martedì 3 marzo 2015

Non tutto è svedese quel che luccica



SISTER + SCREAM BABY SCREAM + GHOULS STONE VALLEY
21 febbraio 2015
Grindhouse (PD)

Leggi prima qui, utente casuale che capiti sul blog seguendo i link su Facebook: sono opinioni personali, non è una testata giornalistica. Se voglio mettere le setlist lo faccio, anche se preferisco descrivere i panini che mi sono mangiato durante gli show. Se non ci sono panini, di solito osservo le scarpe degli avventori. Se il locale è deserto, mi concentro sui water o su questioni di etica aristotelica. Ogni tanto mi ricordo di scrivere di musica, ma sono fondamentalmente pigro e preferisco la delinquenza spicciola. Ho 63 anni ben portati, 8 figli di cui solo 3 in politica. Una zingara mi ha maledetto nel parcheggio dell'Ipercoop giusto ieri e quindi non vivrò a lungo, quindi scrivo a caso, che tanto sono impunito.

Ci si organizza: uno mette l'auto, uno il GPS, uno sta male prima di partire, io guido al ritorno perché ho smesso di bere nel 1986 (dopo aver dedicato all'alcol i primi 9 anni della mia vita... altro che voi, che a 9 anni iniziate). Nonostante tutto questo dispiego di forze, la strada per arrivare al Grindhouse resta uno dei grandi misteri della mia vita: anche stavolta, una strada diversa. Qua bisogna rassegnarsi, lo spazio e il tempo sono concetti troppo limitati per una città come Padova.
Per la descrizione del locale rimando a una recensione precedente, così economizzo gli sforzi che domani bisogna alzarsi presto per rubare autoradio. Preciso solo che al bar hanno la Red Bull vera e che nel doposhow c'erano le donne succinte. Ho i testimoni.

GHOULS STONE VALLEY. Malissimo.

SCREAM BABY SCREAM. Mai visti né sentiti prima, a riprova della mia grande professionalità nell'aggiornare gli ascolti. Gruppo migliore della serata, sul palco hanno il piglio indiavolato e sornione di chi sa che quelli che suonano prima sono fuori classifica e quelli che suonano dopo sono solo fisico & chiome. I bene informati mi dicono che all'estero viaggiano bene, non ho capito se fosse riferito al fatto che hanno un aereo privato o solo che piacciono al di là della Alpi. Comunque sparati come missili, con le tastiere tunz tunz e la chitarra “sentononsento”. Il look da non-morti e anche un po' luridi piace molto ai superfans invasati della prima fila ed è successo meritato. Il cantante ruggisce come un satanasso che si fa il bidet con l'acqua santa e il bassista si colloca a metà strada tra Nicholas Cage e Marylin Manson (senza trucco), ma stia attento perché tra 20 anni rischia di essere Pippo Baudo. Livello di putrefazione adeguato, faranno strada se non si decompongono prima.

SISTER. Su disco i Sister non mi piacciono: li trovo troppo grezzi e non riesco a scovare loro pezzi memorabili. Dal vivo, complice anche un look da Metallari assassini “facepainting-borchie-tinte corvine-cuoio” che sembra di vedere i Taake, promettono almeno di essere minacciosi. Certo, nei primi due pezzi sparano tutto il ghiaccio secco che possono e il locale diventa Treblinka. Dalle nebbie s'intuiscono i pericolosissimi Sister, con le loro chiome a tinte coordinate e i ghigni malvagi che però al bassista vengono male e sembra solo felice di essere al Grindhouse a suonare invece che a sventare aringhe a Stoccolma. Il cantante pecca di dilettantismo aspettando gli ultimi due pezzi per mettersi a petto nudo: hai un chirottero tatuato sul petto, due pistoline sul pube, fai il personal trainer di lavoro e ti smutandi alla fine? Chi è il consulente d'immagine di quest'uomo? Comunque nessuna illuminazione per me, anche se a parecchi son piaciuti. Giudizio personale, ovvio, che sennò qualcuno s'adombra.

  • Grazie allo staff del Grindhouse per l'accredito, che onoro in vergognoso ritardo scrivendo questa recensione dopo 2 settimane, ma ho finalmente ottenuto gli arresti domiciliari e sarò più puntuale.
  • Grazie a Lorenzo Vettorello di Notturno Metal, che mi spedisce in giro per il mondo a vedere i concerti ma non pretende che io scriva di musica.
  • Grazie ai Ghouls Stone Valley per aver suonato poco.
  • I miei compagni di viaggio, che avrebbero potuto molestare più donne e bere altri 6 litri di vodkaredbull, che tanto al ritorno guidavo io. E invece... 

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