mercoledì 28 aprile 2010

Ecco dove festeggiare


Tra scimmiette ammaestrate, dugonghi danzanti, gorilla in calore e orsi bramosi di cedere il loro amore e tenersi il miele...
come mancare a questo evento epocale?


In apertura, gara di schiaffo del soldato
in mezzo, gara di girovita
in chiusura, tressette e tombola

Dopo la decenza:
CICCIO SALAMELLA

venerdì 9 aprile 2010

St. Crispin's Day Speech

Visto che il blog non è morto finché l'autore non passa a miglior vita, celebriamo la mia persistente esistenza con le parole di WS nell'interpretazione di Laurence Olivier.
Ma vi rendete conto che avete trascorso la vostra vita fino ad ora senza mai aver udito queste parole?!


mercoledì 17 marzo 2010

Condoglianze...


... nessuno lo usa più come Social Network. Del resto non è mai stato un vero e proprio Social Network, quindi probabilmente non si può nemmeno parlare di morte. La sua funzione originaria (diffondere musica) è rimasta intatta, come la sua capacità di farmi scoprire band indecenti in circolazione.
Non esiste un virus che elimini le band indecenti? Tutti i programmatori si sono buttati nell'industria del porno? E alla buona musica chi ci pensa? Meno porno e più buona musica, lo slogan perfetto per perdere le elezioni in assenza di concorrenti. Bolscevichi e fisiocratici, usatelo: ve lo regalo.

Certo che MySpace, essendo roba della Rete, di fatto non esiste. Sennò tra 15 anni ci trovavamo i vecchi profili in vendita su E-Bay.

Maledetta modernità.

lunedì 8 marzo 2010

Riprendiamo...

L'assenza è motivata, meglio scrivere niente che scrivere a caso... comunque, un pò di roba sparsa, giusto per restare al passo coi tempi.

2 maggio 2010

SWEDEN ROCKS! FESTIVAL

TREAT + THE POODLES + H.E.A.T

SOTTOTETTO SOUND CLUB, BOLOGNA

Concerto della primavera 2010. Delirante Bologna Rock City, che continua a rischiare la bancarotta per portare in Italia band di simile levatura: TREAT, THE POODLES, H.E.A.T. sono il passato, il presente e il futuro del Melodic Hard Rock.

Occhio: il Gods va incontro al fallimento presentando una bill pietosa, frutto di un drastica taglio agli ingaggi per le band... ne deriva che come headliner avremo Lordi (spettacolo, ma quanta gente sposta? Massimo mille) e Motorhead (i soliti 2-3mila li fanno, il che è un fallimento per un festival che dovrebbe puntare sui 20mila). Inoltre il Gods si terrà a Torino, il che significa che il NordEst se ne sta a casa.
Mi giunge voce che il Gods cominci il venerdì, ma scorrendo i nomi delle band non mi pare di notare la minima presenza del Metal...

Almeno BRC fallisce chiamando una Band degli anni '80 (TREAT, degni concorrenti degli Europe e fuori con il nuovo album che promette scintille), THE POODLES che in Scandinavia sono in heavy-rotation un giorno sì e l'altro anche (heavy-rotation che noi riserviamo a Scanu, sia chiaro) e gli H.E.A.T. che hanno 20 anni e un album che ti fa volare fuori dalla finestra.
Lacrime.

mercoledì 17 febbraio 2010

20 :: KAPODANNO :: 10 pt.2


Da me, per voi, in questo giorno di giubilo

Edward Mani di Forbice. Alla gara dei disadattati questo finisce sul podio: un ciccione con le manette sulla cintura, abbigliato come un seminarista in libera uscita, il frustino da reduce del Palio di Siena e qualche unghia finta che avrebbe fatto la gioia di Tim Burton (prima che si rimbecillisse e assumesse Depp a tempo indeterminato). Integrazione zero, ballo lento con mano unghiata che agita sensuale il frustino: forse ha fatto eccitare il dugongo, per il resto la vita lo ha sconfitto 10-0.

Il Gobbo Para-sputazzi. Questo lavora al banco delle verdure all'IperLando, ma alla festa c'era il buffet per i vegani e avevano paura che qualcuno andasse a sputare sulle zucchine alla piastra. Quindi hanno presto questo gobbo triste, gli hanno dato le braghe strizzapalle, un chiodo nero per coprire la gobba, un kg di eyeliner e gli anfibi di Terminator 3 (quello interpretato da Andrea Longhi). Poi gli hanno assegnato un compito semplice, tipo “Avanti e indietro davanti al buffet per 22 ore”. Troppo concentrato sulla strada da percorrere, non si è minimamente curato di chi si avvicinasse alle verdure. Ovviamente ho sputato sulle zucchine alla piastra.

Elecro/Nekro/MortVivent. Alla fine era quello col look più giusto, sembrava davvero uno zombi e non un drogato del Rivolta: avrebbe fatto contento Romero, anzi, l'avrebbe fatto scoppiare di invidia perché nei suoi film gli zombi così ben fatti non ci sono. L'entusiasmo esibito nel dimenarsi durante il rave era poco da non-morto, a dirla tutta: passo unico da tarantolato, chiaro segni di abusi di anfetamine che di certo non hanno ancora esaurito il loro effetto.

Rain Woman. Questa era la più persa di tutti. Di certo studentessa universitaria capitata all'indirizzo sbagliato causa Navigatore Satellitare acquistato via E-Bay da qualche onesto rivenditore di Durazzo. Arriva, vede che non conosce nessuno e che il suo look è perdente in partenza, anche se si spogliasse nuda come un verme: si lancia quindi al bancone, beve tutto quello che il portafogli permette, ruba i bicchieri lasciati incustoditi, si stordisce in stile Supersonic-Domenica-Pomeriggio e scende in pista. Ballo in solitario, ma condito da un dialogo con le voci nella sua testa: i ragionamenti di un paio di voci l'hanno sicuramente messa in difficoltà, visto che passa dal sorriso ebete al broncio ebete senza soluzione di continuità.

Ken Shiro. Almeno nelle intenzioni, perché ti vesti da Ken Shiro se sei grosso grosso, altrimenti rischi di sembrare un babbeo. Questo qui non era grosso grosso.

La Cheerleader dei ManOwaR. Quest'anno nel giro Electro/Fetish/Borchiazz/CrestFint va alla grande questo coso che vi allego perché non sarei in grado di descriverlo. Se avessi frequentato gli “ambienti della Treviso-Bene” forse conoscerei i nomi degli indumenti e la fondamentale differenza tra Cavalli/RobertoCavalli/JustCavalli, invece ho speso la mia gioventù tra cotonati e satanisti, quindi al massimo conosco gli spandex e i jeans da forca. Questa riflessione personale perché non so cosa dire su questo indumento che all'inizio degli anni '80 diede ai Manowar la fama degli intransigenti e adesso viene indossato da veline gothic con le chiappe al vento.

Bello Bellissimo aveva uno smoking nero con tuba, roba da far schiattare d'invidia il Conte Duckula. Purtroppo la mamma di Bello Bellissimo, con un tipico lapsus da madre che spera sempre nel matrimonio del pargolo, gli ha lavato lo smoking talmente bene che è diventato bianco. Non essendoci più tempo per procurarsi altri abiti vagamente necrofili, il giovanotto si è presentato in bianco: il risultato è stata una mise degna di Corona se mai deciderà di sposarsi con qualche bambola gonfiabile.

Majin Bu. Ecco il motivo per cui vi pentirete per sempre di non esserci stati. Perché c'era lui. Uguale. Da qualche parte ci deve essere anche una foto che lo comprova, ma fidatevi se vi dico che il più letale nemico di Goku era in pista a ballare la musica da rave insieme a un suo amico vestito da prete (il quale era senza dubbio Babidy travestito). Attenzione, per non farsi riconoscere non ha adottato il costume di Majin Bu, preferendo una più sobria accoppiata “T-shirt fosforescente & pantaloni a zampa color del Fiume Sile con stelle giganti di strass”. A fine serata Majin Bu era molto più grasso che all'inizio, onde per cui si ipotizza che abbia ingoiato Babidy in un attacco di fame (il buffet era sparito, quello vegano lo faceva incazzare e Ciccio Salamella era troppo lontano). Si ringrazia Bebbo per le preziose informazioni sulla saga di DragonBall: la tua giovinezza non è andata sprecata.

Don Ciccio Corleone. Passa per essere il batterista di H.P. Overload e Outlaw Stars, ma tutti noi sappiamo ora che è il capo-cosca più piccolo del Nord-Est. La mafia a San Donà ha un nuovo spietato padrino che fa tremare il territorio, da Meolo a Ponte Crepaldo. Ecco perché le suddette band lo hanno in formazione: chi mai stroncherebbe un loro album, col rischio di trovarsi una testa di anguilla del Piave nel letto? Sandonatesi, attenti a non contraddirlo mai: il vostro Cayenne potrebbe passare un brutto quarto d'ora. Percentuale di attinenza alla festa: zero.


Vedere i dark che non ballavano sulle note di Death To All But Metal degli Steel Panther? Priceless.

Vedere Lamette di Donatella Rettore spacciata per una canzone dark e ballata da un centinaio di casi umani? Priceless.

lunedì 11 gennaio 2010

20 :: KAPODANNO :: 10

Serata Dark-Gothic-LupMann-Zomb-Cyber-Vampir a San Donà... cosa c'è di meglio, per celebrare il 2010, di una festa dove non c'entri niente e puoi ridere di tutto ciò che ti circonda (piante decorative incluse)?

Più che la situazione, opportuno illustrare i personaggi. Troppi per risolvere in quattro righe... per rispetto verso la soglia di attenzione degli utenti del blog, ecco l'essenziale TOP BEST MEGL ESAGER! In molte puntate, ovviamente...

Pavarotti. Bonny sostiene abbia 40 anni, io mi permetto di sparare 50 e aggiungo anche “mal portati”. Comunque sia: vestito come un croupier del Casinò di Venezia, con sciarpa rossa da divinità ballo liscio. Arriva da solo, assale vorace il buffet, si guarda intorno sperduto, non interagisce con l'ambiente, balla un paio di canzoni con ginocchio rigido e ondeggiamento di spalle, sparisce nella notte come Diabolik (rubando una trentina di tramezzini). Aristocratico. EDIT by Bonny: Indossava uno SPENCER, giacca corta in uso negli anni 80: corta e con 2 bottoni allineati in orizzontale all'altezza dell'ombelico. Cravatta con nodo stretto, molto 80s!

Nano Draculabbestia. Vero eroe della serata, arriva dopo mezzanotte ubriaco di succo di pomodoro. Abbigliamento top class: anfibi, pantaloni da funerale di un conoscente, camicia bianca, mantello del Mago Pyton, cranio rasato, cresta riccia. Passi di danza esibiti: 1 (passo avanti, passo indietro). Lucidità inesistente.

Pippi Calzelunghe. L'abbigliamento ottocentesco fa a botte con una parrucca rosso fuoco che ha fatto la fortuna della simpatica monella svedese, ma che alla ragazza in causa frutta perenne ostracismo da parte degli altri esseri viventi. Bullandosi dei suoi scarponi da alpino coloro rosso-nero, si butta in pista con l'entusiasmo di un'adolescente ma viene confinata nella zona Sconfitti dalla Vita, ad evitare il mono-passo di Draculabbestia.

Il pedofilo sandonatese. Come ha fatto a eludere l'agente di custodia e a intrufolarsi alla festa? Capello untissimo, maglione della nonna (con la quale avrà intrattenuto chissà quale rapporto incestuoso), occhiale da Sandokan del Clan dei Casalesi, pantaloni di fustagno. Ha interagito solo con un elemento dal look ordinario, forse l'agente di custodia che era riuscito finalmente a scovarlo. Tempo occupato a osservare le tette delle ragazze e il pacco dei ragazzi: tutta la serata, ma ci permettiamo di prevedere che lo farà per tutto il 2010.

Ramses. Tra i Cyber Goth è usanza mettersi in testa extension e dreadlocks di gomma-pane con aggiunta di tubi al neon. Tra tutti emerge questo dinoccolato maschio ventenne, scambiato inizialmente per un avventore e poi rivelatosi lo sguattero che portava via i bicchieri. Tecnica di ballo: Bangles, “Walk like an Egyptian”.

DJ Sconforto. Far aprire la serata a questo DJ è come far introdurre i ManOwaR da Prodi. DJ Sconforto alle 22.30 è solo soletto alla console che mette su un pezzo triste dopo l'altro: nulla di meglio per comunicare la disperazione di un 2009 che sta morendo e che non tornerà mai più. Povero 2009, chissà dove andrà ora che è finito? DJ Sconforto prende le difese del 2009 di fronte a quell'arrogante 2010 che si crede chissà chi. Ma alla fine lo sconforto prende il sopravvento e DJ abbandona la console, solo e in lacrime.

Il dugongo con le starlight. Il dugongo è un mammifero acquatico simpaticissimo, che non crea problemi a nessuno, a meno che non si vesta di pizzo nero e rosso e vada alle feste dark. Il dugongo dark si esprime tramite concetti elementari (mangiare, bere, drogarsi, ballare) e suda parecchio, forse perché non è abituato a stare molto sulla terraferma. Il buon senso dovrebbe spingerlo a passare inosservato, ma il dugongo se ne frega e balla con le starlight finchè tutti lo riconoscono e possono emarginarlo. In un certo senso, la Natura fa il suo corso.

Pachanga. Direttamente da “Carlito's Way” irrompe alla festa il malavitoso latino Pachanga. Perché sia qui e non in qualche carcere messicano resta un mistero. Pachanga è gonfio e butterato, vestito come l'ultimo dei pezzenti e totalmente all'oscuro di ogni rudimento di ballo. Si piazza da solo in mezzo alla pista, agita le braccine su un paio di canzoni a caso, poi torna al bancone e spera che qualcuno gli offra da bere. Deve essere entrato perché faceva più caldo che sotto il ponte sul Piave. Pachanga, torna al tuo barrio, dove la gente ti ama anche se sei butterato come un'ananas.

PS Se volete le foto, diventate amici di Bonny su Feizbuk e godetevi le scene... io non posto sennò mi becco una querela.

sabato 2 gennaio 2010

Festa di Capodanno...

... con guest starz di livello superiore... a breve il resoconto completo, per ora qualche indizio...

giovedì 31 dicembre 2009

Banalmente, Buon Anno


Il Metal ha vissuto grandi momenti nel 2009. Infatti quest'anno niente festival estivi, solo prodotto italiano.

Il Gods of Metal 2009, potendo vantare la mia presenza da headliner, ha stracciato la concorrenza straniera. Il Metal ha vinto anche per il numero spudorato di concerti a cui ho assistito, per la quantità apocalittica di CD acquistati e di band contattate e molestate. Un grazie anche ai miei nuovi pantaloni a zampa (anti-commerciali 100%, prodotto originale italiano fuori moda da 10 anni, USA e Cina andate a nascondervi).

Trionfo totale grazie ai deliri sparsi a intervalli irregolari in questo blog.

Il 2010 si presenta sotto i migliori auspici, giacché sono ancora vivo.

I Love Radio Rock.

Inoltre Erika avrà una Metal Maiden di indiscutibile pedigree. Preparatevi per la futura Doro!

Infine, vincono sempre quelli che non si curano del giudizio altri e vanno avanti per la propria strada. Sempre meno, sempre meglio.


Chi ha perso nel 2009? Tutti gli altri.

  • L'Italia, se non avesse le cose elencate sopra, avrebbe perso, ma le ha e si salva in corner.

  • La cultura imperante, per la semplice equazione secondo cui la massa è bovina (o ovina) e quindi ciò che la massa segue non può essere di livello eccellente: l'eccellenza è per pochi, la banalità è per la massa. Fine della considerazione dannunziana.

  • I capelli da galleria del vento, non perché ci siano motivazione sociali: fanno solo pena. Includo anche gli imitatori di Sasuke, a meno che non abbiano meno di 14 anni (in tal caso hanno perso lo stesso, ma possono sempre rifarsi nei prossimi anni).

  • Shakira, che ha girato il peggior video dell'anno con le peggiori coreografie mai escogitate.

  • Le discoteche sono affondate, riempite fino all'inverosimile di ragazzini in acido e di molestatori delle più disparate etnie (inclusa quella italica, che credete?). Le uniche disco che sono riuscite a sopravvivere sono quelle che si sono spacciate per Rock Club, salvo poi spararti Chemical Brothers e Prodigy: attenzione, che siano riuscite a sopravvivere non significa che abbiano vinto, anzi, la loro sconfitta è stata talmente clamorosa che è meglio non infierire.

  • Tutti gli sport eccetto il Rugby (un po' di autocelebrazione ci sta).

  • I falò in spiaggia.

  • I calvi, ma ormai sono abituati a venire sconfitti. Un giorno anche loro avranno la rivincita, un giorno vedremo finalmente 1 donna 1 ad uno show degli Uriah Heep (l'ho sparata grossissima, ma è così che Nostradamus ha fatto fortuna).

  • Lo spritz. Bevanda da borghesucci e mentecatti. Il prosecco è elegante, aristocratico ma anche popolare, egocentrico ma compagnone, simpatico ed estroverso (ma trionfano letteralmente Monster Energy Drink o RockStar Energy Drink). Birra fuori concorso da anni.

  • Quelli che vanno in televisione, non avete capito che il trend era NON apparire in TV? Babbeos!

Vorrei usare queste ultime righe per ricordare un Maestro che è andato avanti, il grande scrittore Carlo Sgorlon. Le sue parole restano.

Buon anno a tutti!

giovedì 24 dicembre 2009

Auguri a tutti


Finito il mese di latitanza (primo post di Dicembre, potrei anche inventarmi storie ma la realtà è che non avevo nulla da dire), eccomi qui ad augurare Buone Feste a tutti voi chiunque siate e qualunque sia la vostra idea di feste.
Vivendo in Italia, immagino che il 90% di quelli che leggeranno saranno dedito al "magna & bevi" con famiglie + annessi. Glorioso evento che favorisce l'alcolismo, un pò per celebrare e un pò per sopportare la compagnia di parenti non sempre graditi. E' sempre un piacere comunque vedere i nonni ubriachi che molestano le morose dei nipoti.

Auguri a tutti

e

nel caso nessuno l'avesse notato

anche nel 2009 il Rock ha vinto

mercoledì 25 novembre 2009

HP Overload + Big Guns

SABATO 28 NOVEMBRE 2009
Big Boy (Biancade - TV)
Via Bordone Paris 17


H.P.OVERLOAD



Si inizia alle 22, si finisce in ospedale.
Nel mezzo, obbligatoria una rissa.
Vestitevi eleganti, così non vi confondete con la gentaglia sul palco.

Negli H.P. Blahblahblah suona e canta Carlo, e tutti voi l'avete visto in giro a picchiare la gente, a bere, a meditare, a fare i calci volanti, ad ammirare i ciliegi, a ballare il ballo del macaco, MA non l'avete mai visto suonare e cantare... Inoltre ha assoldato i fenomeni del Circo Medrano per suonare con lui: donne cannone, gemelli siamesi, orsi ballerini, uomini proiettile, perfino 3 musicisti...

Nei Big Guns canta quella canaglia di Sexy Jaxy, meglio noto in Questura come "Queo che salta". Gli altri della band riusciranno a farsi notare o verranno scambiati per le cameriere del Big Boy? Solo chi ci sarà saprà. Gli altri potranno leggere il resoconto QUI oppure nei verbali della Questura il giorno seguente.

SPECIAL GUEST... NEANDERTHAL RUGBY,
"a pèso scuadra de regbi in campo, ma a mejo col gòto in man"

mercoledì 18 novembre 2009

Killing Touch, 14 novembre 2009, Gands (Vittorio Veneto)


Innanzitutto un plauso alla nuova band di Michele Luppi, che sta facendo un tour italiano di 50 date spacciandosi per cover band. Tanto i gestori dei locali calcolano in base al numero di spettatori e tutto il resto è noia.

Chissà cosa ha spinto Luppi, fan dichiarato dell'AOR, a mettere in piedi questo progetto di Melodic Prog Metal. Ripicca nei confronti della sua ex-band di Metallari? O consapevolezza che è un genere con più pubblico rispetto all'AOR? Sta di fatto che l'album dei KT è potentissimo, ben suonato e ricco di svolazzi tecnici, non ha però delle melodie immediate: gli Evergrey fanno le stesse cose molto meglio, pur essendo meno tecnici.

Dal vivo la situazione cambia. La band suona che è un piacere e si diverte, Luppi è simpatico come al solito e si vede che se la gode a fare lo smargiasso minacciando licenziamenti a destra e a manca (soprattutto ai danni di batterista e chitarrista, minorenni ipertecnici e sorridenti). Perfino le canzoni godono di una carica in più, nonostante l'acustica del locale sia poca roba.

La band ci rimette clamorosamente a livello di pubblico. Dimentichiamoci le orde di femmine assatanate che affollano gli show dei Mr Pig: non fraintendiamo, il parterre include sempre una certa quantità di fanciulle che evidentemente si sono lasciate ingannare dai manifesti della band in stile “Ce le facciamo tutte noi”. La maggioranza però sono Metallari Col Codino. Bruttissima razza. Sono prodotti delle scuola di musica, appassionati di tecnicismo e di onanismo sonoro. Ai concerti si piazzano sotto il loro strumentista di riferimento e non perdono mai di vista le evoluzioni, sperando di scovare errori o sbavature. Ovvia l'accusa di calvizie, giacché hanno i capelli lunghi ma li tengono sempre legati e sono anche scacciafighe, nel senso che si rendono repellenti al genere femminile con i loro discorsi su quartine e metronomi. Di solito sono fans dei Dream Theater, poveretti, ma si ricordano le canzoni in base ai tempi dispari e agli assoli: in sostanza sono il contrario di me, che ricordo solo i ritornelli. Accorsi in massa allo show, hanno osservato diligenti se Luppi prendeva la nota supersonica, se i chitarristi facevano lo sweep col tapping, se il batterista suonava il suo 6/11esimi con perizia e via di deliri incontrollati.

Luppi, è facile profetizzare migliaia di dopo-show circondato da Metallari Col Codino, a discutere di tecnica e di tristezze infinite, mentre le donne sono sparite da ore perché la tua musica non la capivano e non avevi i ritornelli vincenti. Quando al concerto hai annunciato la cover dei Dream Theater, due voci di protesta si sono levate stentoree e hanno proclamato: “Calvissimo!”. Avresti dovuto ascoltare.

Tra 2-3 anni, mentre spieghi a tutti che avete usato nel disco un vero pianoforte, circondato da Codini che ti chiedono un giudizio sui DT, ti ricorderai di Giuffria e dei Def Leppard, e triste e sconsolato ti volgerai indietro.


Post Scriptum: ovviamente il resto della giornata all'insegna della ganzaggine. Pomeriggio a Inferno Rock, dove tra un acquisto inutile e l'altro si è riusciti a fare la chiusura con solo mezz'ora di ritardo. Spritz in locale alto-borghese, ingentilito da ubriacone sfregiato in crisi esistenziale (lo sfregio era sleazy, ma il piglio era epic). Pizza esagerata per la quantità di chiome presenti nel locale e per il tenore della discussione, tra situazionismo naoniano e memorie di guerra. Concerto finale che poteva starci come anche no, ma alla fine abbiamo rimediato CDs for free e abbiamo assistito a feroci atti di bullismo sul palco, quindi avanti così che almeno una navata della Cattedrale del Rock è a buon punto.

Eroe della serata: fuori classifica l'ubriacone, in quanto esperienza troppo breve per essere determinante, direi che vince a mani basse un cantante friulano di bell'aspetto e di folta chioma. Presentatosi allo show insieme a due donne, ha trascorso il concerto a intortare le ragazze e a spostarsi i capelli. Interesse per la musica pari a zero. Totale dedizione a un unico obiettivo, tutto il resto non conta. Permangono seri dubbi sulla sua affidabilità, soprattutto se intorno si aggirano esseri femminili.

lunedì 9 novembre 2009

HARDCORE SUPERSTAR, 7 novembre 2009, New Age (TV)


Citazione da Capo-Clown del Nord-Est: totale disfatta per i calvi. Non che non ce ne fossero, ma il loro esiguo numero scompare di fronte alle fluenti chiome dei GlamRockers che credono di essere in un video dei Roxx Gang e delle donnine che, pur ignorando la musica, apprezzano i quattro svedesi tinti di nero. Anzi, la presenza dei calvi è legata alla voce che sarebbe stato pieno di donne, ed è anche scritto nella Bibbia: “... il calvo va dove si trova Eva, ma Eva non si reca ove vanno i calvi”. Quindi il calvo può trovarsi in un luogo pieno di donne solo se il locale è già preventivamente pieno.

Presente tutto il Nord-Est che conta, ma la parte del leone spetta al Nord-Est che non conta. Ragioniamo: il Rock è la musica dei perdenti, quindi meno conti e più sei Rock, e quindi ciò che conta nel Rock è non contare nulla. Questo non vale per il Metal e io, modestamente, son Metal.

Inoltre il Metal ti fa invecchiare meglio. Certo, i Cinderella cantavano “As Long As I've Got Rock'n'Roll I'm Forever Young”, ma è anche vero che qui in Europa non li vediamo dalla Guerra del Golfo e dubito che abbiano conservato il loro già inesistente fascino giovanile. Almeno gli Slayer trucidi erano e trucidi restano... insomma, la questione età è più facile da affrontare per il Metallaro, il Glamster dovrebbe togliersi la vita quando si sveglia e sul cuscino vede più di dieci capelli.

Anche gli HCSS vorrebbero farsi passare per Metallari, almeno a sentire come producono gli ultimi album. Sarà che il tempo passa anche per loro e quindi si staranno preparano in futuro look da bikers tatuati. E quindi non discutiamo di Musica (giacché la Musica parla da sola, non è il caso di raccontarla), tanto vale parlare di fisico. Del resto, per erigere la Cattedrale del Rock serve anche la bassa manovalanza, visto che i ruoli di concetto sono già stati assegnati:

Jocke, cantante della band, è quello preso meglio. Fisico asciutto ma con notevole massa muscolare sottolineata da tatuaggi sempre più tamarri. Sarà che da quando incidono per l'etichetta metallara (Nuclear Blast) devono anche calarsi nella parte dei trucidi. Capello tinto corvino, chioma lunga, enorme presenza sul palco e maglietta anni '80 con maniche e colletto strappati a morsi. E' felicemente sposato e quindi pare che il suo livello di molestia sia piuttosto basso.

Adde è il batterista e, pur cercando da anni di sembrare brutto, alla fine è quello che se le fa tutte, soprattutto perché è alto 1,90 e ha la chioma fluente, inoltre ha la magrezza nervosa dei tossici che piace tanto alle adolescenti. La nota diceria che, ubriaco, si ingroppi anche i maschietti non viene verificata in questa serata, giacché Adde passa il concerto a svuotare una damigiana di Jagermeister e tutti i maschietti decidono di evitarlo come la peste nel dopo-show. Comunque alla fine è unto come un'anguilla (mai come quello dei Backyard Babies, sia chiaro).

Il bassista senza nome 10 anni fa assomigliava al giovane Elvis, adesso è un incrocio tra Galeazzi e Bjorn Borg. Se ha fatto dei soldi con la musica, li ha spesi tutti tra Burger King e alcolici di scarsa qualità: in caso contrario, ci ha dilapidato il patrimonio di famiglia. Ha almeno la decenza di suonare vestito, lasciando il look da Capannina Beach agli altri componenti. Alcuni avventori sostenevano che potesse essere sotto effetto di strane polverine bianche, ma per quanto ne so la stazza da orso e la letargia sono più da alcolizzato che da tossico.

Vic Zino, giovane nanetto di origine slava, ha i capelli da Metallaro, le facce cattive da Metallaro, il look da Metallaro e suona come un Metallaro. Per quanto mi riguarda, la band ha tratto giovamento dal suo inserimento: il chitarrista precedente era drogatissimo e punk, sdentato e scalcinato, mentre questo ha tutti i denti bianchi e alla fine del concerto si è pure fatto la doccia invece di infilarsi aghi nelle braccia. Mal che vada, possiamo dire che è giovane e si farà.


A qualcuno interessa la scaletta? Boh, le canzoni nuove sono tutte uguali e quelle vecchie sono punk. Non volendo parlare di musica, adesso ne parlo: molti sostengono (a ragione, peraltro) che la band spesso copi altri gruppi, alla faccia dell'originalità. Critica inutile, visto che l'originalità si può pretendere dai Rush o dai Pain of Salvation, non certo da una onesta band di Rock'n'Roll che flirtava col punk 10 anni fa e che adesso ha scoperto il Metal. Vediamo di goderci lo spettacolo che ogni volta mettono in piedi, almeno finché il loro fisico regge e i capelli sono naturali e non appartenenti a qualche signora indiana con problemi economici.

mercoledì 4 novembre 2009

EVENTI RECENTI


GOTTHARD Live
Capolavoro, locale pieno e la band suona da paura. Per fortuna Steve Lee si ricorda che è un orafo del Canton Ticino e presenta tutto in italiano: pareva di essere al Festivalbar. Set acustico di gran gusto, fatto esclusivamente per permettere al cantante di fare il fenomeno per le (numerose) ragazze presenti. Alla chitarra Leo Leoni vive il sogno da rockstar con convinzione, anche se il nanismo non lo aiuta. Il resto della band si difende bene (Marc Lynn al basso è ingrassato come un industriale del Nord Est, probabilmente esporterà i suoi capitali svizzeri qui da noi). Plauso speciale al tastierista Nicolò Fragile, che qui da noi faceva il vocal coach nella prima edizione di X-Factor e invece nel mondo civile suona una delle migliori band della scena.
Rassegnamoci: in Svizzera hanno i Gotthard che riempiono gli stadi, noi invece abbiamo quello che non riesce a pronunciare correttamente "Rewind".
Gotthard gruppo trasversale: parecchie donne presenti, ma anche alto tasso di calvi. La colpa è di Steve Lee, che era calvo fino a qualche anno fa ma poi si è fatto il trapianto e adesso è uno da "Centovetrine".

HALLOWEEN a Pordenone con ELVENKING-RAINTIME
Ci sarebbe stato anche il gruppo di apertura, ma non ho apprezzato il genere né la prestazione, quindi meglio glissare. Anzi, no: è il classico gruppo di cui si può dire che "spacca". Se volete sapere cosa ne penso delle band che spaccano, leggete cosa scrissi un paio d'anni fa. Il giudizio non cambia.
Bella festa a Pordenone, locale pieno e clamorosa assenza di calvi: inoltre, presenza femminile numerosa e festosa. Cose inaudite per un concerto Metal.
Raintime in gamba, suvvia, bravi a mischiare Children of Bodom e power metal. Niente che faccia saltare già dalla finestra, dal vivo però divertono e ogni tanto fanno anche i cornetti con le mani, come i Bravi Metallari. Suggerisco di non indossare camicie aderenti se il benessere ha allargato il girovita in stile "benessere Nord-Est".
Elvenking padroni di casa, pur se non tutto il pubblico sembra apprezzare le provocazioni del cantante, che in effetti avrebbe bisogno di 30 cm in più per fare il bulletto. Ma è poca cosa, perché ormai stiamo parlando di una band professionale al 100%, che non sbaglia un colpo e che sa intrattenere alla grande.
Grandi momenti anni '80:
  1. i cori campionati, come nel glorioso tour dei Wildside di supporto a "Under the Influence"
  2. la cover di "Heaven is a Place on Earth": puntare sul Rock/Pop da classifica dell'epoca è un centro sicuro
  3. Il batterista degli Elvenking (che chiameremo con le pseudonimo di Elvis) si disinteressa totalmente del genere suonato dal resto della band e si esibisce in una prestazione anni '80, con le rullate cafone e le bacchette roteanti. Vikki Foxx Style. Promosso in eterno!
Segnalazioni:
Bonny era tutto eccitato perché era a un concerto Metal pieno di gente e soprattutto pieno di donne, ma invece di molestare le donne esigeva una panca piana in fondo alla sala per allenarsi tra una band e l'altra.
Walter era presente, ma precisava che il suo obiettivo vero sarebbe stato andare ad una festa electro/dark/sadomaso. Se trovate qualche foto dell'evento, noterete il chiaro disappunto di Walter nel vedere sul palco dei capelloni puzzolenti invece di donnine in black leather & latex.

domenica 25 ottobre 2009

Che sia la volta buona?

Stasera partenza per Bergamo per il concerto dei Gotthard. Visti già un paio di volte, sempre all'estero (Germania e Austria), sono una delle migliori live band degli ultimi 15 anni. Poche storie, non credo che abbiano mai sbagliato un concerto, almeno da quando il cantante Steve Lee (apprezzato orafo di Lugano) si è fatto il trapianto di capelli.


La band svizzera ha il poco invidiabile record di avermi tirato pacco per ben 2 volte. Ripercorriamo le due esperienze:

1. Venice Rock Festival 2005: inseriti come headliner nella giornata HardRock del festival, insieme a Dare-Brunorock-Sin'sHere, gli svizzeri rinunciano a suonare qualche giorno prima della data perchè l'organizzazione non garantisce il pagamento concordato. Quel glorioso festival, sito nella zona industriale di Marghera, aveva a disposizione spazi che nemmeno Vasco sarebbe riuscito a riempire. Inoltre il tutto era stato organizzato con un complicato sistema di soldi inesistenti, per cui alla fine sono riusciti a far suonare qualche band (es., Motorhead) e a chiudere con un passivo record (qualche centinaio di migliaia di euro). Insomma, i Gotthard quella volta sono stati scaltri. Peccato per quella famiglia di tedeschi che, in gita sul lago di Garda, aveva attraversato il Veneto per vedere lo show e scoprire solo all'arrivo che questo era stato cancellato. Cancellato il giorno stesso, ovviamente, anche se le band (Dare, Brunorock, Sin's Here) erano già arrivate e pronte a suonare. Finale della giornata tutti in pizzeria, a sparare vaccate su gruppi inesistenti.

2. Concerto al New Age (TV), credo 2007 o 2008. I Gotthard, convinti di avere migliaia di italiani in loro attesa, fissano 5-6 date tra Centro e Nord Italia. Al momento di valutare i ticket venduti in prevendita, si accorgono che interessano a qualche decina di disperati. Nessuno spiega loro che in Italia (caso unico al mondo) i biglietti in prevendita costano di più e quindi non ha senso fare previsioni sulle presenze del pubblico in base a quei dati. Spaventati dal flop, gli svizzeri si inventano una malattia del cantante e cancellano tutto il tour italiano. Recuperano una sola data, a Milano, qualche mese dopo. Da allora diventano giudiziosi e infatti questo tour fanno solo 3 date, in zone tra l'altro piuttosto distanti tra loro: gli show di Roma e Cesena li hanno fatti, spero che tengano duro anche stasera. Dopo il pacco-Magnum, rischierei di diventare violento.