lunedì 22 ottobre 2007

R.W.C 2007: I Voti

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PROMOSSI.
SUDAFRIKA. E vorrei ben vedere! Vincono il Mondiale un pò a sorpresa ma non demeritando. Certo, hanno trionfato senza incontrare All Blacks e Australia, ma che colpa ne hanno? Adesso per quattro anni potranno continuare a far giocare solo bianchi in nazionale, lasciando a casa i giocatori di colore, che tanto a rugby sono scarsi. A parte Habana. Che però è coloured, come dicono loro. Il che significa che un agricoltore boero potrebbe anche NON sparargli a vista. Comunque sia, complimenti. Non spettacolari, ma concreti al massimo.
INGHILTERRA. La perfida Albione quasi ci fregava tutti. Veniva da 4 anni di figuracce e invece ha imbroccato 3 match da incorniciare (Tonga, Australia, Francia) proprio quando sembrava sul baratro. Peccato che sia arrivata in finale senza più nulla da dare. Grande, grandissimo Wilkinson, per quanto mi riguarda egli E' il rugby!
ARGENTINA. Sorpresa ma non tanto, si consacra come realtà di alto livello a tutti gli effetti. Con alcuni talenti purissimi, sopra tutti spicca l'apertura Hernandez. Con Pichot ha formato la miglior mediana dei Mondiali. Peccato che abbiano la panchina corta. Ora sarebbe il caso di farli partecipare al 3 Nazioni o al 6 Nazioni...
FIJI. I kamikaze del rugby hanno fatto il miracolo arrivando ai quarti, ma hanno anche fatto un buon match contro il SudAfrika. Chissà se riusciranno mai a capire che in questo sport anche la difesa è utile per vincere le partite? Ma forse va bene anche così, a loro non frega niente e divertendosi si tolgono anche grosse soddisfazioni.
TONGA. Non si sono qualificati, ma hanno spaventato Inghilterra e SudAfrika, cioè le due finaliste. Molto migliorati nel gioco, hanno esibito alcuni talenti notevoli come Taione, Maka e T-Pole. E' evidente che con qualche soldo in tasca (la federazione, poverissima, quest'anno è riuscita a trovare uno sponsor) gli isolani riescono a essere competitivi. Non ad altissimo livello, ma Tonga avrebbe dato filo da torcere a squadre come Italia o Scozia.
GEORGIA. Sconosciuti all'arrembaggio. Già ai precedenti Mondiali avevano fatto bene, da qualche anno esportano buoni giocatori in Francia e fanno bene nei test-match alla loro portata. Interessanti per quanto mostrato a livello di difesa e di organizzazione di gioco. Poi contro le grandi non hanno fatto molto, ma non sono colati a picco. E hanno perso di un niente contro l'Irlanda. Onore agli orsi georgiani.
FRANCIA. La meno promossa tra le promosse. Si butta via con l'Argentina, fa l'impresa con la Nuova Zelanda e poi si butta dalla finestra con l'Inghilterra e si fa irridere di nuovo dai Pumas. In questa sequenza c'è tutta la storia del rugby francese. Belli, carismatici, folli, ma anche supponenti e presuntuosi. Promossi per la vittoria shock nei quarti, ma andrebbero presi a calci nelle costole per quello che hanno buttato via dopo.
***
BOCCIATI.
NUOVA ZELANDA. Ormai è un caso umano che coinvolge tutta una nazione. Sono i migliori SEMPRE a parte 1 giorno ogni 4 anni, e quel giorno è sempre nelle partite a eliminazione diretta. Quest'anno, poi, erano di gran lunga superiori al resto. Ma hanno fallito al primo test probante. Forse manca il carattere, forse è una questione psicologica. Tant'è, è stato il loro peggior piazzamento al Mondiale. Fossi in loro, non tornerei a casa tanto presto...
AUSTRALIA. Dovevano battere gli inglesi e si sono lasciati dominare. L'assenza di Larkham è stata dannosissima. Ma è la squadra che va rifondata. I "vecchi" hanno dato a sufficienza e non ne hanno più. I giovani vanno responsabilizzati. Ma la vedo dura. I grandi talenti degli anni '90 non sono stati sostituiti da elementi all'altezza. E resta l'enorme problema in prima linea, da anni gli Aussies non schierano un pilone presentabile. Urge rimedio.
GALLES. La fine di un ciclo. Fuori nel girone eliminatorio per mano di Fiji. La vittoria con Grande Slam nel 6 Nazioni del 2005, accolta come un miracolo in Galles, ha sortito effetti drammatici: non ci si è resi conto che era l'ultimo exploit di una generazione ormai alla frutta. La squadra andava rifondata allora, è invece si è deciso di insistere fino ai Mondiali. Coi risultati che abbiamo ammirato. Nubi di tempesta all'orizzonte.
IRLANDA. Più o meno vale il discorso del Galles, con l'aggravante di una quantità di talento molto superiore a cui sono corrisposte zero vittorie negli ultimi anni. Anche ai Mondiali confermano la fine di un ciclo. Un ciclo positivo per le singole vittorie ottenute negli anni, ma che hanno portato alla fine a Mondiali deludenti e a molti secondi posti nel 6 Nazioni. Molti hanno giocato ben sotto la decenza. Ma, al contrario del Galles, hanno la possibilità di contare su un movimento in grado di sostenere il rinnovamento.
ITALIA. Se fosse entrato il calcio di Bortolussi, probabilmente avrei promosso la squadra. Ma, anche alla luce della mediocrità della Scozia, i nostri vanno bocciati. Perchè non hanno mai dimostrato di poter essere squadra da Mondiale. Ma è stato un Mondiale in cui è andato avanti chi ha sbagliato meno. E i nostri hanno sbagliato troppo. Far fare bella figura a cialtroni come la Romania o a derelitti come il Portogallo non ti prepara alle battaglie campali.

3 commenti:

Laura ha detto...

Concordo al 100% con i tuoi voti !
Devo dire le Fiji, pur col loro gioco "7s style" autolesionistico in difesa, mi hanno entusiasmata, e considero SudAfica-Fiji una delle partite più divertenti del Modiale.

L'Argentina è stata la sorpresa più bella, mentre l'eliminazione degli AB la peggiore, oltre ovviamente al mancato approdo agli ottavi di finale da parte degli Azzurri.

Riprendo qui un pensiero da te esposto in un post precedente, a proposito del far giocare AllBlacks e gli Australiani nei campionati Europei: credo che sarebbe utile, per loro. I campionati dell'emisfero Sud sono "più facili", rispetto ai nostri, nel senso che le partite si vincono con margini più ampi, e credo che ai Tuttineri, ad esempio, manchi la forma mentale adatta per vincere le partite rosicando singoli punti. Se non sbaragliano l'avversario, si trovano in difficoltà...

Forse, se i Pumas entrassero nel TriNations, vedremmo un po' più di "lotta", e la cosa non guasterebbe.

Complimenti per il blog, un saluto.

Giampiero Novello ha detto...

Ciao Laura, vedo che concordiamo in larga parte. Aggiungo a latere un'altra considerazione...
Le Fiji, ho deciso, le voglio sempre così, non mi interessa niente della tattica: te li vedi i fijiani che giocano tattico al piede? Ci ha provato Johnstone a disciplinarli e ha pure ottenuto buoni risultati, ma a noi piacciono fuori di testa, in grado di segnare 40 punti e prenderne 60.
Grazie per i complimenti!!!

Laura ha detto...

Prego ;-)
Si, le Fiji a giocare di fino non ce le vedo !
Le vogliamo spettacolari, e in grado di farci venire un coccolone tutte le volte che inventano linee di corsa pazzesche nei 22 avversari :-)
Il gioco tattico è necessario, e sbuca fuori soprattutto nelle partite "che contano", ma io preferisco un po' di imprevedibilità ed azzardo.
Così come ho preferito la finalina per il terzo posto alla finalona per il primo, eh eh eh !!!
Buon fine settimana.