercoledì 27 maggio 2009

27 giugno 2009, Gods of Metal... la recensione



Per tutti coloro che non possono venire al Gods 2009, ecco la recensione della prima giornata. La seconda non si è tenuta perché Briatore ha comprato lo stadio di Monza nel cuore della notte e lo ha trasformato in una Accademia per PR.


EXTREMA. Un ottimo motivo per arrivare in ritardo. La band più sopravvalutata della scena italiana si esibisce nel solito show adrenalinico, con balzi a piedi uniti, strofe grugnite e ritornello urlati, basso slappato, magliette del Milan e chili di retorica sull'attitudine. Una sicurezza, gli Extrema: al Gods 2019 saranno ancora la band di apertura.


LAUREN HARRIS. La figlia di Steve Harris per la prima volta suona senza essere di spalla al babbo. Fine della novità. La aiutano strumentisti della manovalanza rock albionica, di quelli che se non sonno in tour stanno al pub a insultare gli irlandesi. Per il resto, 25 minuti di canzonette pop-rock che fanno sembrare Avril Lavigne una novella Patti Smith, ma Lauren non tira fuori le tette e il pubblico del Gods reagisce con disinteresse. 


VOIVOD. La band canadese si è dimenticata di assoldare un chitarrista per la tournee e quindi spera di riempire la mezz'oretta a sua disposizione raccontando barzellette. Ma Marty Friedman, ubriaco di sakè, irrompe sul palco e si propone come guitar-player: senza ascoltare la risposta della band, comincia ad eseguire tutta la discografia dei Cacophony a velocità doppia. I Voivod cercano di andargli dietro, ma non sono capaci e dopo 3 minuti abbandonano il palco e scappano tra il pubblico, dove si improvvisano con successo venditori di panini.


BACKYARD BABIES. Salgono sul palco quando ormai l'acqua da bere è finita in tutto lo stadio (causa temperature africane): gli svedesi sono esultanti perché anche stavolta riescono a evitare di lavarsi. Mal informati sullo stile musicale del festival, propongono le loro canzoni più punk e finiscono il repertorio con 20 minuti di anticipo, così suonano anche le loro canzoni più rock e dopo 3 minuti hanno già finito. Provano a invitare qualche donzella sul palco, ma il pubblico è fuggito sulle gradinate del Brianteo a causa del tanfo pestilenziale e i BB devono accontentarsi di portare a spasso i loro cani sullo stage per i restanti 10 minuti.


EPICA. La band olandese da forfeit a causa delle cacche di cane che insozzano il palco. Una cacca gigantesca viene spalata via con un muletto e solo dopo qualche minuto si scopre che era il sacco a pelo di Dregen, chitarrista dei BB, che ci stava schiacciano un pisolino. Dregen esce dalla cacca barcollante, si avvicina al microfono e chiede al pubblico se qualcuno ha 1 euro da prestargli, perché deve fare il biglietto per il treno. Gli inservienti lo attirano nel backstage agitando del metadone.


MARTY FRIEDMAN. Marty non ha mai abbandonato il palco da quando ha salvato l'esibizione dei Voivod, solo che gli avevano staccato l'ampli: il chitarrista però non ha smesso di suonare, e quando gli ridanno la corrente sta suonano i pezzi dei Megadeth. Un'oretta sparata a palla, poi gli tolgono ancora la corrente e lo lasciano a lato stage a masturbare la chitarra, sotto lo sguardo amorevole del suo assistente sociale.


A presto per le altre band coinvolte in questo trionfo.


9 commenti:

Walt The Rocker ha detto...

in effetti non ha senso che venga se ti sei perso i The Rocker... unico motivo di interesse del festival ;-)))

Giampiero Novello ha detto...

Dove suonano i The Rocker? Al Billionaire? Roba da ingegneri ed escort, immagino...

Mattia, Sì, quel Mattia ha detto...

Cos'è quest'insano delirio? Sono sconvolto... Sconvolto...

Giampiero Novello ha detto...

E' il privilegio di aver visto migliaia di concerti e quindi sapere già cosa succederà, ben prima che succeda

V, che c'era, ha detto...

Non ti permettere di usare male parole per gli Edguy! Anticipo io e credete solo a me: esibizione spettacolare, abbigliamento azzeccato (come sempre) e salto con spaccata! Pride Of Creation capolavoro! Unico neo: il giorno dopo siamo stati costretti tutti ad una visita oculistica a causa di Dirk, il chitarrista spelacchiato, che non va fatto suonare al tramonto, proprio quando il sole gli arriva dritto in fronte... Bravi, belli e bravi. Sicuramente la band più folkloristica del Gods di quest'anno. Il fatto che Tobias Sammet abbia letto il mio striscione con scritta provocatoria e abbia fatto cenno di sì con la testa è un evento trascurabile.....no? ...

Giampiero Novello ha detto...

La nostra partecipazione al Gods è seriamente a rischio dopo l'intervento della V

Mattia, Sì, quel Mattia ha detto...

Sconvolto...

Walt ha detto...

escort ed ingegneri stanno ai due estremi della società. In mezzo ci sta chi si affatica per loro.

Walt ha detto...

...ovviamente l'ingegnere è quello che chiede l'elemosina, l'escort invece riduce alla povertà la massa.

Precisazione dovuta onde evitare di essere inelegante con l'escort di turno che leggerà sto blog.