martedì 14 settembre 2010

"The Convivenza Saga: aggiornamenti non necessari"


Il Petto di Pollo. Risorsa primaria di ogni sana alimentazione onnivora, costa poco e si cucina in pochi minuti. Esauriti gli aspetti positivi. Ostacolo principale: se cucinato a-la “dog's penis”, mantiene il suo sapore da cadavere. So che esistono dei trucchi da casalinga per evitare l'inconveniente, ma io non sono una casalinga, la V certo non si riconosce nella categoria e la Mamma Mia, oltre a essere vegetariana, credo sia la persona più distante in assoluto dal concetto di “casalinga”.

Risultato: sostanzialmente puoi cucinare il Petto di Pollo male ma coperto di spezie (curry o paprika, che tanto non compromettono l'addominale) o di salse (senape, che tra le salse è la meno devastante, a meno che non sia una di quelle senapi donatemi dal Papà Mio con l'unico scopo di farmi ingrassare per potermelo poi far notare). Oppure puoi cucinarlo bene, dedicandoci tempo e cura, fino a perderci mezza mattinata o mezza serata: ma così si elimina uno dei suoi 3 aspetti positivi, quindi adios.

Altro problema del Petto di Pollo: se non sei sicuro di mangiarlo a breve, lo devi congelare. Poi regolarmente ti dimentichi di averlo congelato e ne compri altro, finché il congelatore è pieno. Allora, finalmente, ti rendi conto che al mattino, prima di andare a lavorare, devi scongelarlo e poi mangiarlo quando capita: chi ha voglia di cucinarlo con cura dopo la giornata lavorativa? Non io. Spezie e via.


Le superfici piane. Mi riferisco a tutte le superfici piane escluso il pavimento. Dopo aver fatto ordine generale, suddette superfici tendono a riempirsi in tempo zero: generalmente abiti, tazze & tazzine, sacchetti pieni e vuoti (la V è ancora in modalità “emigrante con valigia di cartone”), libri acquistati in un impeto di frustrazione, CD capolavori che poi cerco disperatamente ovunque, appunti di mille materie (dannata sia il mio essere così poliedrico), amuleti contro la peste, varie ed eventuali.

Il pavimento del soggiorno e dello studio, poveretto, si deve accontentare di scarpe. Certo, essendo una coppia ganza, noi si riempie lo spazio con stivali, anfibi, doposci di pelo e ciabatte dei Kiss, mica robetta da medio-borghesi. Quella la tengo in cucina.


I rapporti col vicinato. Si evolvono, nel senso che qualcuno dei vecchi decrepiti ha percepito finalmente la mia presenza e ha verificato che non fossi uno squatter. Che poi, questi vecchi dovrebbero solo essere contenti di vivere vicino a me, così si possono ascoltare capolavori a profusione. Per ora li sto educando con l'Hard Rock Cristiano: avendo visto che Gesù va per la maggiore quaggiù, ho pensato a questa mossa ruffiana che dovrebbe sancire la non belligeranza. Stryper e Shout a palla: vecchi contenti e io in odore di santità.

Comunque, alla fine la convivenza coi vecchi è facile. Basta salutarli e, all'occorrenza, passare qualche minuto ad ascoltare l'elenco delle loro malattie. Alternare faccia sorridente a faccia preoccupata per 3-4 minuti, poi fuggire con una scusa banale ma con sorriso comprensivo. Attenzione a non andare oltre a queste cortesie, si rischia di venire nominati “badanti ufficiali” e ricevere continue richieste di fare la spesa, imbiancare le pareti o guardare insieme “Sentieri” (il tutto senza la paga di badante, beninteso).


Decorazione d'interni. È una rogna essere in affitto, perché le decorazioni che inserisci devono essere facilmente rimovibili una volta che decidi di fuggire perché non hai i soldi per il prossimo mese (tra parentesi, gente più miserevole pare non si faccia problemi a evitare di pagare, ma io sono stato educato da dei calvinisti). Questo mi impedisce di dipingere martelli di Thor sulle pareti o di incidere rune protettive (anti-cimici) sulle porte. E sì che la V ha anche fatto il Liceo Artistico... quante potenzialità sprecate...


Il tavolo nuovo. L'ho rubato a mio fratello, che l'aveva lasciato in custodia a Papà Mio. Il quale si era convinto di averlo comprato lui e ha cercato di tenerselo dicendomi: “E io dove appoggio i miei libri?”. Siccome un tavolino da studio mi sembrava sprecato come poggia-libri, l'ho sottratto nottetempo e il furto non è stato ancora notato. Si prega di limitare le delazioni. Comunque sia, tavolo perfetto per lavorare col computer e come piattaforma per lanciare le note dei capolavori in tutto il condominio --> attualmente in heavy rotation (come pausa dall'HR Cristiano) è “Perfect Timing”, McAuley Schenker Group, copertina da lacrime coi due eroi McAuley e Schenker in crisi d'identità con le extension blu elettrico e le pose da “me le faccio tutte io, tu guarda e impara”.


PS: ho letto “Cavie” e “Survivor” di Chuck Palahniuk --> così così, è troppo caricaturale per i miei gusti e a volte descrive scene che fanno proprio vomitare. “Survivor” utile perché ho imparato a togliere le macchie di sangue dalle magliette. Magari mi mancano i riferimenti culturali per apprezzarlo, questo Chuck: anzi, diciamo la verità, è a Chuck che mancano i riferimenti culturali per farsi apprezzare da me.

Molto meglio Irvine Welsh, “Il lercio” è una figata, se non fosse per la conclusione che è nera come la pece ma quasi c'era una redenzione e invece io volevo il protagonista lercissimo fino alla fine. Comunque mi ha confermato che nei paesi britannici si mangia da schifo e non c'è speranza che riescano a migliorare perché a loro quella robaccia piace davvero. Per fortuna che non sono più un impero coloniale.

4 commenti:

Walt ha detto...

Il petto di pollo è un mio kult assoluto. La senape col petto di pollo? Non voglio pensarla.

Le tue letture sono vietate ai minori?

Meno male che ha preso gli MSG giusti, temevo un cambio di parrocchia, ops ... di pettinatura ...ops di non pettinatura causa calvizie incipiente. Ma si sa, in quel disco McAuley si credeva Tempest o Bon Jovi ... poverino. Quanta sofferenza. Noi lo vogliamo ricordare così.

Giampiero Novello ha detto...

Answers:
1. Petto di pollo con senape Over The Top, laddove non si possa andare con continuità al BeFed.
2. Letture non vietate ma caldamente sconsigliate ai minori: comunque niente che non vedano in ricreazione a scuola.
3. MSG scalcinati all'epoca, ma incredibilmente non "da calvi" pur essendo calvi fino al midollo. Ma, disperati e disprezzati com'erano a metà/fine '80, imperdibili.

Erika con Stella che digerisce... ha detto...

si ma campate di petto di pollo?male... Pensa che se per caso doveste invitarci a cena potrei portare 2 lasagne fatte in casa e una bella torta...Di solito non mi autoinvito ma cribbio,il pensiero di voi seduti a tavola con il pollo che implora pietà tutte le sere è agghiacciante.Poi non si dica che non vi vogliamo bene...^_^

Giampiero Novello ha detto...

Io camperei di pollo, verdura fresca e fiocchi di latte, la V invece mi vuole male e cerca di variare la dieta.
Appena ci siamo ben sistemati, vi invitiamo e vedrai che ci saranno cose da divorare che non ti immagini nemmeno. La V mi vuole male, vi farà di sicuro qualcosa di grasso e gustoso...