domenica 6 maggio 2012

Biografia inessenziale: qualche altro anno...




1999. Sogno la California, ma non quella tossica dei Motley Crue, io viaggio sulle note del Gran Visir della Melodia Johnny Lima, il cantore della classe operaia della West Coast. La cosa cozza a tal punto con il Metallo Estremo che, per coerenza, abbandono l'Estremo e mi getto sulla Melodia: tanto la donna ce l'ho e non ho più nulla da dimostrare. Attraverso l'Italia per concerti di Metallo incandescente, in treno perché ho la patente ma non il mezzo di trasporto (60mila km verso Biella per tedeschi e doppiacassa). Capisco che il Mondo del Metal è delirante, mi adeguo al delirio e decido di non decidere del mio futuro. Coerentemente, faccio 2 esami universitari in cui il docente regala letteralmente il 30 a tutti i presenti e poi via in osteria: il mondo post-universitario mi pare un misto di Gardaland e alcolismo.

2000. Il nuovo millennio inizia anonimo, l'obiettivo è la laurea in vista di un progetto futuro inesistente: vagheggio di fare il ricercatore all'università, occupazione che consisterebbe nel bighellonare tra biblioteche e baccari di Venezia, stringere amicizie occasionali con turisti e studenti fuoricorso, tirarsela da intellettuale... In realtà voglio finire di studiare perché mi sono rotto di fare esami a luglio, quando invece dovrei essere al mare: anche se le superiori sono finite da un pezzo, con la testa sono ancora là. Càpito per caso in un paio di centri sociali, dove comprano la birra del discount e la servono col rincaro del 200%, ma li perdono perché trattano i cani meglio degli umani. Vado in palestra, ma a caso: una settimana 6 su 7, una settimana niente, mangio quello che mi danno in famiglia, il metabolismo tiene e questo mi basta.

2001. Mi laureo in 4 anni, mi sento un fenomeno da baraccone in mezzo ai fuoricorso. Ricevo anche un rimborso dall'università, una cifra risibile che spendo in birra e patatine. La mia tesi, letta oggi, fa cadere in un torpore immediato dopo poche righe, eppure all'epoca mi sembrava una rivoluzione in ambito storiografico: non è che oggi scrivo meglio, è che scrivo di cose più ganze o non scrivo proprio. Svolgo anche il servizio civile e sfrecciare in furgone per la provincia non mi dispiace affatto, almeno così ho imparato la geografia locale. Vado al Gods of Metal ogni anno, ad ogni edizione sono vestito sempre peggio. Sono sicuro di aver fatto anche altro, ma devono avermi messo qualcosa nel drink e non ricordo nulla... facciamo che mi sveglio nel 2002.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

4 anni?
Non è credibile aver imparato la storia nei tempi che non siano i suoi (vogliamo qui negare il noto detto: "ogni cosa a suo tempo" adattandola alla versione naif "ogni cosa ha il suo tempo"). O la storia è prolissa di suo, o tu non l'hai imparata bene. I conti non tornano. A me, beninteso. Ecco fatto, gettone di presenza inserito.

Giampiero Novello ha detto...

Direi che, contando elementari-medie-superiori-università, ho studiato storia per 17 anni ;)

Anonimo ha detto...

e poi...???

Anonimo ha detto...

Che è questo Anonimo che usurpa il mio anonimato? Non mi sento sufficientemente tutelato. Chiedo l'intervento del Grand Jury.
Ora dimostro di non essere un robot.

Giampiero Novello ha detto...

State buoni che ho gli scrutini

Anonimo ha detto...

Dai su, che scrutini e scrutini :))) E' tutto scritto, tutto deciso, tutto (già) pagato. Non voglio pensare ad una Italia diversa :)))

Ora vi dimostro che non sono un robot.