martedì 5 luglio 2011

The Convivenza Saga – Tales from Via Zermanese


Ora che i tempo di abbandonare questo appartamento e questo zoo si stanno avvicinando, spendo due parole in questioni irrilevanti.

Intanto, siamo stati bene. Dopo un paio di mesi di entusiasmo collettivo, da coppia moderna che si spartisce i lavori, il maschio ha tirato i remi in barca sostenendo che lui porta a casa i soldi e quindi è dispensato non solo dal lavare le mutande, ma anche dal gettarle nel cesto della biancheria. Ora, dopo diversi mesi di mutande incollate al soffitto, si pone il problema di ripulire il tutto.

Tramontata mestamente l'idea di acquistare uno schiavo (colpa di questo Stato Moderno figlio delle peggiori idee illuministe), si pensa di prendere uno stagista, che tanto non è diverso da uno schiavo e, anzi, non gli devi dare da mangiare. Purtroppo gli stagisti sono in grado solo di portare caffè e fare fotocopie, mansioni per le quali abbiamo già il Furby.

Insomma, pare chiaro che dovremo arrangiarci. Oppure potrei regalare voti a scuola in cambio di un libero contributo degli studenti per spalare la spazzatura e scrostare il water. Soluzione anticonformista, curriculare, formativa e con un tocco di ricattatorio che fa “Antico Regime” (o Prima Repubblica). O, meglio di tutto, incaricare un interior designer di giustificare il caos primordiale e la spazzatura come “scelta di vita al di fuori di schemi convenzionali, molto avanguardistica, un po' bauhaus un po' downtown-L.A. ma con chiare influenze mitteleuropee e citazioni dal neo-realismo di Ladri di Biciclette”.

Chi mi mancherà del vicinato? Nel palazzo dove abito c'è brava gente, alla fine, e devo dire che hanno accettato quasi tutte le nostre peculiarità: dai burnout in moto al paganesimo, dalla cucina piromane fino alle esibizioni canore sotto la doccia. Hanno perdonato anche chiunque abbia causato un blackout in tutto il quartiere perché, oltre a far viaggiare lavatrice e lavastoviglie e microonde ha voluto anche alzare lo stereo dove osano le aquile (ma quando ascolti “The Secret of Steel” non esiste un volume a meno di 10). Non posso dire che ci mancherete, perché là dove vado posso ascoltare HM anche alle 3 di notte, mentre qui nel condominio avete strane regole che me lo impediscono, tuttavia nessuno ci ha mai denunciati in più di un anno e il prete locale non è mai riuscito a entrare in casa, quindi grazie mille a tutti.

Un grazie a tutti coloro che, impietositi dalla quantità di fiocchi di latte che portavo a casa dal supermercato, hanno pensato che la morosa non volesse cucinare e mi hanno donato lasagne, arrosti, torte assortite, bottiglie di grappa fatta in casa e insaccati in scadenza: le cose decenti le abbiamo mangiate, le altre le abbiamo donate ai gatti del quartiere.

Un abbraccio al vecchio che porta a spasso il chihuahua lungo la strada davanti casa ad ogni ora del giorno: in 2 km di strada il cane fa mediamente 30 litri di pipì, così segui la striscia e sai che trovi prima o poi anche il vecchio.

In bocca al lupo a chi entrerà in questo appartamento dopo di me, se riuscirai a staccare i calzettoni di rugby dal lampadario sai dove restituirli.

Un'ultima cosa, rivolta a tutti i vicini: andare in moto NON è il mio lavoro, descrivere la coppia come “il motociclista e la cantante” è ganzo e non l'ho mai voluto correggere, ma in effetti io faccio il domatore di scimmie.

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