mercoledì 25 novembre 2009

HP Overload + Big Guns

SABATO 28 NOVEMBRE 2009
Big Boy (Biancade - TV)
Via Bordone Paris 17


H.P.OVERLOAD



Si inizia alle 22, si finisce in ospedale.
Nel mezzo, obbligatoria una rissa.
Vestitevi eleganti, così non vi confondete con la gentaglia sul palco.

Negli H.P. Blahblahblah suona e canta Carlo, e tutti voi l'avete visto in giro a picchiare la gente, a bere, a meditare, a fare i calci volanti, ad ammirare i ciliegi, a ballare il ballo del macaco, MA non l'avete mai visto suonare e cantare... Inoltre ha assoldato i fenomeni del Circo Medrano per suonare con lui: donne cannone, gemelli siamesi, orsi ballerini, uomini proiettile, perfino 3 musicisti...

Nei Big Guns canta quella canaglia di Sexy Jaxy, meglio noto in Questura come "Queo che salta". Gli altri della band riusciranno a farsi notare o verranno scambiati per le cameriere del Big Boy? Solo chi ci sarà saprà. Gli altri potranno leggere il resoconto QUI oppure nei verbali della Questura il giorno seguente.

SPECIAL GUEST... NEANDERTHAL RUGBY,
"a pèso scuadra de regbi in campo, ma a mejo col gòto in man"

mercoledì 18 novembre 2009

Killing Touch, 14 novembre 2009, Gands (Vittorio Veneto)


Innanzitutto un plauso alla nuova band di Michele Luppi, che sta facendo un tour italiano di 50 date spacciandosi per cover band. Tanto i gestori dei locali calcolano in base al numero di spettatori e tutto il resto è noia.

Chissà cosa ha spinto Luppi, fan dichiarato dell'AOR, a mettere in piedi questo progetto di Melodic Prog Metal. Ripicca nei confronti della sua ex-band di Metallari? O consapevolezza che è un genere con più pubblico rispetto all'AOR? Sta di fatto che l'album dei KT è potentissimo, ben suonato e ricco di svolazzi tecnici, non ha però delle melodie immediate: gli Evergrey fanno le stesse cose molto meglio, pur essendo meno tecnici.

Dal vivo la situazione cambia. La band suona che è un piacere e si diverte, Luppi è simpatico come al solito e si vede che se la gode a fare lo smargiasso minacciando licenziamenti a destra e a manca (soprattutto ai danni di batterista e chitarrista, minorenni ipertecnici e sorridenti). Perfino le canzoni godono di una carica in più, nonostante l'acustica del locale sia poca roba.

La band ci rimette clamorosamente a livello di pubblico. Dimentichiamoci le orde di femmine assatanate che affollano gli show dei Mr Pig: non fraintendiamo, il parterre include sempre una certa quantità di fanciulle che evidentemente si sono lasciate ingannare dai manifesti della band in stile “Ce le facciamo tutte noi”. La maggioranza però sono Metallari Col Codino. Bruttissima razza. Sono prodotti delle scuola di musica, appassionati di tecnicismo e di onanismo sonoro. Ai concerti si piazzano sotto il loro strumentista di riferimento e non perdono mai di vista le evoluzioni, sperando di scovare errori o sbavature. Ovvia l'accusa di calvizie, giacché hanno i capelli lunghi ma li tengono sempre legati e sono anche scacciafighe, nel senso che si rendono repellenti al genere femminile con i loro discorsi su quartine e metronomi. Di solito sono fans dei Dream Theater, poveretti, ma si ricordano le canzoni in base ai tempi dispari e agli assoli: in sostanza sono il contrario di me, che ricordo solo i ritornelli. Accorsi in massa allo show, hanno osservato diligenti se Luppi prendeva la nota supersonica, se i chitarristi facevano lo sweep col tapping, se il batterista suonava il suo 6/11esimi con perizia e via di deliri incontrollati.

Luppi, è facile profetizzare migliaia di dopo-show circondato da Metallari Col Codino, a discutere di tecnica e di tristezze infinite, mentre le donne sono sparite da ore perché la tua musica non la capivano e non avevi i ritornelli vincenti. Quando al concerto hai annunciato la cover dei Dream Theater, due voci di protesta si sono levate stentoree e hanno proclamato: “Calvissimo!”. Avresti dovuto ascoltare.

Tra 2-3 anni, mentre spieghi a tutti che avete usato nel disco un vero pianoforte, circondato da Codini che ti chiedono un giudizio sui DT, ti ricorderai di Giuffria e dei Def Leppard, e triste e sconsolato ti volgerai indietro.


Post Scriptum: ovviamente il resto della giornata all'insegna della ganzaggine. Pomeriggio a Inferno Rock, dove tra un acquisto inutile e l'altro si è riusciti a fare la chiusura con solo mezz'ora di ritardo. Spritz in locale alto-borghese, ingentilito da ubriacone sfregiato in crisi esistenziale (lo sfregio era sleazy, ma il piglio era epic). Pizza esagerata per la quantità di chiome presenti nel locale e per il tenore della discussione, tra situazionismo naoniano e memorie di guerra. Concerto finale che poteva starci come anche no, ma alla fine abbiamo rimediato CDs for free e abbiamo assistito a feroci atti di bullismo sul palco, quindi avanti così che almeno una navata della Cattedrale del Rock è a buon punto.

Eroe della serata: fuori classifica l'ubriacone, in quanto esperienza troppo breve per essere determinante, direi che vince a mani basse un cantante friulano di bell'aspetto e di folta chioma. Presentatosi allo show insieme a due donne, ha trascorso il concerto a intortare le ragazze e a spostarsi i capelli. Interesse per la musica pari a zero. Totale dedizione a un unico obiettivo, tutto il resto non conta. Permangono seri dubbi sulla sua affidabilità, soprattutto se intorno si aggirano esseri femminili.

lunedì 9 novembre 2009

HARDCORE SUPERSTAR, 7 novembre 2009, New Age (TV)


Citazione da Capo-Clown del Nord-Est: totale disfatta per i calvi. Non che non ce ne fossero, ma il loro esiguo numero scompare di fronte alle fluenti chiome dei GlamRockers che credono di essere in un video dei Roxx Gang e delle donnine che, pur ignorando la musica, apprezzano i quattro svedesi tinti di nero. Anzi, la presenza dei calvi è legata alla voce che sarebbe stato pieno di donne, ed è anche scritto nella Bibbia: “... il calvo va dove si trova Eva, ma Eva non si reca ove vanno i calvi”. Quindi il calvo può trovarsi in un luogo pieno di donne solo se il locale è già preventivamente pieno.

Presente tutto il Nord-Est che conta, ma la parte del leone spetta al Nord-Est che non conta. Ragioniamo: il Rock è la musica dei perdenti, quindi meno conti e più sei Rock, e quindi ciò che conta nel Rock è non contare nulla. Questo non vale per il Metal e io, modestamente, son Metal.

Inoltre il Metal ti fa invecchiare meglio. Certo, i Cinderella cantavano “As Long As I've Got Rock'n'Roll I'm Forever Young”, ma è anche vero che qui in Europa non li vediamo dalla Guerra del Golfo e dubito che abbiano conservato il loro già inesistente fascino giovanile. Almeno gli Slayer trucidi erano e trucidi restano... insomma, la questione età è più facile da affrontare per il Metallaro, il Glamster dovrebbe togliersi la vita quando si sveglia e sul cuscino vede più di dieci capelli.

Anche gli HCSS vorrebbero farsi passare per Metallari, almeno a sentire come producono gli ultimi album. Sarà che il tempo passa anche per loro e quindi si staranno preparano in futuro look da bikers tatuati. E quindi non discutiamo di Musica (giacché la Musica parla da sola, non è il caso di raccontarla), tanto vale parlare di fisico. Del resto, per erigere la Cattedrale del Rock serve anche la bassa manovalanza, visto che i ruoli di concetto sono già stati assegnati:

Jocke, cantante della band, è quello preso meglio. Fisico asciutto ma con notevole massa muscolare sottolineata da tatuaggi sempre più tamarri. Sarà che da quando incidono per l'etichetta metallara (Nuclear Blast) devono anche calarsi nella parte dei trucidi. Capello tinto corvino, chioma lunga, enorme presenza sul palco e maglietta anni '80 con maniche e colletto strappati a morsi. E' felicemente sposato e quindi pare che il suo livello di molestia sia piuttosto basso.

Adde è il batterista e, pur cercando da anni di sembrare brutto, alla fine è quello che se le fa tutte, soprattutto perché è alto 1,90 e ha la chioma fluente, inoltre ha la magrezza nervosa dei tossici che piace tanto alle adolescenti. La nota diceria che, ubriaco, si ingroppi anche i maschietti non viene verificata in questa serata, giacché Adde passa il concerto a svuotare una damigiana di Jagermeister e tutti i maschietti decidono di evitarlo come la peste nel dopo-show. Comunque alla fine è unto come un'anguilla (mai come quello dei Backyard Babies, sia chiaro).

Il bassista senza nome 10 anni fa assomigliava al giovane Elvis, adesso è un incrocio tra Galeazzi e Bjorn Borg. Se ha fatto dei soldi con la musica, li ha spesi tutti tra Burger King e alcolici di scarsa qualità: in caso contrario, ci ha dilapidato il patrimonio di famiglia. Ha almeno la decenza di suonare vestito, lasciando il look da Capannina Beach agli altri componenti. Alcuni avventori sostenevano che potesse essere sotto effetto di strane polverine bianche, ma per quanto ne so la stazza da orso e la letargia sono più da alcolizzato che da tossico.

Vic Zino, giovane nanetto di origine slava, ha i capelli da Metallaro, le facce cattive da Metallaro, il look da Metallaro e suona come un Metallaro. Per quanto mi riguarda, la band ha tratto giovamento dal suo inserimento: il chitarrista precedente era drogatissimo e punk, sdentato e scalcinato, mentre questo ha tutti i denti bianchi e alla fine del concerto si è pure fatto la doccia invece di infilarsi aghi nelle braccia. Mal che vada, possiamo dire che è giovane e si farà.


A qualcuno interessa la scaletta? Boh, le canzoni nuove sono tutte uguali e quelle vecchie sono punk. Non volendo parlare di musica, adesso ne parlo: molti sostengono (a ragione, peraltro) che la band spesso copi altri gruppi, alla faccia dell'originalità. Critica inutile, visto che l'originalità si può pretendere dai Rush o dai Pain of Salvation, non certo da una onesta band di Rock'n'Roll che flirtava col punk 10 anni fa e che adesso ha scoperto il Metal. Vediamo di goderci lo spettacolo che ogni volta mettono in piedi, almeno finché il loro fisico regge e i capelli sono naturali e non appartenenti a qualche signora indiana con problemi economici.

mercoledì 4 novembre 2009

EVENTI RECENTI


GOTTHARD Live
Capolavoro, locale pieno e la band suona da paura. Per fortuna Steve Lee si ricorda che è un orafo del Canton Ticino e presenta tutto in italiano: pareva di essere al Festivalbar. Set acustico di gran gusto, fatto esclusivamente per permettere al cantante di fare il fenomeno per le (numerose) ragazze presenti. Alla chitarra Leo Leoni vive il sogno da rockstar con convinzione, anche se il nanismo non lo aiuta. Il resto della band si difende bene (Marc Lynn al basso è ingrassato come un industriale del Nord Est, probabilmente esporterà i suoi capitali svizzeri qui da noi). Plauso speciale al tastierista Nicolò Fragile, che qui da noi faceva il vocal coach nella prima edizione di X-Factor e invece nel mondo civile suona una delle migliori band della scena.
Rassegnamoci: in Svizzera hanno i Gotthard che riempiono gli stadi, noi invece abbiamo quello che non riesce a pronunciare correttamente "Rewind".
Gotthard gruppo trasversale: parecchie donne presenti, ma anche alto tasso di calvi. La colpa è di Steve Lee, che era calvo fino a qualche anno fa ma poi si è fatto il trapianto e adesso è uno da "Centovetrine".

HALLOWEEN a Pordenone con ELVENKING-RAINTIME
Ci sarebbe stato anche il gruppo di apertura, ma non ho apprezzato il genere né la prestazione, quindi meglio glissare. Anzi, no: è il classico gruppo di cui si può dire che "spacca". Se volete sapere cosa ne penso delle band che spaccano, leggete cosa scrissi un paio d'anni fa. Il giudizio non cambia.
Bella festa a Pordenone, locale pieno e clamorosa assenza di calvi: inoltre, presenza femminile numerosa e festosa. Cose inaudite per un concerto Metal.
Raintime in gamba, suvvia, bravi a mischiare Children of Bodom e power metal. Niente che faccia saltare già dalla finestra, dal vivo però divertono e ogni tanto fanno anche i cornetti con le mani, come i Bravi Metallari. Suggerisco di non indossare camicie aderenti se il benessere ha allargato il girovita in stile "benessere Nord-Est".
Elvenking padroni di casa, pur se non tutto il pubblico sembra apprezzare le provocazioni del cantante, che in effetti avrebbe bisogno di 30 cm in più per fare il bulletto. Ma è poca cosa, perché ormai stiamo parlando di una band professionale al 100%, che non sbaglia un colpo e che sa intrattenere alla grande.
Grandi momenti anni '80:
  1. i cori campionati, come nel glorioso tour dei Wildside di supporto a "Under the Influence"
  2. la cover di "Heaven is a Place on Earth": puntare sul Rock/Pop da classifica dell'epoca è un centro sicuro
  3. Il batterista degli Elvenking (che chiameremo con le pseudonimo di Elvis) si disinteressa totalmente del genere suonato dal resto della band e si esibisce in una prestazione anni '80, con le rullate cafone e le bacchette roteanti. Vikki Foxx Style. Promosso in eterno!
Segnalazioni:
Bonny era tutto eccitato perché era a un concerto Metal pieno di gente e soprattutto pieno di donne, ma invece di molestare le donne esigeva una panca piana in fondo alla sala per allenarsi tra una band e l'altra.
Walter era presente, ma precisava che il suo obiettivo vero sarebbe stato andare ad una festa electro/dark/sadomaso. Se trovate qualche foto dell'evento, noterete il chiaro disappunto di Walter nel vedere sul palco dei capelloni puzzolenti invece di donnine in black leather & latex.

domenica 25 ottobre 2009

Che sia la volta buona?

Stasera partenza per Bergamo per il concerto dei Gotthard. Visti già un paio di volte, sempre all'estero (Germania e Austria), sono una delle migliori live band degli ultimi 15 anni. Poche storie, non credo che abbiano mai sbagliato un concerto, almeno da quando il cantante Steve Lee (apprezzato orafo di Lugano) si è fatto il trapianto di capelli.


La band svizzera ha il poco invidiabile record di avermi tirato pacco per ben 2 volte. Ripercorriamo le due esperienze:

1. Venice Rock Festival 2005: inseriti come headliner nella giornata HardRock del festival, insieme a Dare-Brunorock-Sin'sHere, gli svizzeri rinunciano a suonare qualche giorno prima della data perchè l'organizzazione non garantisce il pagamento concordato. Quel glorioso festival, sito nella zona industriale di Marghera, aveva a disposizione spazi che nemmeno Vasco sarebbe riuscito a riempire. Inoltre il tutto era stato organizzato con un complicato sistema di soldi inesistenti, per cui alla fine sono riusciti a far suonare qualche band (es., Motorhead) e a chiudere con un passivo record (qualche centinaio di migliaia di euro). Insomma, i Gotthard quella volta sono stati scaltri. Peccato per quella famiglia di tedeschi che, in gita sul lago di Garda, aveva attraversato il Veneto per vedere lo show e scoprire solo all'arrivo che questo era stato cancellato. Cancellato il giorno stesso, ovviamente, anche se le band (Dare, Brunorock, Sin's Here) erano già arrivate e pronte a suonare. Finale della giornata tutti in pizzeria, a sparare vaccate su gruppi inesistenti.

2. Concerto al New Age (TV), credo 2007 o 2008. I Gotthard, convinti di avere migliaia di italiani in loro attesa, fissano 5-6 date tra Centro e Nord Italia. Al momento di valutare i ticket venduti in prevendita, si accorgono che interessano a qualche decina di disperati. Nessuno spiega loro che in Italia (caso unico al mondo) i biglietti in prevendita costano di più e quindi non ha senso fare previsioni sulle presenze del pubblico in base a quei dati. Spaventati dal flop, gli svizzeri si inventano una malattia del cantante e cancellano tutto il tour italiano. Recuperano una sola data, a Milano, qualche mese dopo. Da allora diventano giudiziosi e infatti questo tour fanno solo 3 date, in zone tra l'altro piuttosto distanti tra loro: gli show di Roma e Cesena li hanno fatti, spero che tengano duro anche stasera. Dopo il pacco-Magnum, rischierei di diventare violento.

domenica 18 ottobre 2009

La Gaya Scena...


... che non c'entra nulla con quel baciacavalli di Nietzsche...

Invece tutto parte da una discussione tra gente del solito giro.
Scena Rock Italiana, sezione Glam/Sleazy/Lipstick, terzo vicolo a destra (a fianco alla macelleria del Death/Grind). La discussione verte principalmente sulle giovani band italiane che inseguono il sogno della California in modo un pò autistico, riuscendo a convincersi che tra la zona industriale di Vicenza e il Sunset Strip non ci sia poi tanta differenza.
Invece di parlare di musica (perché il Rock è stile di vita, si sa, ma è anche musica... senza la musica si può essere Rock? Questa segnatevela e usatela per avere successo la prossima volta che andate al Rotary Club) la discussione si sposta sui fuseaux, elemento determinante (a quanto pare) per determinare la validità di una band. Ben oltre quello che suona.
Ecco quindi che possiamo assistere allo scandalo: un membro della band non indossa dei fuseaux, ma delle braghe della tuta attillate di cotone.
La ragione (ciò che ci distingue dalle bestie... vaglielo a dire ai drogati) ci porterebbe a ridere su queste affermazioni, e per un pò il delirio sull'abbigliamento diverte. Poi ci si rende conto che la critica alle band si ferma lì. Insomma, potrebbero anche non suonare: basta azzeccare il look giusto e, per certa gente, sei a posto.
Fossero in pochi che la pensano così, ce la caveremmo aggiornando la frase con la ragione ci distingue quasi tutti dalle bestie, tuttavia pare che questa sia una tendenza piuttosto diffusa nella Scena Rock.
La ragione mi dice che ai concerti si va per la musica. Il Rock è anche un genere visual e l'occhio vuole la sua parte, ma posso transigere su una band malvestita e brava a suonare, non certo su una band dal look strepitoso e incapace di togliere le corde della chitarra dalla confezione.
Che poi una band sia scarsa e si vesta male, vabbè, allora se le cerca e di sicuro non mancheranno di fischiare le pallottole, visti i cecchini che girano per i concerti.

Tutto questo perché ho imparato a usare l'ipertesto. In realtà non ce l'ho con nessuno, tanto le risate alla spalle della gente ci sono sempre state... per esempio, ecco cosa diceva il compianto Kevin DuBrow (RIP) del produttore Spencer Proffer (non sapete l'inglese? Affarazzi vostri... taken form Metalsludge.com):

Spencer Proffer = I have tried my best in life to seek love and light wherever I can. I have tried to rebuild all the bridges I may have demolished early in my career. But as with all things in life there is a dark and evil side. That side is Spencer Proffer. He's a lousy producer, totally non-musical, a horrible human being, and the biggest thief I have ever had the misfortune to encounter. To this day his involvement still plagues the band. If he ever has the bad luck to come face to face with me........all I can say is....... you'll read about it in the press. I can only wish that no other people are duped into dealing with this miserable sack of shit. He makes Dana Strum seem like Mother Teresa!

domenica 11 ottobre 2009

Ci voleva del tempo...

... per riprendere a scrivere. Troppe feste tra fine settembre e i primi giorni di ottobre.
Ci ritroviamo ogni lunedì più poveri, ma anche più grassi e finché si mangia la crisi la teniamo lontana.

Alla Sagra del Rosario ci siamo divertiti, ne ho le prove...


E poi il tempo è un concetto relativo. C'è chi attende di leggere vaccate nei blog e percepisce chiaramente l'inesorabile incedere del tempo, c'è chi invece le vaccate le viva in prima persona e quindi il tempo si ferma in un presente a-temporale dove il suo scorrere (illusorio) è dettato unicamente dal susseguirsi di situazioni grottesche e dall'alternarsi di personaggi da denuncia penale/confessionale del GF.

Gand's: locale della medio-alta borghesia di Vittorio Veneto, che fa suonare band rock in maniera chiaramente inconsapevole. Luogo per bere birra e ascoltare cover bands? Es., Riff Raff - cover AC/DC?
No...
ieri invece ecco ciò che ho visto io:
  1. Strip Tease sul palco di una ragazzina che è rimasta in mutande e reggiseno e che si sarebbe tolta anche quelli se non interveniva il cantante della band a fermarla. EDIT: la ragazza in questione è stata avvistata alla fine della serata mentre cercava di vomitare dentro la cassa.
  2. Gara di velocità di ingestione banana al cioccolato, partecipanti sul palco una ventina di ragazze della borghesia vittoriese/sacilese, di quelle che normalmente prendono lo spritz in piazza con il tacco 12 e l'espressione di chi si annoia dalla nascita.
  3. Gang di bikers che entra, si piazza davanti al palco, fa headbanging per 1 canzone e poi si sposta in massa al bancone: mai più pervenuti.
  4. Bicipiti Contest tra il cantante Edo (stimato fisicaccio, ormai in fase calante ma sempre bella figura) e Bonny (nella foto è quello alla mia sinistra): vittoria schiacciante di Bonny, che è meno tatuato ma più gonfio e comunque è partito da casa vestito da Terminator proprio perché sentiva la competizione come non mai.
  5. Esibizione di danza del matto del paese. Attenzione, prima volta che lo vedo nel locale. Da ora in poi questo dinoccolato e scheletrico rifiuto della società va invitato a ballare a ogni evento. Nella foga dell'entusiasmo ha anche tirato un paio di schiaffoni a una ragazza in prima fila.
  6. Ciccio Salamella over the top. Si è discusso di band che non hanno combinato nulla o che mai lo faranno, di disegnatori che si credono divinità e delle proprietà taumaturgiche della cipolla. Inoltre c'era Gaspare Salamella, l'uomo più buono del mondo: abbiamo scoperto che parla anche (dice solo "Salsa rosa", "Maionese", "Senape" e "Checiap").
  7. La V ha cantato sul palco coi Riff Raff e per 2 lunghissimi minuti (ah, la relatività del tempo...) tutti hanno avuto la certezza che il singer non avrebbe più avuto indietro il microfono.
  8. Le ragazze che frequentano il Gands si vestono da veline. Non ho ancora capito se è un problema mio oppure loro. I guardoni comunque ringraziano.
PS... Walter si è presentato con la maglia di una band che non esiste. Anzi, che non è mai esistita, perché non ha fatto nemmeno una demo, solo qualche misero mp3 sparso ora in qualche recondito sito svedese. Però questa band ha fatto stampare le magliette.
In sostanza, Walter aveva una maglietta che celebrava il nulla. Nichilismo allo stato puro. Ormai si viaggia su livelli che voi, bottegai di quart'ordine, non potrete mai capire (Nietzsche mode turn off... e comunque i bottegai qui non leggono, sono troppo impegnati a stare in piazza).

Il Rock ha vinto, il Nord Est ha vinto, il tempo è stato sconfitto ancora una volta.

mercoledì 30 settembre 2009

Tanto per fare due post a settembre

A scuola mi hanno obbligato a perdere un'ora per spiegare come lavarsi le mani. Il colpevole è il Ministero, che ritiene fondamentale l'igiene delle mani per non prendersi l'influenza.

Ora, la mia famiglia aveva provveduto a insegnarmi a lavare le mani correttamente sin da quando la mia altezza mi ha permesso di arrivare al lavandino in autonomia. All'inizio obbligo e schiaffoni, poi è diventato un automatismo.
Ho sempre pensato che così fosse anche per gli altri bimbi.
A quanto pare, invece, il Ministero la sa più lunga di me e sa che i genitori degeneri del 2009 non insegnano ai figli come si mantengono pulite le mani.
Non mi stupisco, sono gli stessi genitori che non si accorgono quando i figli si drogano e bevono come spugne. Sono gli stessi che, fin quando non si trovano i carabinieri in casa, non si rendono conto che i jens da 200 euro i figli non se li comprano con la paghetta. Sono sempre quei genitori secondo i quali una scuola privata deve promuovere i loro pargoli anche se palesemente analfabeti e privi di istinto di autoconservazione.

Avevo iniziato a scrivere pensando di dileggiare il Ministero, ma nelle ultime righe mi sono accorto che forse stavolta ha visto più lontano di me.

Tanto poi questi ragazzetti fanno sesso promiscuo e si scambiano i bonghi, quindi l'influenza se la prendono lo stesso.

A meno che le scuole (ma anche le case private, orsù) non si dotino di lavabi di cotal foggia.

E anche questa è andata. Ci vediamo a ottobre. A proposito, quest'anno insegno anche alle serali: sono un pò più grandicelli, ma forse è peggio... le droghe hanno avuto più tempo per fare danni.

martedì 15 settembre 2009

Ritorno dalle vacanze


Prerogativa dei privilegiati è il fatto di poter andare in ferie ogni volta che ne sentano il desiderio.
Prerogativa dei precari è il fatto di poter andare in ferie, ma di non farlo perché non hanno soldi.
Io, che sono precario ma ho vinto 20 euro al SuperEnalotto (massima vincita nella storia della famiglia Novello, se escludiamo quella volta che il Sultano ha vinto l'intero borgo di Cison di Valmarino giocando a briscola coi feudatari della zona) mi sono concesso un weekend a Brunico.
Con la scusa di vedere la presentazione del CD di Brunorock ("Warmaniacs", Melodic Hard Rock at its best... studiate l'inglese o restate nel Terzo Mondo) sono salito fino in Alto Adige e ho trascorso 3 giorni a scalare montagne, osservare i rituali di accoppiamento delle pecore, mangiare gulash di cervo e fare saune.

1. Scalare montagne: non so quale sia stata la montagna, mi sono fermato alle pendici di un'altura a caso e poi, grazie alla lucida follia della V, siamo arrivati fino in cima. Forse un giorno scoprirò cosa ho visto.


2. Rituali pecore: non sono dissimili dai rituali messi in atto da alcuni miei studenti.

3. Gulash di cervo con canederli.


4. Saune: in Alto Adige ti obbligano a farle nudo, non che abbia problemi a mostrare le mie grazie, diciamo piuttosto che ho problemi quando sono degli estranei a sventolarmi le loro davanti.


Bah, magari prima o poi scrivo anche di altro...

lunedì 17 agosto 2009

Scorrerie autunnali



12 settembre BRUNOROCK Party (Brunico)

15 ottobre MAGNUM (Bologna)

24 ottobre GOTTHARD (Cesena)

6 novembre HARDCORE SUPERSTAR (Treviso)

14 novembre THE POODLES + H.E.A.T. (Bologna)

15 novembre SEE YOU IN HEAVEN FEST (The Poodles, H.E.A.T., House of Lords, Junkyard, Eclipse) (Arcene, BG)

Questa volta è proprio il caso di dire: ci vediamo in giro

mercoledì 12 agosto 2009

Vado in ritiro


Come i veri atleti, rifuggo dal caos della città, dalla frenesia, dagli happy hour, dal traffico e dal logorio della vita moderna. Per qualche giorno mi ritiro nella desolata Jesolo, ridente e poco nota cittadina costiera.

Ci rivediamo nel weekend.

Tornerò in forma.

lunedì 10 agosto 2009

Andiamo sul privato



Sono i miei kg attuali.

La scritta "California" ci sta perchè sto ascoltando JOHNNY LIMA.

Alcune cose da tenere a mente:
  1. Non mi pesavo da 6 mesi, cioè da quando il Sultano che domina a casa mia ha "inavvertitamente" fatto volare già dalle scale l'unica bilancia. Da allora si è sempre dimenticato di acquistarne una nuova. Sennò non può raccontare che perde 2 kg in un giorno e che gli cascano le braghe.
  2. Ho usato una bilancia dalla dubbia affidabilità, almeno a detta del mio collega Samurai Bonny, che si è visto gratificato di 3-4 kg in più (il ragazzo era anche felice, visto che la sua recente permanenza in Giappone pare abbia minato la sua "dimensione grossa").
  3. Per una vita, anche negli anni di splendore rugbystico, mi sono attestato su 75 kg. Dopo anni di palestra sono riuscito ad arrivare a 80: quando ci sono riuscito ho offerto da bere e nel giro di pochi giorni (di bevute) sono arrivato a 82. Quello è stato il top.
  4. Reduce dalla trasferta tedesca, mi sveglio ancora di notte in preda a incubi del genere "annegare in una ciotola di crauti".
  5. Non ho sostituito gli addominali con una medusa molliccia, ma sono possessore del minimo sindacale di panza per un giovincello che ama la bella vita pur sapendosi regolare (belle presenza, buon titolo di studio, massima serietà).
Insomma, basta così. Era solo perché sono a corto di idee. Adesso vado a correre per un mese, come Forrest Gump. Ma non seguitemi, sennò mi monto la testa.

giovedì 6 agosto 2009

GerMagna

Dopo un mese, posso dire di aver digerito i crauti. Restano i danni irreparabili provocati dal tutto il resto, ma correndo una mini-maratona al giorno e mangiando solo carote per i prossimi 2 anni potrei tornare in forma nell'estate del 2010.

Se fossi un maiale in Germania, cercherei di espatriare con ogni mezzo: anche sposando, che so, una scrofa belga. In Belgio forse le cose vanno meglio, mi sa che lì rischi solo se sei una patata.

Ecco i responsabili principali dei danni:


Stinco e birra, salsa di natura sconosciuta, contorno pestilenziale. Il pasto tipico di una nazione che per ben due volte ha cercato di dominare l'Europa. Non ci sono riusciti perchè erano troppo appesantiti, rileva il turista medio. Quello qui sopra comunque è stato uno degli stinchi più clamorosi della storia, dopo averlo divorato anche a me sono venute tendenze imperialiste.

Il Misto Casuale di Carne, si può ordinare ovunque, anche in chiesa. I tedeschi, come notate, hanno accolto con disprezzo i dettami della nouvelle cousine e, invece di allestire un piatto gradevole allo sguardo, ritengono sia di buon gusto afferrare tutta la carne che c'è a disposizione e schiaffarla alla rinfusa. Ciò che conta è la sostanza, e la sostanza deve essere carne di maiale. Il resto è roba da mediterranei e magrebini (per loro sono la stessa cosa).


El pan del Bakerei. Tutto quello che il tedesco mangia dal risveglio fino alle 18.00 lo acquista in panificio. Pane fatto in tutte le maniere, unico requisito è che sia gustoso e faccia ingrassare solo a guardarlo. Dolci composti al 90% di burro, necessari per l'intasamento delle arterie. Caffé a profusione, per macchiare i denti e stimolare il desiderio di andare in bagno.


Crauti e insalata di patate. Il contorno principe della nazione germanica, la causa del rigonfiamento delle panze tedesche e dei pestilenziali olezzi che si percepiscono nel bagni pubblici. In Germania nessuno pensa che tali contorni possano fare male. Se qualcuno avanzasse dubbi, ci potrebbero essere rivolte nelle strade...


Salsicce. Il piatto tipico di ogni zona della Germania. Preparate con una varietà che nemmeno le pizze riescono a pareggiare. Ovunque tu ti sieda, anche in gelateria, è scontato che si mangino questi prodotti locali: se preferisci altro, è perché sei un poveraccio.

Cheesecake. Se 1 americano su 4 è obeso, la spiegazione è nell'immagine qui sopra. Non è dolce tipico tetesko, ma la Germania è invasa da Starbuck's, catena che vende caffè americano ('nammerd) e dolci tipici yankee. Immaginate di mangiare un enorme blocco di burro e colesterolo, pagandolo anche una fortuna: vi farà riflettere che l'evoluzione del genere umano è una truffa.

Nordsee è il fast-food a base di pesce, sano come la frutta caramellata. Nel senso che il pesce è ricoperto di salse dagli innominabili colori. Ringrazio il daltonismo. Il pretzel è noto in tutto il mondo, carboidrato assassino con grani di sale grossi come i mattoni del Colosseo.

C'è di peggio, ma per ora accontentatevi di ciò.
Adesso vado a Jesolo a piedi.
Bye.

domenica 19 luglio 2009

Gods OF METAL 2009: la Madre di Tutte le Recensioni

Ritardo, ritardo. Chi c'era, questo Gods se lo sarà già dimenticato, sostituito da qualche incendiario show di cover band di Vasco alla Sagra dell'Insalata. Chi non c'era si sarà concentrato su eventi ben più rilevanti, come il nuovo calendario di Kermit la Rana. Nulla di male, allora, nel ritornare indietro di un mese e rivivere le emozioni della Gay Pr... del Gods of Metal 2009!!!


Arrivo con brillante ritardo, giusto per ascoltare le ultime note dei Backyard Babies e per lanciare qualche kleenex sul palco. Impietosito dalla condizioni del chitarrista Dregen, gli ho anche scagliato un euro in tasca, in modo che possa farsi il biglietto per tornare a casa.

Sistemazione sugli spalti, PR a profusione, ingestione di barrette energetiche al gusto di coda di rospo, fastidio perché la band che suonano mi costringono a interrompere le PR, acquisto capolavori imprescindibili, salti a destra e a manca per evitare le tossiche nubi di lacca, corso accelerato per distinguere maschi glam da femmine glam (hint n.1: basta controllare se hanno il calzino arrotolato dentro gli spandex)... ordinaria amministrazione.

Ah, hanno anche suonato...


EPICA. Gothic sinfonico con strappona. Ma io stavo facendo una competizione di bicipite, mica posso perdere tempo per vedere una band che già non avevo visto altre 3 volte!


MARTY FRIEDMAN. Premio “Balls Frantumator 2009”. 45 minuti di chitarrismo strumentale. Trovata marketing degli organizzatori per vedere più aspirine? Marty c'ha il fisico segaligno e i capelli di sua proprietà, in pratica fisicamente è preso meglio del 90% dei musicisti del Gods. Poteva risparmiarci questi 45 minuti e passare quel tempo allo stand degli autografi a farsi tirare i riccioli dai feticisti.


EDGUY. Cosa si pretende da una band in un festival? Che diverta, che suoni le canzoni più famose, che coinvolga il pubblico. Ecco, gli Edguy hanno fatto tutto questo. Inutile girarci intorno, tra le band “giovani” ce ne sono poche di meglio. Peccato che non possano godere di vendite milionarie e quindi di adeguato seguito di groupies: la cosa deve pesare parecchio al singer Toby, che per tutto il concerto cerca soddisfazione per le sue scariche ormonali (ovviamente con risultati nulli). C'è bisogno di una fidanzata al più presto, altrimenti perderà diottrie fin alla cecità.


LITA FORD. Esteticamente Lita ce la fa, pur tenendo conto che ha 50 anni. Per il resto, grande uso dei playback, che avrebbe fatto bene a mantenere per tutto lo show: quando prova a fare le cose da sola, disastro di stonature. I pezzi famosi li ha fatti tutti e nel finale tira fuori dal cilindro il gorilla, suo marito Jim Gillette, quello che negli anni '80 spaccava i bicchieri con gli acuti (cantava anche coi Nitro, ma vuoi mettere ricordarlo per essere un fenomeno da baraccone?). Lita promette anche un nuovo album: lo compone il mese prossimo, ma io l'ho già ascoltato e posso affermare che Lita deve dedicarsi alla carpenteria.


QUEENSRYCHE. Geoff Tate mi doveva una prestazione clamorosa. In risposta, il singer si presenta abbigliato come un gangster messicano, sfoggiando un braccio da curl/french press ma anche una panza da birra/salsiccia. La prestazione è superlativa, non hanno suonato i pezzi che esigevo e, anzi, ne hanno fatti molti che io ho provveduto a dimenticare (quelli dell'ultimo album), ma hanno eseguito “Neue Regel”. Hanno eseguito “Neue Regel”. Hanno eseguito “Neue Regel”. “Neue Regel”. La musica è il regno della soggettività, “Neue Regel” no.


TESLA. Che arroganza! Tutti i Tesla hanno messo le parrucche coi capelli lunghissimi. Ma chi si credono di essere? Solo i Whitesnake possono sfoggiare i parrucconi anni '80! Solo il cantante Jeff Keith ha una parrucca in stile ultimo Dokken e un fisichetto rachitico che denota splendide annate di abusi di genere extra-alimentare e extra-alcolico. Bella prestazione, il chitarrista solista giovincello (ha 28 anni) voleva chiaramente smettere presto per farsi tutte le befane del parterre: spero che ci sia riuscito, perché le altre band della giornata, tra arteriosclerosi e mogli-dobermann, non hanno combinato niente. Mi pare sia stato un gran concerto, ma ero impegnato a parlare di cose fondamentali (calze autoreggenti e addominali) quindi mi sono distratto.


HEAVEN & HELL. Visti da distante e dall'alto, perché R.J. Dio è talmente nano che se stai in mezzo al pubblico ti pare che il cantante sia rimasto a New York. Hanno suonato bene, ma gli H&H hanno un pubblico talmente fanatico che anche se andassero sul palco a ruttare per due ore la gente si esalterebbe lo stesso, lodando il genio di una band che non delude mai. Certo che, visto dall'alto, il pubblico rifletteva le luci dello stage meglio del Faro di Alessandria. Le prime tre file avevano l'età media uguale a quella dei parlamentari italiani.


MOTLEY CRUE. Questi hanno smesso di considerarsi una band il secolo scorso. Tuttavia gli strumentisti ancora riescono a non far troppo ridere. E meglio ancora se Tommy Lee imparasse l'arte del silenzio, visto e considerato che si esprime con un vocabolario di 12 termini ed esprime concetti che a confronto Pino Scotto pare Berlinguer. Ma la palma del peggiore la vince, come era prevedibile, quel barile biondo di Vincenzo Neil Warthon, ed ecco la motivazioni per questa vittoria:

1. Non conosce i testi, a parte quelli dell'ultimo album. E' noto che il cervello di Vince ha una capacità di memoria risibile e ogni volta che i Crue scrivono un nuovo pezzo, lui deve dimenticarne uno vecchio sennò c'è sovraccarico.

2. Si muove come Yoghi, ma lo capisco perché portare in giro per il palco una panza grande come un trolley non è facile. Certo, se uno va in tour potrebbe anche fare un po' di training, ma la colpa è di certo degli altri che lo fanno bere.

3. Vincenzo è stato intonato per un quarto d'ora nel 1986, dopo la galera. Poi non ha retto alla responsibilità e ha deciso che tanto è biondo e questo bastava e avanzava per fare di lui una Rockstar. Però il trucchetto di aspirare elio per cantare sempre in falsetto è, lasciatemelo dire, una genialata. Già mi immagino Vince nel backstage che prende per il culo Tate e Dio mentre fanno i loro esercizi di riscaldamento.

4. Non si è mai accorto che nella biografia dei Crue (“The Dirt”) gli fanno fare apposta la figura dell'idiota. Insomma, le avrai lette le bozze, babbeo! Oppure Vince è analfabeta... certo, se deve imparare le nuove canzoni dei Crue non può ricordarsi anche come si legge... lo spazio è quello che è...