
mercoledì 25 novembre 2009
HP Overload + Big Guns

mercoledì 18 novembre 2009
Killing Touch, 14 novembre 2009, Gands (Vittorio Veneto)

Innanzitutto un plauso alla nuova band di Michele Luppi, che sta facendo un tour italiano di 50 date spacciandosi per cover band. Tanto i gestori dei locali calcolano in base al numero di spettatori e tutto il resto è noia.
Chissà cosa ha spinto Luppi, fan dichiarato dell'AOR, a mettere in piedi questo progetto di Melodic Prog Metal. Ripicca nei confronti della sua ex-band di Metallari? O consapevolezza che è un genere con più pubblico rispetto all'AOR? Sta di fatto che l'album dei KT è potentissimo, ben suonato e ricco di svolazzi tecnici, non ha però delle melodie immediate: gli Evergrey fanno le stesse cose molto meglio, pur essendo meno tecnici.
Dal vivo la situazione cambia. La band suona che è un piacere e si diverte, Luppi è simpatico come al solito e si vede che se la gode a fare lo smargiasso minacciando licenziamenti a destra e a manca (soprattutto ai danni di batterista e chitarrista, minorenni ipertecnici e sorridenti). Perfino le canzoni godono di una carica in più, nonostante l'acustica del locale sia poca roba.
La band ci rimette clamorosamente a livello di pubblico. Dimentichiamoci le orde di femmine assatanate che affollano gli show dei Mr Pig: non fraintendiamo, il parterre include sempre una certa quantità di fanciulle che evidentemente si sono lasciate ingannare dai manifesti della band in stile “Ce le facciamo tutte noi”. La maggioranza però sono Metallari Col Codino. Bruttissima razza. Sono prodotti delle scuola di musica, appassionati di tecnicismo e di onanismo sonoro. Ai concerti si piazzano sotto il loro strumentista di riferimento e non perdono mai di vista le evoluzioni, sperando di scovare errori o sbavature. Ovvia l'accusa di calvizie, giacché hanno i capelli lunghi ma li tengono sempre legati e sono anche scacciafighe, nel senso che si rendono repellenti al genere femminile con i loro discorsi su quartine e metronomi. Di solito sono fans dei Dream Theater, poveretti, ma si ricordano le canzoni in base ai tempi dispari e agli assoli: in sostanza sono il contrario di me, che ricordo solo i ritornelli. Accorsi in massa allo show, hanno osservato diligenti se Luppi prendeva la nota supersonica, se i chitarristi facevano lo sweep col tapping, se il batterista suonava il suo 6/11esimi con perizia e via di deliri incontrollati.
Luppi, è facile profetizzare migliaia di dopo-show circondato da Metallari Col Codino, a discutere di tecnica e di tristezze infinite, mentre le donne sono sparite da ore perché la tua musica non la capivano e non avevi i ritornelli vincenti. Quando al concerto hai annunciato la cover dei Dream Theater, due voci di protesta si sono levate stentoree e hanno proclamato: “Calvissimo!”. Avresti dovuto ascoltare.
Tra 2-3 anni, mentre spieghi a tutti che avete usato nel disco un vero pianoforte, circondato da Codini che ti chiedono un giudizio sui DT, ti ricorderai di Giuffria e dei Def Leppard, e triste e sconsolato ti volgerai indietro.
Post Scriptum: ovviamente il resto della giornata all'insegna della ganzaggine. Pomeriggio a Inferno Rock, dove tra un acquisto inutile e l'altro si è riusciti a fare la chiusura con solo mezz'ora di ritardo. Spritz in locale alto-borghese, ingentilito da ubriacone sfregiato in crisi esistenziale (lo sfregio era sleazy, ma il piglio era epic). Pizza esagerata per la quantità di chiome presenti nel locale e per il tenore della discussione, tra situazionismo naoniano e memorie di guerra. Concerto finale che poteva starci come anche no, ma alla fine abbiamo rimediato CDs for free e abbiamo assistito a feroci atti di bullismo sul palco, quindi avanti così che almeno una navata della Cattedrale del Rock è a buon punto.
Eroe della serata: fuori classifica l'ubriacone, in quanto esperienza troppo breve per essere determinante, direi che vince a mani basse un cantante friulano di bell'aspetto e di folta chioma. Presentatosi allo show insieme a due donne, ha trascorso il concerto a intortare le ragazze e a spostarsi i capelli. Interesse per la musica pari a zero. Totale dedizione a un unico obiettivo, tutto il resto non conta. Permangono seri dubbi sulla sua affidabilità, soprattutto se intorno si aggirano esseri femminili.
lunedì 9 novembre 2009
HARDCORE SUPERSTAR, 7 novembre 2009, New Age (TV)

Citazione da Capo-Clown del Nord-Est: totale disfatta per i calvi. Non che non ce ne fossero, ma il loro esiguo numero scompare di fronte alle fluenti chiome dei GlamRockers che credono di essere in un video dei Roxx Gang e delle donnine che, pur ignorando la musica, apprezzano i quattro svedesi tinti di nero. Anzi, la presenza dei calvi è legata alla voce che sarebbe stato pieno di donne, ed è anche scritto nella Bibbia: “... il calvo va dove si trova Eva, ma Eva non si reca ove vanno i calvi”. Quindi il calvo può trovarsi in un luogo pieno di donne solo se il locale è già preventivamente pieno.
Presente tutto il Nord-Est che conta, ma la parte del leone spetta al Nord-Est che non conta. Ragioniamo: il Rock è la musica dei perdenti, quindi meno conti e più sei Rock, e quindi ciò che conta nel Rock è non contare nulla. Questo non vale per il Metal e io, modestamente, son Metal.
Inoltre il Metal ti fa invecchiare meglio. Certo, i Cinderella cantavano “As Long As I've Got Rock'n'Roll I'm Forever Young”, ma è anche vero che qui in Europa non li vediamo dalla Guerra del Golfo e dubito che abbiano conservato il loro già inesistente fascino giovanile. Almeno gli Slayer trucidi erano e trucidi restano... insomma, la questione età è più facile da affrontare per il Metallaro, il Glamster dovrebbe togliersi la vita quando si sveglia e sul cuscino vede più di dieci capelli.
Anche gli HCSS vorrebbero farsi passare per Metallari, almeno a sentire come producono gli ultimi album. Sarà che il tempo passa anche per loro e quindi si staranno preparano in futuro look da bikers tatuati. E quindi non discutiamo di Musica (giacché la Musica parla da sola, non è il caso di raccontarla), tanto vale parlare di fisico. Del resto, per erigere la Cattedrale del Rock serve anche la bassa manovalanza, visto che i ruoli di concetto sono già stati assegnati:
● Jocke, cantante della band, è quello preso meglio. Fisico asciutto ma con notevole massa muscolare sottolineata da tatuaggi sempre più tamarri. Sarà che da quando incidono per l'etichetta metallara (Nuclear Blast) devono anche calarsi nella parte dei trucidi. Capello tinto corvino, chioma lunga, enorme presenza sul palco e maglietta anni '80 con maniche e colletto strappati a morsi. E' felicemente sposato e quindi pare che il suo livello di molestia sia piuttosto basso.
● Adde è il batterista e, pur cercando da anni di sembrare brutto, alla fine è quello che se le fa tutte, soprattutto perché è alto 1,90 e ha la chioma fluente, inoltre ha la magrezza nervosa dei tossici che piace tanto alle adolescenti. La nota diceria che, ubriaco, si ingroppi anche i maschietti non viene verificata in questa serata, giacché Adde passa il concerto a svuotare una damigiana di Jagermeister e tutti i maschietti decidono di evitarlo come la peste nel dopo-show. Comunque alla fine è unto come un'anguilla (mai come quello dei Backyard Babies, sia chiaro).
● Il bassista senza nome 10 anni fa assomigliava al giovane Elvis, adesso è un incrocio tra Galeazzi e Bjorn Borg. Se ha fatto dei soldi con la musica, li ha spesi tutti tra Burger King e alcolici di scarsa qualità: in caso contrario, ci ha dilapidato il patrimonio di famiglia. Ha almeno la decenza di suonare vestito, lasciando il look da Capannina Beach agli altri componenti. Alcuni avventori sostenevano che potesse essere sotto effetto di strane polverine bianche, ma per quanto ne so la stazza da orso e la letargia sono più da alcolizzato che da tossico.
● Vic Zino, giovane nanetto di origine slava, ha i capelli da Metallaro, le facce cattive da Metallaro, il look da Metallaro e suona come un Metallaro. Per quanto mi riguarda, la band ha tratto giovamento dal suo inserimento: il chitarrista precedente era drogatissimo e punk, sdentato e scalcinato, mentre questo ha tutti i denti bianchi e alla fine del concerto si è pure fatto la doccia invece di infilarsi aghi nelle braccia. Mal che vada, possiamo dire che è giovane e si farà.
A qualcuno interessa la scaletta? Boh, le canzoni nuove sono tutte uguali e quelle vecchie sono punk. Non volendo parlare di musica, adesso ne parlo: molti sostengono (a ragione, peraltro) che la band spesso copi altri gruppi, alla faccia dell'originalità. Critica inutile, visto che l'originalità si può pretendere dai Rush o dai Pain of Salvation, non certo da una onesta band di Rock'n'Roll che flirtava col punk 10 anni fa e che adesso ha scoperto il Metal. Vediamo di goderci lo spettacolo che ogni volta mettono in piedi, almeno finché il loro fisico regge e i capelli sono naturali e non appartenenti a qualche signora indiana con problemi economici.
mercoledì 4 novembre 2009
EVENTI RECENTI

- i cori campionati, come nel glorioso tour dei Wildside di supporto a "Under the Influence"
- la cover di "Heaven is a Place on Earth": puntare sul Rock/Pop da classifica dell'epoca è un centro sicuro
- Il batterista degli Elvenking (che chiameremo con le pseudonimo di Elvis) si disinteressa totalmente del genere suonato dal resto della band e si esibisce in una prestazione anni '80, con le rullate cafone e le bacchette roteanti. Vikki Foxx Style. Promosso in eterno!
domenica 25 ottobre 2009
Che sia la volta buona?

domenica 18 ottobre 2009
La Gaya Scena...

domenica 11 ottobre 2009
Ci voleva del tempo...
- Strip Tease sul palco di una ragazzina che è rimasta in mutande e reggiseno e che si sarebbe tolta anche quelli se non interveniva il cantante della band a fermarla. EDIT: la ragazza in questione è stata avvistata alla fine della serata mentre cercava di vomitare dentro la cassa.
- Gara di velocità di ingestione banana al cioccolato, partecipanti sul palco una ventina di ragazze della borghesia vittoriese/sacilese, di quelle che normalmente prendono lo spritz in piazza con il tacco 12 e l'espressione di chi si annoia dalla nascita.
- Gang di bikers che entra, si piazza davanti al palco, fa headbanging per 1 canzone e poi si sposta in massa al bancone: mai più pervenuti.
- Bicipiti Contest tra il cantante Edo (stimato fisicaccio, ormai in fase calante ma sempre bella figura) e Bonny (nella foto è quello alla mia sinistra): vittoria schiacciante di Bonny, che è meno tatuato ma più gonfio e comunque è partito da casa vestito da Terminator proprio perché sentiva la competizione come non mai.
- Esibizione di danza del matto del paese. Attenzione, prima volta che lo vedo nel locale. Da ora in poi questo dinoccolato e scheletrico rifiuto della società va invitato a ballare a ogni evento. Nella foga dell'entusiasmo ha anche tirato un paio di schiaffoni a una ragazza in prima fila.
- Ciccio Salamella over the top. Si è discusso di band che non hanno combinato nulla o che mai lo faranno, di disegnatori che si credono divinità e delle proprietà taumaturgiche della cipolla. Inoltre c'era Gaspare Salamella, l'uomo più buono del mondo: abbiamo scoperto che parla anche (dice solo "Salsa rosa", "Maionese", "Senape" e "Checiap").
- La V ha cantato sul palco coi Riff Raff e per 2 lunghissimi minuti (ah, la relatività del tempo...) tutti hanno avuto la certezza che il singer non avrebbe più avuto indietro il microfono.
- Le ragazze che frequentano il Gands si vestono da veline. Non ho ancora capito se è un problema mio oppure loro. I guardoni comunque ringraziano.
mercoledì 30 settembre 2009
Tanto per fare due post a settembre

martedì 15 settembre 2009
Ritorno dalle vacanze





lunedì 17 agosto 2009
Scorrerie autunnali

mercoledì 12 agosto 2009
Vado in ritiro
lunedì 10 agosto 2009
Andiamo sul privato

- Non mi pesavo da 6 mesi, cioè da quando il Sultano che domina a casa mia ha "inavvertitamente" fatto volare già dalle scale l'unica bilancia. Da allora si è sempre dimenticato di acquistarne una nuova. Sennò non può raccontare che perde 2 kg in un giorno e che gli cascano le braghe.
- Ho usato una bilancia dalla dubbia affidabilità, almeno a detta del mio collega Samurai Bonny, che si è visto gratificato di 3-4 kg in più (il ragazzo era anche felice, visto che la sua recente permanenza in Giappone pare abbia minato la sua "dimensione grossa").
- Per una vita, anche negli anni di splendore rugbystico, mi sono attestato su 75 kg. Dopo anni di palestra sono riuscito ad arrivare a 80: quando ci sono riuscito ho offerto da bere e nel giro di pochi giorni (di bevute) sono arrivato a 82. Quello è stato il top.
- Reduce dalla trasferta tedesca, mi sveglio ancora di notte in preda a incubi del genere "annegare in una ciotola di crauti".
- Non ho sostituito gli addominali con una medusa molliccia, ma sono possessore del minimo sindacale di panza per un giovincello che ama la bella vita pur sapendosi regolare (belle presenza, buon titolo di studio, massima serietà).
giovedì 6 agosto 2009
GerMagna





domenica 19 luglio 2009
Gods OF METAL 2009: la Madre di Tutte le Recensioni

Ritardo, ritardo. Chi c'era, questo Gods se lo sarà già dimenticato, sostituito da qualche incendiario show di cover band di Vasco alla Sagra dell'Insalata. Chi non c'era si sarà concentrato su eventi ben più rilevanti, come il nuovo calendario di Kermit la Rana. Nulla di male, allora, nel ritornare indietro di un mese e rivivere le emozioni della Gay Pr... del Gods of Metal 2009!!!
Arrivo con brillante ritardo, giusto per ascoltare le ultime note dei Backyard Babies e per lanciare qualche kleenex sul palco. Impietosito dalla condizioni del chitarrista Dregen, gli ho anche scagliato un euro in tasca, in modo che possa farsi il biglietto per tornare a casa.
Sistemazione sugli spalti, PR a profusione, ingestione di barrette energetiche al gusto di coda di rospo, fastidio perché la band che suonano mi costringono a interrompere le PR, acquisto capolavori imprescindibili, salti a destra e a manca per evitare le tossiche nubi di lacca, corso accelerato per distinguere maschi glam da femmine glam (hint n.1: basta controllare se hanno il calzino arrotolato dentro gli spandex)... ordinaria amministrazione.
Ah, hanno anche suonato...
EPICA. Gothic sinfonico con strappona. Ma io stavo facendo una competizione di bicipite, mica posso perdere tempo per vedere una band che già non avevo visto altre 3 volte!
MARTY FRIEDMAN. Premio “Balls Frantumator 2009”. 45 minuti di chitarrismo strumentale. Trovata marketing degli organizzatori per vedere più aspirine? Marty c'ha il fisico segaligno e i capelli di sua proprietà, in pratica fisicamente è preso meglio del 90% dei musicisti del Gods. Poteva risparmiarci questi 45 minuti e passare quel tempo allo stand degli autografi a farsi tirare i riccioli dai feticisti.
EDGUY. Cosa si pretende da una band in un festival? Che diverta, che suoni le canzoni più famose, che coinvolga il pubblico. Ecco, gli Edguy hanno fatto tutto questo. Inutile girarci intorno, tra le band “giovani” ce ne sono poche di meglio. Peccato che non possano godere di vendite milionarie e quindi di adeguato seguito di groupies: la cosa deve pesare parecchio al singer Toby, che per tutto il concerto cerca soddisfazione per le sue scariche ormonali (ovviamente con risultati nulli). C'è bisogno di una fidanzata al più presto, altrimenti perderà diottrie fin alla cecità.
LITA FORD. Esteticamente Lita ce la fa, pur tenendo conto che ha 50 anni. Per il resto, grande uso dei playback, che avrebbe fatto bene a mantenere per tutto lo show: quando prova a fare le cose da sola, disastro di stonature. I pezzi famosi li ha fatti tutti e nel finale tira fuori dal cilindro il gorilla, suo marito Jim Gillette, quello che negli anni '80 spaccava i bicchieri con gli acuti (cantava anche coi Nitro, ma vuoi mettere ricordarlo per essere un fenomeno da baraccone?). Lita promette anche un nuovo album: lo compone il mese prossimo, ma io l'ho già ascoltato e posso affermare che Lita deve dedicarsi alla carpenteria.
QUEENSRYCHE. Geoff Tate mi doveva una prestazione clamorosa. In risposta, il singer si presenta abbigliato come un gangster messicano, sfoggiando un braccio da curl/french press ma anche una panza da birra/salsiccia. La prestazione è superlativa, non hanno suonato i pezzi che esigevo e, anzi, ne hanno fatti molti che io ho provveduto a dimenticare (quelli dell'ultimo album), ma hanno eseguito “Neue Regel”. Hanno eseguito “Neue Regel”. Hanno eseguito “Neue Regel”. “Neue Regel”. La musica è il regno della soggettività, “Neue Regel” no.
TESLA. Che arroganza! Tutti i Tesla hanno messo le parrucche coi capelli lunghissimi. Ma chi si credono di essere? Solo i Whitesnake possono sfoggiare i parrucconi anni '80! Solo il cantante Jeff Keith ha una parrucca in stile ultimo Dokken e un fisichetto rachitico che denota splendide annate di abusi di genere extra-alimentare e extra-alcolico. Bella prestazione, il chitarrista solista giovincello (ha 28 anni) voleva chiaramente smettere presto per farsi tutte le befane del parterre: spero che ci sia riuscito, perché le altre band della giornata, tra arteriosclerosi e mogli-dobermann, non hanno combinato niente. Mi pare sia stato un gran concerto, ma ero impegnato a parlare di cose fondamentali (calze autoreggenti e addominali) quindi mi sono distratto.
HEAVEN & HELL. Visti da distante e dall'alto, perché R.J. Dio è talmente nano che se stai in mezzo al pubblico ti pare che il cantante sia rimasto a New York. Hanno suonato bene, ma gli H&H hanno un pubblico talmente fanatico che anche se andassero sul palco a ruttare per due ore la gente si esalterebbe lo stesso, lodando il genio di una band che non delude mai. Certo che, visto dall'alto, il pubblico rifletteva le luci dello stage meglio del Faro di Alessandria. Le prime tre file avevano l'età media uguale a quella dei parlamentari italiani.
MOTLEY CRUE. Questi hanno smesso di considerarsi una band il secolo scorso. Tuttavia gli strumentisti ancora riescono a non far troppo ridere. E meglio ancora se Tommy Lee imparasse l'arte del silenzio, visto e considerato che si esprime con un vocabolario di 12 termini ed esprime concetti che a confronto Pino Scotto pare Berlinguer. Ma la palma del peggiore la vince, come era prevedibile, quel barile biondo di Vincenzo Neil Warthon, ed ecco la motivazioni per questa vittoria:
1. Non conosce i testi, a parte quelli dell'ultimo album. E' noto che il cervello di Vince ha una capacità di memoria risibile e ogni volta che i Crue scrivono un nuovo pezzo, lui deve dimenticarne uno vecchio sennò c'è sovraccarico.
2. Si muove come Yoghi, ma lo capisco perché portare in giro per il palco una panza grande come un trolley non è facile. Certo, se uno va in tour potrebbe anche fare un po' di training, ma la colpa è di certo degli altri che lo fanno bere.
3. Vincenzo è stato intonato per un quarto d'ora nel 1986, dopo la galera. Poi non ha retto alla responsibilità e ha deciso che tanto è biondo e questo bastava e avanzava per fare di lui una Rockstar. Però il trucchetto di aspirare elio per cantare sempre in falsetto è, lasciatemelo dire, una genialata. Già mi immagino Vince nel backstage che prende per il culo Tate e Dio mentre fanno i loro esercizi di riscaldamento.
4. Non si è mai accorto che nella biografia dei Crue (“The Dirt”) gli fanno fare apposta la figura dell'idiota. Insomma, le avrai lette le bozze, babbeo! Oppure Vince è analfabeta... certo, se deve imparare le nuove canzoni dei Crue non può ricordarsi anche come si legge... lo spazio è quello che è...