mercoledì 26 luglio 2006

SUNSET BOULEVARD


Sentite questa!
Metal Sludge (il miglior sito al mondo per la musica anni ’80, http://www.metalsludge.tv/home/, andate e innamoratevi) ha recentemente intervistato Marq Torien, cantante dei BulletBoys.
Il suo gruppo era uno dei 6 milioni di gruppi hard rock-glam che, usciti a fine anni ’80, hanno venduto alla grande il primo e il secondo album (all’epoca vendevano davvero tutti!) e poi si sono messi a fare grunge e sono stati giustamente dimenticati.
Marq porta ancora avanti il progetto, tra il disinteresse generale. Tanto per capirci, l’intervista l’ha fatta dopo un concerto davanti a 12 persone!
Nel 2003 ha fatto uscire un nuovo album dei BulletBoys, acquistabile solo tramite il sito ufficiale (che non aggiorna da 3 anni!) oppure ai concerti.

METAL SLUDGE: Quante copie ha venduto il nuovo album fin’ora?
MARQ: Non so di preciso, ma di sicuro tra le 20.000 e le 40.000 copie!

BOOM!

20-40mila copie? Con un sito che riporta news di 3 anni fa? Con concerti davanti a 12 persone?
Marq, poveretto, è solo uno di quelle centinaia di musicisti degli anni ’80 che hanno avuto i loro 10 secondi di fama, i loro 5 grammi di coca, le loro 3 grupies da sollazzare… e che vent’anni dopo non riescono a capacitarsi di come possa essere tutto finito!
Ce ne sono parecchi in giro. Vivacchiano suonando i loro vecchi successi davanti a platee di quarantenni nostalgici, ubriacandosi di rum da discount e di ricordi lontani, sfasciando camere di motel perché credono di essere all’Hilton (ma il giorno dopo devono svuotare il conto in banca per pagare i danni!).
Estrema sindrome di Peter Pan.
Per ridere e per piangere… http://www.metalsludge.tv/home/

3 commenti:

Anonimo ha detto...

.....e ma però ad esempio quelli come me vogliono leggere queste cose...non mi interessa che mi vengano a dire che hanno suonato davanti a 12 persone...che hanno venduto 10 copie (di cui 5 regalate agli amici), ci sono i giornalisti e i sapienti di rock per questo...io li voglio così , kitsch e pacchiani, ma soprattutto sognatori. Sempre. Anzi se andassero ancora in giro vestiti come negli 80 meglio. Tanto come non interessano adesso, poco cambierebbe e arrivati a 'sto punto "Evviva la continuità!"

Giampiero Novello ha detto...

Il problema è che questi credono veramente di essere fermi al 1986. E di contare ancora qualcosa. Invece non solo non contano un ca**o, ma prendono anche per i fondelli quei 4 fans che ancora gli rimangono.
I tour, poi, nel 90% dei casi li fanno perchè nella loro vita non hanno mai lavorato e non sanno fare altro. Se è una scelta di vita, ben venga... ma predere in giro quei 12 fans che vanno agli shows...

Anonimo ha detto...

mi sento di controbattere (civilmente) nel senso che, parlo a titolo personale, non mi è mai interessata la vita privata dei musicisti e meno ancora le loro sparate(ma ci rido su sempre con piacere), idem per le scene isterismo ad esempio per Axl o Madonna...mi lasciano del tutto indifferente...ma la musica no...3 secondi di gloria valgono 3 dischi di una (pur buona) normalità. Poco importa se oggi i tempi sono diversi, ma certi come-back riescono a regalare, seppur a tratti, momenti di emozione che le pur giovani e volenterose nuove band solo rararmente comunicano (e non mi considero uno che ascolta la musica fino al 1992)...le band tipo i BulletBoys ( bada bene NON i Motley Crue o altre superstar) per me proprio la vivono sulla pelle la loro scelta di vita...si ripresentano semplicemente perchè il mercato lo richiede e ne approfittano, non ci sono spiegazioni particolari, d'altronde è star system...oggi ci sei domani chissà, dopodomani magari di nuovo sì...ma tra il vedere il live dei pur straordinari Buckcherry (band che considero la migliore tra le "nuove/recenti" leve) e che ne so il comeback dei DAD...o un'ipotetico show degli Shark Island (anche loro riesumati dal sarcofago) ...caspita io ritorno sempre nel 1989. Con esagerata soddisfazione.