Giampi, OGM e Lex notano un piatto di fagioli incustodito |
Metti che uno (nella
fattispecie, Me) passi il sabato pomeriggio allo stadio di Rugby a
svolgere le seguenti mansioni:
- mangiare (panini) gratis
- bere (Guinness) gratis
- guardare la partita (giovanotti oversize che si menano, sporadicamente segnano punti, ancora più raramente giocano a Rugby)
- promuovere la donazione di sangue --> Avis, mi raccomando! Non andate dalla concorrente Equitalia!
- trasmettere affidabilità e suscitare fiducia nel sistema scolastico italiano
Uno che si dedica a tale
immane impresa, la sera di sabato può forse scegliere un sano
brodino di cavolodiavolo (cit.) e 2 avventurose ore di televisione?
Giammai: invecchierò, ma non oggi.
Stasera, a Paese (la Los
Angeles del Nord-Est), sotto un tendone da sagra... perché a Paese
tutto deve avere un flavour da sagra, sennò la gente non si muove...
dicevo, sotto il tendone è stato montato un ring.
E su quel ring si esbirà,
per il mio diletto da bimbo di 10 anni, la Italian Championship
Wrestling. ICW. Insomma, gente che si mena per finta ma sembra vero
però è finto ma facciamo finta che sia vero: mi esalto come fossi
nel pieno della mia puerizia, ma con l'aggiunta di birre (nella
puerizia vera andavo avanti a patatine, Nippon e Ben Cola, mi
stupisco di aver passato l'esame di quinta elementare).
Tendone da sagra con
obbligatorio stand di birre e spritz, ma anche pop-corn/zucchero
filato per soddisfare non solo in bambino che c'è in tutti noi, ma
anche l'orda di nanetti di 8 anni che tiranneggiano nelle prime file.
Ring quasi professionale,
allestimento generale decisamente meglio del previsto, motivatori di
applausi che gironzolano per l'arena (vabbé, è un tendone, ma da
ora in poi sarà “arena”), personaggi autoctoni che monitorano
l'evento, gente casuale che crede suonino i Mirage (paladini del
liscio sa sagra).
Poi via allo spettacolo
e, siori e siore, è davvero divertente.
Gente in spandex che si
tira schiaffi e fa voli immotivati dalle corde con l'unico intento di
esaltare il pubblico e scatenare attachi d'epilessia nei bambini.
Praticamente a metà strada tra i fumetti Marvel e la violenza da
primo giorno di saldi.
Il messicano mascherato,
il mafioso pericoloso, il buttafuori veronese che urla in dialetto
mentre scaglia i nemici per aria, la rockstar mingherlina che viene
battuta come una grancassa da un malvagio selvaggio brasiliano. Gesti
atletici impressionati accompagnati da svarioni in stile
traumatologia selvaggia. Una recitazione (perché nel wrestling si
interpreta un personaggio... e Babbo Natale non esiste... e le
strisce chimiche e le Torri Gemelle e i vaccini...) da “Vacanze di
Natale” che serve a coinvolgere i bambini, ma anche gli adulti si
spaccano dal divertimento... almeno fino a quando, tornati a casa,
vedranno i loro figli provare i voli dal divano sopra i cristalli
della zia ricca.
Il pubblico neutrale,
quello capitato in zona solo perché c'è lo stand della birra,
assiste entusiasta allo spettacolo. Alcuni azzardano anche il
commento tecnico con un roboante: “Tìraghe 'na legna!”.
Alla fine dello show i
wrestler sono disponibili a firmare autografi, fare foto e scambiare
qualche chiacchiera. Visto che stasera ho 10 anni, mi lancio in mezzo
ai lottatori per conoscere i miei nuovi eroi. In particolare cito:
- El Tecnico, il messicano mascherato che vola come una zanzara e ai miei complimenti risponde: “Maracas!”
- OGM, tanto violento e veronese sul ring, quanto simpatico e veronese nell'aftershow. Apprezzata tantissimo dalla gente di Paese la sua tendenza a esprimersi solo in dialetto.
Fighi anche gli altri,
dai. Ma questi avevano il costumino più ganzo.
Lascio l'arena con la
ferma intenzione di bere qualche altra birra al pub ed evitare di
pagare applicando sul gestore una presa di sottomissione... ma questa
è un'altra storia.
1 commento:
Mitico!.
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