Lordi
+ SinHeresY + Dirty Passion
6
marzo 2015
Naonian
Concert Hall (PN)
Ritardo.
Maledizione
agli impegni sempre più pressanti al Centro Anziani, che ogni
pomeriggio devo andare a truffare i vecchietti col gioco delle tre
carte. Se poi ci mettete che il sabato c'è il taccheggio al
supermercato... ecco che si spiega il tremendo ritardo con cui questo
report viene inventato e messo online.
Ritardo.
Maledizione
al corso per Venditore di Fuffa e Produttore di Triplici Copie
Bollate, che mi blocca a Venezia fino a tardi e mi permette di
arrivare a Pordenone solo alla fine dello show dei SinHeresY.
Ergo...
...
per dire due parole sui gruppi di supporto mi affido al “sentito
dire”, che, in barba al progresso e al buon senso, pare essere
ancora la forma più diffusa di informazione.
“Ho
sentito dire che” i Dirty Passion dalla Svezia sono una buona band
di roccherrolle, che ha fatto il suo porchissimo show all'ora
dell'aperitivo, davanti a un pubblico sparuto e dubbioso se quello
fosse un soundcheck o il concerto vero e proprio. Incontrati poi in
giro per il locale, si sono dimostrati gente semplice e variopinta:
uno nerboruto e tatuato che potrebbe avere qualche speranza di
riproduzione, un altro ha la bandana e sopra il berretto da
orfanello, due sono fisicamente improponibili.
“Ho
sentito dire che” i SinHeresY,
band triestina che saltella tra Within Temptation, Lacuna Coil e
violenza controllata, sono stati bravi. E che la cantante è stata
bella. Di più non posso dire, perché mi sono informato presso
gentaglia.
“Io
vi dico che” Lordi e la sua band sono sempre un investimento
sicuro. Vuoi i ritornelli ruffiani? 1 ora e mezzo di refrains senza
cedimenti. Lo spettacolo? Tra costumi, scene horror, coriandoli,
mummia che fa l'assolo tra due colonne di fuoco e frizzi&lazzi da
commedia dell'arte, è meglio del Carnevale di Ceggia. Ci mettiamo dentro anche due pezzi da balera coi chitarroni che strizzano l'occhio all'ascoltatore 60enne. Il
merchandising da horror anni '80? Le T-Shirt di Lordi sono il trionfo
del cattivo gusto e dell'esclusione sociale. Il pubblico estasiato?
C'è anche quello, anche se con Lordi è sempre un problema star là
a urlare e applaudire, col rischio di perdersi alcune delle
impagabili cialtronate che la band improvvisa sul palco. E ancora:
suoni ottimi e apporto del playback non definibile (il playback non
definibile è abilità tipica delle band di liscio, mentre i
Metallari, diciamolo, al 90% si fanno sgamare).
Lordi
ha fatto 7 album. I primi da applausi, gli ultimi stanchi, ma in
tutto una dozzina di hit singles facilone da onanismo sfrenato e una
voglia di intrattenere che mette in riga le migliaia di band
jeans/maglietta/sguardoinbasso che magari tecnicamente son 2 spanne
sopra, ma che ti dimentichi prima ancora che finiscano lo show.
Vanno
visti almeno una volta, ma sbrigarsi, perché prima o poi si
squaglieranno dentro i costumi di gommapiuma.
Dato
l'impressionante turnover di strumentisti, probabile che Lordi se li
mangi quando ha i cali di zuccheri (vista anche la sua circonferenza
in costante espansione).
Pubblico?
Trasversale e numeroso. Genitori spiazzati che accompagnano figli
minorenni neanche fossimo a un incontro di wrestling, Metallari,
morose di Metallari che per una volta concedono ai compagni un
concerto (e gliela faranno pagare, oh se gliela faranno pagare), fans
del gothic tutti pizzi e merletti tipo Signorina Silvani a un
funerale: solito repertorio.
Non
troppa gente da morire soffocati, ma abbastanza da lasciar contenti
band e organizzatori e quindi far sperare che si possa sperare che la
Naonian Concert Hall possa continuare con una programmazione da
Trucidi Metallari (senza scontantare i Trucidi Punk e i Trucidi Indie
che sono così amati a queste latitudini).
1 commento:
Descrizioni sempre ironicamente ineccepibili. By Alessandro Fort
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