domenica 2 settembre 2012

Bang Your Ass 2012 - Monaco




La trasversalità del Metallaro veneto all'estero

Durante il festival si dorme a Stetten. Trattasi di paesino 100% teutonico: ospita solo famiglie di militari che si addestrano là vicino, ha più panifici che edicole, l'erba dei giardini è regolata con le forbicine, la spazzatura è inesistente e le piste ciclabili volendo ti portano fino in Danimarca (1000 km più a nord).

Si parte per il rientro a Monaco. Saltiamo il viaggio di 200 km nel quale le donne si vantano delle conquiste fatte al BYH (soliti tedeschi con panza da birra e mullet) e diciamo che si arriva a Monaco verso il pomeriggio: piove in orizzontale, così ti lavi la faccia senza sforzi rilevanti, poi smette e il sole spacca, ti scopri e ricomincia a piovere.

Il centro di Monaco è affollato di gente e stand gastronomici, cosa inusitata perché i bavaresi di domenica normalmente stanno a casa a recuperare la sbronza e a girare film porno amatoriali. Dunque festa in un paio di piazze, con musica, griglia di wurstel e hamburger, birra e cocktail (matti per il mojito, perché credono di essere ai Caraibi anche se piove e son 17 gradi). Ti fanno anche il nostrano spritz, però da mezzo litro con “vino di Valle di Reno” e 7 euro minimo.

All'arrivo nella piazza secondaria è pieno di gente e le casse sparano roba danzante tra Cher e Scissor Sisters, mentre in pista c'è un fenomeno con braghe a zampa e baffo teutonico che canta in playback: al suo fianco il ballerino 65enne con camicia della cugina Daisy e mocassini con la zeppa. In effetti sembra la festa delle media, con maschi da una parte e femmine dall'altra. Vado a prendermi una birra e il tipo della spina sembra felicissimo di vedermi (applaude e saltella); il gettone del vuoto a rendere è a forma di cuoricino; le donne non mi guardano ma guardano le nostre signorine; i maschi sono tutti uguali (rasati, pizzetto, T-Shirt scollatissima con gilet, sciarpetta) e arrossiscono quando vedono l'energumeno Bonny nel suo trionfo di muscoli depilati.

Insomma, siamo finiti al Gay Pride di Monaco. Prontamente lo ribattezzo BANG YOUR ASS. Non avendo alcun problema di omofobia, mi lancio nella calca, perchè finalmente riesco a rimorchiare anche io e a fargliela vedere a quella smorfiosa della V che si era beata dei suoi spasimanti oversize al BYH. Ottengo birra gratis e probabilmente qualche complimento (anche se in tedesco qualunque frase sembra un rimprovero), cerco anche di farmi offrire da mangiare, ma intuisco che in cambio è richiesto qualcosa di poco eterosessuale e rinuncio.

Tappa in metropolitana per sfruttare i sempre funzionali bagni pubblici (fondamentali in una nazione che consuma birra 20 ore al giorno) e si ammira l'eroe della giornata: il “fissapeni”. Questo gay di mezza età si è piazzato a una estremità dell'orinatoio collettivo e, fingendo di espletare, fissa spudoratamente i peni degli altri avventori, senza nemmeno sforzarsi troppo di nasconderlo.

La sera è festa a Marienplatz, dove hanno montato un palco da grandi occasioni e i trans più ganzi della Germania fanno spettacolo per un pubblico eternogeneo e decisamente ubriaco (ma dignitosissimo). Le battute sono in tedesco, quindi ci perdiamo il raffinato umorismo locale, ma il Gran Trans Gay Imperiale sul palco intona anche una canzone in italiano dove sostiene di amare i “bei ragazzi con la braciola” e via tutti ad applaudire saltellando.

Nel concerto finale si esibisce una paladina dell'amore saffico di cui non ricordo il nome, musica elettronica esecrabile che però piace un sacco da queste parti: il pubblico gay si dà a effusioni plateali, soprattutto il versante femminile è in gran spolvero. Irrompe anche un gruppo di turchi ben brilli che provano ottusamente a rimorchiare le signorine, non capacitandosi del perché due donne che si baciano non possano accogliere tra di loro un nanetto scuro di comprovata virilità.

Per il resto le feste di piazza tedesche sono tutte uguali: si mangia maiale in mille versioni, si beve birra, ogni tanto si varia con dolci la cui pesantezza è fuori scala, poi si beve altra birra, poi Jaegermeister, poi cocktail, poi si mangia ancora, poi a letto presto che è pur sempre domenica e da lunedì bisogna tornare tutti precisi e funzionali.

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