mercoledì 30 luglio 2014

BRAIN FOOD & DEADLY DRINKS


Al Bang Your Head


Punta di petto affumicata. Fermi tutti! Il top del BYH! Punta di petto cotta e affumicata sul posto (e l'affumicatore ha la forma di una locomotiva), con salsa barbecue a volontà e pane bavarese. Cottura perfetta, coi tutti i succhi conservati magistralmente che si sciolgono in bocca. Crosta affumicata nera come la pece e gustosa oltre ogni dire. Pietanza vista finora da me solo in “Man v Food”: se avessi uno stand del genere vicino a casa, avrei il sangue denso come Nutella. Fortuna che quest'anno al BYH c'erano diversi gruppacci, così mi sono potuto divorare l'equivalente di un interno porcello affumicato. Tocco raffinato in più: bastano 30 secondi vicino allo stand e il lezzo di affumicatura ti si attacca fino a 48 ore.


Spatzle. Gnocchetti svevi annegati in formaggio giallastro. Sembra cibo per maiali, ma il tedesco prova una profonda affinità con tutto ciò che è suino e lo stand ha la fila persistente. Gli spatzle nello stomaco triplicano le dimensioni, assorbono ogni alcolico facendo passare la sbronza, inducono un picco glicemico da letargo, allargano il girovita di parecchi centrimetri e rendono il maschio appetibile per ogni giunonica signora del Festival (in sostanza, se mangi gli spatzle sei figo e te fai tutte).


Poltiglia thai. Noodles (spaghettini di una sostanza ignota) piccanti per principio, poi decidi se buttarci sopra carne (dicono pollo, ma io non ho visto neanche un gatto in tutta Balingen), pesce (tonno e sgombro in scatol, ovvio) o verdura (non la prendeva nessuno, era una trappola per individuare i vegani e deportarli in Polonia). Piatto economico e riepistomaco, un po' come gli spatzle ma con lo spirito hipster multiculturale. Poderoso in uscita il giorno dopo, stando a testimonianze dirette.


L'Indomabile Colazione Post (e Pre) Sbronza. Il BYH mette a disposizione anche un servizio catering nell'area coperta per fare colazione in santa pace come se si fosse alla Sagra del Wurstel. Frittata con strutto, 2 fette di bacon, crauti in aceto e senape, 2 wurstel rossi, marmellata, pane nero, 2 litri di caffé americano con zucchero-panna-latte-senape. L'avventore del BYH smette di bere verso le 4 del mattino, dorme a caso per 5 ore, poi va a fare colazione e per le 10.30 è già pronto per la prossima birra. I più arditi possono comunque ordinare per colazione anche lo stinco.


Korea. Ah, il buon gusto teutonico ! Inventori della Radler che oggi spopola anche in Italia, gli Alemanni hanno già pronta la nuova bevanda che ci mette tutti in riga: Korea, ovvero il delicato mix Vino+Coca. Non vogliatemene, non ho avuto coraggio di provare. La ragazza del bar al Festival sostiene che sia buonissimo e garantisca “una sbronza colossale” se assunto nelle adeguate quantità, poi indica i senzatetto addormentati per terra e sorride soddisfatta.


Met. L'idromele è la bevanda degli dei: se poi te la servono da una spina decorata con enormi corna di toro, signori, è il Valhalla. Dolce e rinfrescante, esige un consumo a litri, ma ha la gradazione del vino e dopo qualche brindisi l'ingenuo sente mancare i terreno sotto i piedi, crolla sulla schiena alzando gli occhi al cielo per ammirare le Valkyrie che scendono dalle nuvole e lì resta per un'oretta. È anche il momento in cui arrivo io a farmi le foto col cadavere.

In giro per l'Alemagna.


Jagerschnitzel: cotoletta del cacciatore”, con crema di funghi. Cotoletta grande come un frisbee, ma nascosta sotto la crema e le verdure. Il piatto, che in Italia garantirebbe soddisfazione a una coppia normale (lui “mangio solo quand vado fuori” e lei “dieta perenne ma non togliermi la cioccolata e lo spritz”), qui è spacciato per pranzetto tranquillo a metà della giornata lavorativa. Notare che, ai tavoli a fianco, studentesse delle superiori si finiscono la cotoletta e il contorno in metà tempo e col doppio della birra rispetto a me. Ma io, in terra alemanna, son anoressico e mezzo uomo.


Paprikaschnitzel: “cotoletta alla paprika”, con ovvia crema di paprika. Uguale alla precedente, ma con violenza piccante necessaria a risvegliare il cervello dopo il brunch a base di birra e brezel. Verdure leggere come peperoni, cipolle e cetrioli aggungono al piatto quel tocco “bio” che va tanto di moda.


Maultaschen Mit Ei: ravioloni ripieni di spinaci e carne, con un bell'uovo fritto schiaffato sopra. Dicono che sia uno dei piatti tipici della Svevia e quindi andava provato. La porzione da una persona dà per scontato che tu pesi almeno un quintale e abbia la fame di chi ha fatto la guerra. Gusto arrembante, non certo ingentilito dalle barbabietole e dalle cipolle che, con grande sfacciataggine, vengono definite “contorno”. Senza 2 litri di birra per buttare giù tutto, ti tocca la morte per soffocamento.


Schweinebraten: “arrosto di maiale” in crosta, con crauti in agrodolce e gnocchi di pane. Siamo a livello di alta cucina, per gli standard locali: infatti le cameriere lo servono con orgoglio e va consumato con rispetto, bevendoci sopra almeno 1 litro di birra. Lo chef, che ovviamente ci ha messo 30 secondi a cucinarlo, verrà più tardi a prendersi i complimenti per questo piatto-simbolo dell'adiposità bavarese.


Leberkäse: “polpettone di carne”. Ho apprezzato la versione calda, con sopra un uovo al tegamino e l'insalata di patate a parte: come quasi tutto ciò che si cucina in Germania, pare che lo scopo sia riepire la panza e assorbire l'alcol (e contrubuire allo sterminio costante di migliaia di porcelli). Mi dicono ci sia anche la versione fredda, ma è da merenda (!) e va gustata coi cetriolini sottaceto. Se il tuo problema è il sangue troppo fluido, fatti un Leberkäse a merenda.

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